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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2465 del 24 aprile 1981
«In materia di risarcimento di danni dipendenti dalla circolazione stradale, qualora la sentenza penale divenuta irrevocabile abbia pronunciato anche condanna generica dell'imputato al risarcimento in favore del danneggiato, l'azione diretta alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7883 del 5 aprile 2006
«Tuttavia, la dichiarazione del debitore che affermi di non sapere se il suo dante causa abbia, prima del trasferimento del debito, provveduto o meno al pagamento dello stesso, non costituisce ammissione di mancata estinzione dell'obbligazione....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10332 del 19 ottobre 1993
«L'eccezione di prescrizione presuntiva deve essere rigettata se il debitore sostenga di avere soddisfatto il creditore in riferimento ad un rapporto di contenuto diverso e ridotto rispetto a quello oggetto della controversia, con implicita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2407 del 19 aprile 1982
«La decadenza può essere impedita soltanto mediante il compimento di un atto determinato, insuscettibile di equipollenti, la cui operatività deve permanere durante tutto l'iter necessario al conseguimento dello scopo che gli è proprio; di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3608 del 8 aprile 1998
«Le garanzie di difesa del lavoratore apprestate dalla norma dell'art. 7, comma 5, della legge n. 300 del 1970 possono essere arricchite e accentuate dalla contrattazione collettiva con la previsione di un termine finale per l'adozione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10120 del 2 maggio 2006
«In materia di cause che, a norma dell'art. 2966 c.c., impediscono la decadenza, il riconoscimento del diritto proveniente dalla persona contro la quale si deve far valere il diritto soggetto a decadenza, se non è espresso, può essere desunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2813 del 9 marzo 1993
«Allorché l'atto richiesto per impedire la decadenza consista nell'esercizio di un'azione la tempestiva proposizione della domanda giudiziale non è idonea a conseguire tale effetto nel caso che il processo sia dichiarato estinto, perché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2330 del 5 marzo 1987
«Ai sensi dell'art. 2969 cod. civ., la decadenza, di regola, non è rilevabile di ufficio, per cui, in tanto la questione della tempestività dell'azione può sorgere, in quanto l'interessato sollevi la relativa eccezione, la quale deve consistere non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7525 del 15 maggio 2012
«Il provvedimento emesso a conclusione del giudizio di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9233 del 17 aprile 2013
«L'azione surrogatoria di cui all'art. 2900 cod. civ. non può essere esercitata, per la prima volta, attraverso la proposizione del ricorso per cassazione "omisso medio" (senza, cioè, avere esercitato la medesima azione nella precedente sede di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4005 del 19 febbraio 2013
«Non è ammissibile l'azione ex art. 2901 c.c. rispetto ad atti che si sostanziano nella rinuncia ad una facoltà, per effetto della quale non resta modificato, né attivamente né passivamente, il patrimonio del debitore e che, pertanto, anche se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4184 del 15 marzo 2012
«Il matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, celebrato all'estero, non è inesistente per l'ordinamento italiano, ma soltanto inidoneo a produrre effetti giuridici; anche ai sensi dell'art. 12 della Convenzione europea dei diritti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3502 del 13 febbraio 2013
«Peraltro, l'attitudine del coniuge al lavoro assume in tal caso rilievo solo se venga riscontrata in termini di effettiva possibilità di svolgimento di un'attività lavorativa retribuita, in considerazione di ogni concreto fattore individuale ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6858 del 18 giugno 1991
«Non è, pertanto, necessariamente richiesta la prova di una convivenza more uxorio, nel senso di coabitazione stabile sotto lo stesso tetto della madre e del presunto padre, essendo, invece, sufficiente quella di rapporti intimi fra gli stessi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3342 del 18 aprile 1997
«Ai sensi dell'art. 269 comma secondo c.c., la prova della paternità naturale può essere fornita con ogni mezzo, onde è rimesso alla valutazione del giudice di merito decidere se fare ricorso ad indagini ematologiche e genetiche per confermare gli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18988 del 16 settembre 2011
«In tema di azione di nullità del matrimonio, qualora il fatto di cui all'ultimo comma dell'art. 122 c.c. - cioè la coabitazione per un anno dalla scoperta dell'errore - risulti dagli atti, la decadenza della relativa azione può essere rilevata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10265 del 10 maggio 2011
«In tema di adozione in casi particolari, ha efficacia preclusiva, ai sensi dell'art. 46 della legge 4 maggio 1983, n. 184, il dissenso manifestato dal genitore naturale non convivente all'adozione del figlio minore a norma dell'art. 44, lettera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 19 gennaio 2012
«In tema di rappresentanza processuale del minore, l'autorizzazione del giudice tutelare ex art. 320 c.c. è necessaria per promuovere giudizi relativi ad atti di amministrazione straordinaria, che possono cioè arrecare pregiudizio o diminuzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18320 del 25 ottobre 2012
«La disciplina normativa nell'amministrazione di sostegno è pienamente compatibile con la Convenzione di New York del 13 dicembre 2006, ratificata dall'Italia con gli artt. 1 e 2 della legge 3 marzo 2009, n. 18, nella parte che concerne l'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6861 del 20 marzo 2013
«Il procedimento per la nomina dell'amministratore di sostegno, il quale si distingue, per natura, struttura e funzione, dalle procedure di interdizione e di inabilitazione, non richiede il ministero del difensore nelle ipotesi, da ritenere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23707 del 20 dicembre 2012
«L'art. 408 c.c., il quale ammette la designazione preventiva dell'amministratore di sostegno da parte dello stesso interessato, in previsione della propria eventuale futura incapacità, mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14666 del 27 agosto 2012
«In tema di successioni per causa di morte, un pagamento transattivo del debito del "de cuius" ad opera del chiamato all'eredità, a differenza di un mero adempimento dallo stesso eseguito con denaro proprio, configura un'accettazione tacita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5152 del 30 marzo 2012
«In tema di successioni legittime, il chiamato all'eredità nel possesso dei beni ereditari ha l'onere di redigere l'inventario entro il termine di tre mesi dal giorno dell'apertura della successione, anche se sia di grado successivo rispetto ad...»
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Cassazione civile, sentenza n. 8021 del 21 maggio 2012
«I fatti costitutivi del diritto di accrescimento - rinunzia di un erede, con acquisto "ipso iure" della sua quota da parte dei coeredi - prescindono dall'esistenza di un altrui diritto di rappresentazione, che, ai sensi dell'art. 522 c.c. ("salvo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12919 del 24 luglio 2012
«Devono calcolarsi, poi, la quota disponibile e la quota indisponibile sulla massa risultante dalla somma tra il valore del "relictum" al netto ed il valore del "donatum" ed imputarsi, infine, le liberalità fatte al legittimario, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28632 del 23 dicembre 2011
«A norma dell'art. 564 c.c., il legittimario che abbia la qualità di erede non può esperire l'azione di riduzione delle donazioni e dei legati lesivi della sua quota di legittima ove non abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8366 del 25 maggio 2012
«La domanda giudiziale con cui la parte intenda far accertare la nullità di un testamento pubblico (nella specie, per la mancata indicazione dell'ora della sottoscrizione), al fine di poterne disconoscere gli effetti, si pone, rispetto ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8900 del 11 aprile 2013
«La disciplina di ripartizione dei debiti e pesi ereditari tra i coeredi in proporzione delle loro quote, salvo che il testatore abbia diversamente disposto, ai sensi dell'art. 752 c.c., opera per i debiti e pesi presenti nel patrimonio del "de...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5391 del 4 aprile 2012
«Il contratto avente per oggetto lo sfruttamento di una cava non può essere inquadrato nello schema della vendita immobiliare, ove ad esso sia apposto un termine finale, attesa l'impossibilità tecnico-giuridica, nel nostro ordinamento, di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6296 del 13 marzo 2013
«La responsabilità del proprietario di un fondo per i danni derivanti da attività di escavazione, ex art. 840 c.c., non opera in senso oggettivo, ma richiede una condotta colposa, sicché, nell'ipotesi in cui i lavori di escavazione siano affidati...»