-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5561 del 19 marzo 2004
«Il principio secondo cui il requisito della sufficiente indicazione della cosa data in pegno ben può ritenersi soddisfatto, nel caso di pegno di titoli di credito al portatore, dalla semplice menzione della natura del titolo e dell'ammontare del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1097 del 9 febbraio 1999
«In tema di credito eccedente la somma di lire cinquemila garantito da pegno, la mancanza della data certa della scrittura da cui risulta il pegno stesso non implica mera inefficacia della prelazione, ma esclude la giuridica esistenza del titolo di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6969 del 1 agosto 1996
«È ammissibile — ed il relativo credito va quindi ammesso in via privilegiata al passivo fallimentare — il pegno irregolare di cosa futura in favore di una banca, rappresentato dal «saldo liquido creditore» derivante dall'incasso di titolo da...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2742 del 10 marzo 2000
«I cosiddetti «benefondi», ossia l'uso interbancario di richiedere e dare, a mezzo del telefono o con altri strumenti di comunicazione, conferma dell'esistenza di una sufficiente provvista in relazione al pagamento di assegni di conto corrente, può...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4163 del 15 maggio 1990
«Nel caso di totale invalidità e revoca del decreto ingiuntivo, per difetto del requisito dell'esigibilità del credito con esso fatto valere, con accoglimento della domanda proposta dal creditore nel corso del giudizio d'opposizione per effetto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4223 del 15 novembre 1976
«Nello sconto bancario di cambiali, qualora, a seguito dell'inadempimento del debitore cartolare principale e della perdita dell'azione di regresso per la colposa inerzia del notaio, incaricato di levare il protesto, la banca consegua dal cliente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9469 del 19 maggio 2004
«La surrogazione dell'assicuratore, prevista dall'art. 1916 c.c., integra una successione a titolo particolare nel credito risarcitorio, fino alla concorrenza dell'ammontare dell'indennizzo, la quale si verifica nel momento in cui l'assicuratore dà...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3356 del 12 febbraio 2010
«In tema di recupero delle prestazioni previdenziali ed assistenziali erogate al danneggiato a seguito di sinistro stradale, all'ente gestore dell'assicurazione sociale spetta la scelta di agire in surrogatoria nei confronti del terzo responsabile...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11112 del 23 dicembre 1994
«Ha natura di credito di valore quello dell'assicuratore che, dopo avere pagato l'indennizzo all'assicurato, agisce in surrogazione contro il terzo responsabile ex art. 1916 c.c. Detto pagamento attiene infatti al rapporto tra 1'istituto...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5570 del 15 settembre 1983
«Qualora il danno sia liquidato dal giudice in favore del danneggiato in misura maggiore dell'indennità pagata dall'assicuratore il quale, prima del giudizio di risarcimento del danno promosso dal danneggiato contro il danneggiante, abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9388 del 10 novembre 1994
«Nel caso in cui uno dei beneficiari riscuota per intero il capitale assicurato, il debito nei confronti degli altri beneficiari non diviene di valore, mutando solo il soggetto obbligato alla prestazione, non già l'oggetto di essa, costituito pur...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17458 del 31 luglio 2006
«Il biglietto di una lotteria autorizzata (nella specie, lotteria istantanea «sette e vinci») non è riconducibile tra i titoli di credito, ex art. 1992 c.c., in quanto non è dotato dei requisiti di letteralità e autonomia che connotano tali titoli;...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8990 del 11 settembre 1997
«La sottoscrizione per avallo importa che la garanzia prestata dall'avallante non si estende, salva la dichiarazione di una volontà diversa, al rapporto causale intercorrente tra creditore e debitore principale e che la garanzia cessa se il titolo,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3315 del 27 ottobre 1972
«La norma dell'art. 1957, primo comma c.c., richiedendo che il creditore entro sei mesi dalla scadenza dell'obbligazione principale proponga le proprie istanze contro il debitore, ha una portata generica che è riferibile ai vari mezzi di tutela...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7547 del 7 novembre 1986
«Perché il creditore proponga le sue istanze nei confronti del debitore — termine alla cui osservanza è condizionata la conservazione della garanzia del creditore nei confronti del fideiussore — decorre dalla scadenza del credito principale e non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 437 del 12 gennaio 2009
«Il divieto di patto commissorio sancito dall'art. 2744 cod. civ ed espressamente previsto, quanto al contratto di anticresi, dall'art. 1963 cod. civ., si estende a qualsiasi negozio, ancorché astrattamente di per sé lecito, che venga impiegato per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4448 del 13 maggio 1996
«Pertanto, la sentenza di mero accertamento con cui in sede di opposizione all'esecuzione venga affermata l'inesistenza del diritto del creditore di procedere ad esecuzione forzata, non vale a fondare la domanda giudiziale rivolta a conseguire, a...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1607 del 14 febbraio 2000
«Il pagamento del titolo di credito in favore del possessore non legittimato sortisce effetto liberatorio solo in assenza di dolo o colpa grave, senza che si possa attribuire diversa portata alla negoziazione del titolo stesso attraverso collegate...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6275 del 30 marzo 2004
«Nei rapporti diretti tra le parti, e quindi anche nel rapporto di traenza del titolo accettato, quest'ultimo ha invece valore di mera promessa di pagamento, e come tale comporta una mera inversione processuale dell'onere della prova della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2814 del 10 marzo 1995
«Il pagamento di un debito altrui, eseguito dal solvens volontariamente, ma non spontaneamente, a causa del comportamento illegittimo dal creditore (nella specie, che pretendeva di coinvolgerlo in una procedura fallimentare obiettivamente...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3033 del 28 marzo 1987
«In virtù dei principi di astrattezza e letteralità dei titoli di credito, l'accordo, esplicito o implicito, intercorso tra girante e giratario per cui tra loro si convenga che, pur in presenza di una girata piena, il giratario assume solo la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4607 del 8 luglio 1983
«In considerazione dell'esistenza di una agevole circolazione dei titoli cambiari, fondata sul carattere astratto e formale degli stessi, e tenuta presente l'espressa previsione di una loro lecita e valida emissione «in bianco», il debitore...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7122 del 29 marzo 2006
«Il possesso del titolo cambiario da parte del debitore vale a stabilire una presunzione iuris tantum di pagamento del titolo stesso; sicché, trattandosi di una presunzione non assoluta, rientra nella valutazione di competenza del giudice del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9778 del 3 ottobre 1990
«Il possesso materiale del titolo di credito costituisce presupposto essenziale per l'esercizio delle azioni cartolari, poiché la posizione di legittimo portatore — che, sul piano probatorio, al di fuori dei casi eccezionali di ammortamento e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10526 del 23 ottobre 1998
«Il pegno di titoli di credito, quale vero e proprio diritto reale limitato sui titoli, si attua mediante spossessamento del debitore pignoratizio e deve, ai fini dell'efficacia erga omnes del vincolo sul diritto cartolare, essere attuato sul...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8060 del 4 settembre 1996
«Nel caso di sequestro conservativo eseguito su titoli di credito, l'osservanza delle forme previste dall'art. 1997 c.c. per l'imposizione del vincolo non è richiesta per la validità del vincolo stesso tra le parti, ma al solo scopo di renderlo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5592 del 18 giugno 1996
«Qualora il cliente della banca vincoli, a garanzia del proprio adempimento, un titolo di credito od un documento di legittimazione individuati, quale un libretto di deposito a risparmio (rispettivamente al portatore o nominativo), e non conferisca...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 336 del 12 gennaio 1995
«Il libretto di risparmio «nominativo pagabile al portatore», al pari di quello «al portatore», è un titolo di credito, in virtù della sua idoneità alla circolazione, per cui il mero possesso del titolo conferisce al portatore la legittimazione a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 351 del 14 gennaio 2002
«La ricevuta rilasciata dall'agenzia ippica, al pari della bolletta del lotto e del biglietto della lotteria, non è riconducibile tra i titoli di credito ex art. 1992 c.c., perché non dotata dei requisiti di letteralità ed autonomia che connotano i...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10694 del 3 agosto 2001
«In tema , di titoli al portatore, il principio secondo cui, per il trasferimento effettivo della titolarità del diritto incorporato, è necessaria l'esistenza di un valido negozio di trasferimento, il cui onere probatorio non grava sull' accipiens...»