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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53646 del 16 dicembre 2016
«In tema di autorizzazione dell'imputato sottoposto agli arresti domiciliari ad assentarsi per svolgere un'attività lavorativa, la situazione di assoluta indigenza deve essere valutata, stante l'eccezionalità della previsione, secondo criteri di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13095 del 17 marzo 2017
«Il potere giudiziale di revoca, per superfluità, delle prove già ammesse è, nel corso del dibattimento, più ampio di quello esercitabile all'inizio del dibattimento stesso, momento in cui il giudice può non ammettere soltanto le prove vietate...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2511 del 18 gennaio 2017
«È viziata da nullità relativa l'ordinanza con la quale il giudice abbia revocato il provvedimento di ammissione dei testi della difesa in difetto di motivazione sul necessario requisito della loro superfluità, integrando una violazione del diritto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 54274 del 21 dicembre 2016
«In tema di ammissione di nuove prove, è esercitabile il potere d'ufficio ex art. 507 cod. proc. pen. anche con riferimento al nuovo esame di un testimone già sentito, purchè su circostanze diverse da quelle già oggetto di prova, poichè il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 48765 del 17 novembre 2016
«...l'opposizione della difesa, all'esito di un dibattimento, in cui il Collegio che aveva raccolto le conclusioni dei periti era mutato nella sua composizione rispetto a quello che aveva ammesso la prova, disposto la perizia e conferito l'incarico).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47963 del 14 novembre 2016
«In tema di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, per prova "sopravvenuta o scoperta dopo la sentenza di primo grado", di cui all'art. 603, comma secondo, cod. proc. pen., s'intende quella che sopraggiunge autonomamente, senza alcuno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4672 del 31 gennaio 2017
«La mancata assunzione di una prova decisiva - quale motivo di impugnazione per cassazione - può essere dedotta solo in relazione ai mezzi di prova di cui sia stata chiesta l'ammissione a norma dell'art. 495, secondo comma, cod. proc. pen., sicché...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21251 del 14 ottobre 2010
«In sede di formazione dello stato passivo nel fallimento, il conflitto fra creditori anteriori, che concorrono, e creditori posteriori, che non partecipano, è regolato dal principio di cui all'art. 44 legge fall., derivandone la riserva dei beni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19498 del 7 maggio 2013
«In tema di intercettazioni, qualora venga contestata l'attribuzione delle voci degli interlocutori, compiuto dal giudice di merito, la perizia fonica e l'ascolto in contraddittorio delle registrazioni non possono ricondursi al concetto di prove...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9346 del 27 giugno 2002
«Nel caso di danno cagionato dall'alunno a se stesso, la responsabilità dell'istituto scolastico e dell'insegnante non ha natura extracontrattuale, bensì contrattuale, atteso che – quanto all'istituto scolastico – l'accoglimento della domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 21487 del 15 settembre 2017
«La c.t.u. costituisce un mezzo di ausilio per il giudice, volto alla più approfondita conoscenza dei fatti già provati dalle parti, la cui interpretazione richiede nozioni tecnico-scientifiche, e non un mezzo di soccorso volto a sopperire...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 5654 del 7 marzo 2017
«Il vizio di motivazione per omessa ammissione della prova testimoniale o di altra prova può essere denunciato per cassazione solo nel caso in cui essa abbia determinato l’omissione di motivazione su un punto decisivo della controversia e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 23194 del 4 ottobre 2017
«Qualora con il ricorso per cassazione siano denunciati la mancata ammissione di mezzi istruttori e vizi della sentenza derivanti dal rifiuto del giudice di merito di dare ingresso a mezzi istruttori ritualmente richiesti, il ricorrente ha l'onere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22585 del 9 maggio 2017
«In tema di prove testimoniali, la mancata citazione dei testimoni già ammessi dal giudice per l'udienza fissata ai fini della loro escussione comporta la decadenza della parte dalla prova, con la conseguenza che legittimamente il giudice provvede...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28597 del 8 giugno 2017
«Nel caso di assunzione di ufficio di nuovi mezzi di prova, ai sensi dell'art. 507 cod. proc. pen., è riconosciuto alle parti il diritto alla prova contraria, la cui istanza di ammissione integra a tutti gli effetti una richiesta ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7012 del 14 febbraio 2018
«Qualora l'imputato, a seguito del rigetto da parte del g.u.p. della richiesta di giudizio abbreviato condizionato ad una integrazione probatoria, non riproponga tale richiesta prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16673 del 16 aprile 2018
«L'esercizio del potere del giudice di assunzione di nuove prove a norma dell'art. 507 cod. proc. pen. sorretto da motivazione insufficiente non determina inutilizzabilità o invalidità, in quanto l'ordinamento processuale non prevede specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25256 del 5 giugno 2018
«L'ordinanza di ammissione al giudizio abbreviato condizionato ad integrazione probatoria, non è revocabile all'esito di una nuova valutazione che escluda la rilevanza della prova. (In motivazione, la Corte ha affermato che il vizio della sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25127 del 5 giugno 2018
«In tema di istruzione dibattimentale, il giudice può legittimamente desumere elementi di prova dall'esame del consulente tecnico di cui le parti abbiano chiesto ed ottenuto l'ammissione, stante l'assimilazione della sua posizione a quella del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32017 del 12 luglio 2018
«Il potere del giudice di assumere d'ufficio nuovi mezzi di prova a norma dell'art. 507 cod. proc. pen. può essere esercitato anche con riferimento a quelle prove per la cui ammissione si sia verificata la decadenza delle parti per omesso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24979 del 5 giugno 2018
«Il potere del giudice di assumere d'ufficio nuovi mezzi di prova a norma dell'art. 507 cod. proc. pen. può essere esercitato anche con riferimento a quelle prove per la cui ammissione si sia verificata la decadenza delle parti per omesso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 39608 del 3 settembre 2018
«L'applicazione di detto termine è, comunque, subordinata all'effettiva conoscenza, da parte del creditore, del procedimento di prevenzione in cui è stata disposta la confisca o del provvedimento definitivo di confisca ed è, in ogni caso, fatta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2654 del 7 luglio 1975
«...nullità di disporre, quando sia possibile, la rinnovazione degli atti ai quali la nullità si estende e, quindi, anche di quelli attinenti alla prova testimoniale che traggono la loro invalidità dalla notificazione della citazione dichiarata nulla.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1882 del 18 marzo 1986
«Anche nel rito del lavoro, nonostante gli ampi poteri istruttori d'ufficio conferiti al giudice dall'art. 421 c.p.c., devono essere rispettate le regole dettate in materia di istruzione probatoria dall'art. 420 e dalle disposizioni, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7675 del 16 ottobre 1987
«...discendeva dalla natura industriale, o meno, della attività del datore di lavoro — aveva ritenuto provata tale natura sulla base della sola ammissione fatta oralmente in sede di discussione della causa dal difensore dello stesso datore di lavoro).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4800 del 13 novembre 1989
«Nel rito del lavoro, applicabile anche in materia locativa, opera il principio secondo cui la contumacia del convenuto, pur essendo liberamente apprezzabile dal giudice ai sensi dell'art. 116 c.p.c., non importa ammissione della domanda, né, al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12177 del 27 dicembre 1990
«Salva l'ipotesi della concessa rimessione in termini, prevista dall'art. 294 c.p.c., il convenuto contumace che si costituisce dopo che l'altra parte ha ottenuto l'ammissione della prova testimoniale, non può più proporre la prova contraria...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5648 del 11 giugno 1990
«Nel rito del lavoro, il carattere di oralità dell'udienza di discussione della causa (art. 420 c.p.c.) coniugato al principio di relativa libertà delle forme degli atti processuali (art. 131 stesso codice), fa sì che non possa annettersi alcun...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 728 del 21 gennaio 1993
«Nel rito del lavoro sia l'attore che il convenuto sono tenuti – a pena di decadenza – a specificare nei rispettivi atti introduttivi della controversia i mezzi di prova dei quali intendono avvalersi ed in particolare, quando si tratta di prova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10406 del 4 ottobre 1995
«Nel rito del lavoro, il potere del giudice d'appello in tema di ammissione di nuove prove (art. 437 c.p.c.) –che non può sostituire l'onere probatorio incombente sulle parti – può essere esercitato ai fini della decisione della causa; l'omessa...»