(massima n. 1)
Le dichiarazioni rese in giudizio dal procuratore ad litem non munito di mandato speciale — anche se contenute in scritti difensivi che però non siano sottoscritti dalla parte — non hanno efficacia di confessione, ma possono valere come mero indizio e quindi possono concorrere a fornire elementi di giudizio ad integrazione delle altre risultanze probatorie. (Nella specie la Suprema Corte ha cassato la pronuncia del giudice del merito il quale — in una controversia in cui l'applicabilità di un accordo collettivo discendeva dalla natura industriale, o meno, della attività del datore di lavoro — aveva ritenuto provata tale natura sulla base della sola ammissione fatta oralmente in sede di discussione della causa dal difensore dello stesso datore di lavoro).