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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 2672 del 22 febbraio 2012
«D.L.vo, per il quale la novella si applica alle procedure di concordato fallimentare aperte dopo la sua entrata in vigore, va inteso siccome riferito al procedimento che viene definito con il provvedimento di omologazione e non anche all'autonoma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4568 del 11 gennaio 1993
«...i dati sostanziali relativi al medesimo disegno criminoso; un'operazione da compiere con approfondita disamina dei casi giudiziari, acquisendo di ufficio le copie delle sentenze o dei decreti irrevocabili se non già allegati alla richiesta.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5153 del 19 novembre 1996
«...poiché, spetta al giudice dell'esecuzione, con riferimento ai reati indicati nella richiesta, individuare i dati sostanziali di possibile collegamento, con approfondita disamina dei casi giudiziari, acquisendo di ufficio le copie delle sentenze.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4019 del 3 agosto 1995
«...i dati sostanziali di possibile collegamento, con approfondita disamina dei casi giudiziari, acquisendo d'ufficio le relative decisioni, se non già allegate alla richiesta prevista dall'art. 671 c.p.p., che può provenire dal condannato o dal P.M.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3600 del 2 novembre 1993
«...giudiziari acquisendo di ufficio le copie delle sentenze o dei decreti irrevocabili (art. 186 att. c.p.p.) se non già allegate alla richiesta prevista dall'art. 671, primo comma, c.p.p., che può provenire dal condannato o dal pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4292 del 2 dicembre 1992
«...collegamento, con disamina dei casi giudiziari, acquisendo d'ufficio le copie delle sentenze o dei decreti irrevocabili (art. 186 att.), se non già allegate alla richiesta prevista dall'art. 671 c.p.p., che può provenire dal condannato o dal P.M.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 118 del 3 marzo 1992
«Peraltro la non necessità di specificare le ragioni della richiesta ha fondamento nel disposto del comma secondo dell'art. 666, che limita i casi di inammissibilità dell'istanza alla manifesta infondatezza per difetto delle condizioni di legge ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4648 del 7 maggio 1993
«L'art. 672 c.p.p., innovando la disciplina contenuta nell'art. 593 del previgente codice, secondo cui solo il pretore poteva procedere d'ufficio, quale giudice dell'esecuzione, all'applicazione dell'amnistia o dell'indulto al condannato, ha...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 412 del 25 maggio 1992
«L'art. 672, primo comma, c.p.p., innovando la disciplina prevista dall'art. 593, primo e terzo comma, c.p.p. previgente — il quale prevedeva che solo il pretore poteva procedere di ufficio all'applicazione dell'amnistia e dell'indulto al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10534 del 7 marzo 2008
«In tema di impugnazioni, poiché la revoca «di diritto» del beneficio della sospensione condizionale della pena consegue automaticamente all'avvenuto accertamento delle condizioni previste dalla legge, ove il giudice di merito non vi provveda, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21864 del 25 ottobre 2010
«...previsione la cui assenza ha giustificato la pronuncia stessa. (Principio affermato dalla S.C., in sede di cassazione con rinvio al tribunale, con riguardo a decreto della corte d'appello che non aveva rilevato d'ufficio la ritenuta nullità).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3160 del 18 marzo 1995
«...o delegati di tribunali diversi, non anche nel rapporto fra giudici dello stesso tribunale, restandosi in tal caso nell'ambito della ripartizione di compiti all'interno del medesimo ufficio giudiziario, fra componenti di esso con pari funzioni.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9803 del 14 settembre 1999
«Il principio secondo cui, nell'ipotesi di richiesta ad un ufficio giudiziario di un decreto ingiuntivo e di conseguente emissione del decreto, in pendenza di un giudizio di accertamento negativo del credito oggetto del ricorso monitorio, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5579 del 26 ottobre 1981
«Qualora il fallimento del socio sia conseguenza ope legis del fallimento sociale (art. 147 legge fallimentare), la revoca del fallimento della società, in sede di opposizione, non comporta la revoca del fallimento del socio, ove si accerti — anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1852 del 9 febbraio 2001
«Le questioni non ricomprese nel thema decidendum del giudizio d'appello — coincidente con le questioni effettivamente devolute con i motivi d'impugnazione o, se di queste siano l'antecedente logico, con quelle rilevabili d'ufficio, su cui non sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7965 del 27 marzo 2008
«In tema di estensione del fallimento della società regolare al socio illimitatamente responsabile dopo la sentenza n. 319 del 2000 della Corte costituzionale — che ha dichiarato la parziale illegittimità dell'art. 147 legge fall. nella parte in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6003 del 14 marzo 2011
«Il fallimento del socio receduto non deve avvenire necessariamente con la procedura di estensione ex art. 147, secondo comma, legge fall., poiché, quando la sua esistenza è già nota prima della dichiarazione di fallimento della società, questo, ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17029 del 10 aprile 2003
«...legge per l'ammissione alla misura alternativa è legittima anche se, trattandosi di pena risultante da più sentenze di condanna, ancora non sia intervenuto il provvedimento di unificazione da parte del competente ufficio del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3005 del 20 maggio 1999
«...di discussione, e la mancata partecipazione del difensore prevista come necessaria dal quarto comma di tale articolo, determinano una nullità di ordine generale, insanabile e rilevabile di ufficio in ogni stato e grado del procedimento.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1715 del 28 aprile 1995
«Davanti al magistrato di sorveglianza le funzioni di pubblico ministero sono esercitate dal procuratore della Repubblica presso il tribunale della sede dell'ufficio di sorveglianza, di guisa che legittimato a proporre impugnazione avverso un suo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2151 del 8 giugno 1994
«...di fiducia del detenuto nel procedimento relativo alla concessione della misura, ma non specificamente investito di mandato nel procedimento per la revoca. (Nella specie è stato ritenuto sufficiente l'avviso dato al difensore nominato d'ufficio).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4972 del 19 gennaio 1994
«... Ciò significa che il difensore (di fiducia o d'ufficio) deve sempre essere avvisato della data dell'udienza e che se a questa non sia comparso il difensore di fiducia, dev'essere nominato all'interessato un difensore d'ufficio. Non trova,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2370 del 19 luglio 1993
«...pari della mancata partecipazione del difensore (art. 666, quarto comma), una nullità di ordine generale ex art. 179 c.p.p., rilevabile anche di ufficio in ogni stato e grado del procedimento, inerendo alla costituzione del rapporto processuale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7524 del 2 luglio 1994
«Nell'ipotesi in cui l'imputato sia assistito da un difensore di ufficio in primo grado, l'avviso dell'udienza di appello deve essere, a pena di nullità, dato a quest'ultimo e non ad altro nominato anch'esso d'ufficio senza che la sostituzione sia...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 24427 del 2 ottobre 2008
«In tema di ammissione del contribuente alla procedura di concordato preventivo, l'art. 168 legge fall., nel vietare l'inizio ovvero la prosecuzione di azioni esecutive sul patrimonio del debitore sino al passaggio in giudicato della sentenza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2167 del 29 gennaio 2010
«Ne consegue che, qualora l'istanza di ammissione al concordato preventivo sia proposta in sede di convocazione del debitore in camera di consiglio a seguito della dichiarazione di inammissibilità dell'amministrazione controllata - e quindi al di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8186 del 2 aprile 2010
«...dall'art. 6 del d.l.vo n. 5 del 2006, che, abrogando implicitamente l'art. 162, secondo comma, della legge fall., poi espressamente modificato dal d.l.vo n. 169 del 2007, hanno escluso la possibilità di dichiarare d'ufficio il fallimento).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18236 del 12 agosto 2009
«In tema di concordato preventivo, quando il debitore non esegue il deposito delle somme necessarie allo svolgimento della procedura, ai sensi dell'art. 163, terzo comma, della legge fall. (nel testo, "ratione temporis" vigente, conseguente alle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31132 del 31 luglio 2007
«È illegittima la decisione con cui il giudice di appello dichiari inammissibile la richiesta di revisione omettendo di comunicare all'interessato il parere del P.G., in quanto — ancorché nella fase preliminare di ammissibilità della richiesta sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4521 del 13 febbraio 1992
«...preveduta dagli artt. 639 e 632 o senza l'osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 631, 632, 633, 641 c.p.p., ovvero risulta manifestamente infondata, la corte d'appello, anche d'ufficio, dichiara l'inammissibilità della richiesta predetta.»