-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6493 del 3 luglio 1993
«Il diritto alla «identità personale», cioè il diritto di ciascuno di «essere se stesso» e di essere quindi tutelato dall'attribuzione di connotazioni estranee alla propria personalità, suscettibili di determinare la trasfigurazione o il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23222 del 9 giugno 2011
«Sussiste il requisito della comunicazione con più persone atto ad integrare il delitto di diffamazione (art. 595 c.p.) nella condotta di colui che invii una lettera denigratoria al Presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati, considerato...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7408 del 25 febbraio 2011
«L'integrazione del reato di diffamazione non richiede che la propalazione delle frasi offensive venga posta in essere simultaneamente, potendo la stessa aver luogo anche in momenti diversi, purché risulti comunque rivolta a più soggetti.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19396 del 8 maggio 2009
«Non integra il delitto di diffamazione (art. 595 c.p.) la condotta di colui che invii una lettera al Presidente dell'Ordine degli Avvocati contenente espressioni offensive nonché la segnalazione di comportamenti deontologicamente scorretti tenuti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35543 del 26 settembre 2007
«Integra il delitto di diffamazione il comunicato, redatto all'esito di un'assemblea condominiale, con il quale alcuni condomini siano indicati come morosi nel pagamento delle quote condominiali e vengano conseguentemente esclusi dalla fruizione di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27624 del 12 luglio 2007
«In tema di diffamazione, sussiste il requisito della comunicazione con più persone, necessario per integrare il reato, qualora le espressioni lesive dell'altrui reputazione siano contenute in una lettera indirizzata ad una pubblica autorità in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19559 del 18 maggio 2007
«Sussiste il requisito della «comunicazione con più persone» necessario ad integrare il delitto di diffamazione nel caso in cui le espressioni lesive dell'altrui reputazione siano contenute in un telegramma.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30819 del 22 luglio 2003
«Integra l'elemento obiettivo del reato di diffamazione, sotto il profilo della comunicazione con più persone, l'invio a mezzo di un telefax di missiva contenente espressioni lesive dell'altrui reputazione, poiché le caratteristiche e la natura del...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9384 del 13 agosto 1998
«In tema di diffamazione, un pubblico comizio va considerato mezzo di pubblicità, e cioè di ampia e indiscriminata diffusione della notizia tra un numero indeterminato di persone.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2432 del 15 marzo 1993
«In tema di diffamazione, sussiste l'estremo della comunicazione con più persone non solo quando l'agente prenda direttamente contatto con una pluralità di soggetti, ma anche quando egli comunichi ad una persona una notizia destinata, nelle sue...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5427 del 13 aprile 1989
«Allorché la diffamazione è compiuta a mezzo stampa, l'elemento della pluralità e cioè della comunicazione con più persone, richiesto per la configurabilità del delitto ex art. 595 c.p., si può ritenere in re ipsa, per il fatto stesso della...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5267 del 28 maggio 1985
«In tema di diffamazione, la comunicazione con più persone non perde il carattere criminoso se è fatta in via confidenziale o riservata. Ai fini della configurabilità del requisito della comunicazione con più persone concorrono a formare il numero...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2784 del 21 gennaio 2015
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, qualora l'espressione lesiva dell'altrui reputazione sia riferibile, ancorché in assenza di indicazioni nominative, a persone individuabili e individuate per la loro attività, esse possono ragionevolmente...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29277 del 20 luglio 2007
«È scriminata ex art. 51 c.p. la condotta (astrattamente integrante il delitto di diffamazione) dell'amministratore di una società che comunichi ai clienti il licenziamento di un collaboratore e indichi la ragione di esso nei suoi «comportamenti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7599 del 11 giugno 1999
«In tema di diffamazione, per la sussistenza della aggravante dell'attribuzione di un fatto determinato, è sufficiente che l'episodio riferito venga specificato nelle sue linee essenziali, di modo che risulti maggiormente credibile e che le...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3320 del 7 aprile 1993
«In materia di diffamazione, poiché la circostanza aggravante dell'attribuzione di un fatto determinato prevista dall'art. 595 secondo comma c.p. e dall'art. 13 L. 8 febbraio 1948, n. 47 riguarda la qualificazione particolare della notizia...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5559 del 12 maggio 1992
«Nei delitti contro l'onore ed in particolare in tema di diffamazione a mezzo stampa, la circostanza aggravante di un fatto determinato è costituita dall'addebito di una condotta che non sia designata solamente nel genere o nella specie, ma che sia...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10510 del 23 novembre 1981
«In tema di diffamazione, per fatto determinato deve intendersi un fatto concretamente individuabile mediante l'indicazione dell'azione che si afferma essere stata commessa da qualcuno, non essendo sufficiente la generica attribuzione di qualità o...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49782 del 10 dicembre 2013
«In tema di diffamazione a mezzo stampa addebitata ad un membro del Parlamento, una volta che sia stata deliberata dalla Camera di appartenenza l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare, il giudice ordinario non può che prenderne...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28502 del 2 luglio 2013
«In tema di diffamazione a mezzo stampa e con riferimento ad un articolo avente la forma dell'intervista, l'esimente del diritto di cronaca può essere riconosciuta all'intervistatore non solo quando vi è l'interesse pubblico a rendere noto il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5781 del 5 febbraio 2013
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, qualora si verifichino successive edizioni di un libro, recanti riferimenti diffamatori, ciascuna di esse assume carattere autonomo, siccome dotata di propria, se non di rinnovata valenza lesiva, essendo,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21867 del 5 giugno 2012
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, il direttore che sia anche l'autore dell'articolo diffamatorio risponde del reato previsto dall'art. 595 c.p. e non anche di quello di omesso controllo di cui all'art. 57 dello stesso codice.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42155 del 16 novembre 2011
«Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che nell'articolo a propria firma modifichi in senso peggiorativo il contenuto dell'accusa contestata - consistente nell'aver compiuto atti sessuali a pagamento con una...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26133 del 5 luglio 2011
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, nella nozione di "stampa" di cui all'art. 595 comma terzo c.p. vanno ricomprese tutte le riproduzioni grafiche, come i manifesti e i volantini, ottenute con qualsiasi mezzo meccanico, sia esso un ciclostile,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4558 del 8 febbraio 2011
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente dell'esercizio del diritto di cronaca (nella specie giudiziaria) qualora il titolo dell'articolo attribuisca alla persona offesa - nei cui confronti penda un procedimento penale - una...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38096 del 26 ottobre 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non costituisce reato la riproduzione, nell'ambito di un'inchiesta giornalistica, di affermazioni e ricostruzioni, in passato già diffuse da altri, che rechino frasi offensive della reputazione dei soggetti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16266 del 26 aprile 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, ai fini della individuazione del soggetto passivo non è sufficiente avere riguardo al titolo dell'articolo diffamatorio ma è necessario estendere la disamina a tutto il complesso degli elementi topografici...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11897 del 26 marzo 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la scriminante del diritto di cronaca è configurabile qualora la notizia pubblicata sia vera anche indipendentemente dalla verità del fatto che ne costituisce oggetto, purché la notizia stessa sia di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7419 del 24 febbraio 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, ai fini dell'applicazione dell'esimente di cui all'art. 51 c.p., la critica politica - che nell'ambito della polemica fra contrapposti schieramenti può anche tradursi in valutazioni e commenti tipicamente...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46295 del 12 dicembre 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa e di esimente del diritto di cronaca, deve escludersi che questa possa operare al di là del limite segnato dall'attitudine della notizia a soddisfare una oggettiva esigenza di informazione pubblica, da non...»