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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2269 del 26 luglio 1974
«In ipotesi di patto di prelazione relativo a prestazioni continuative di trasporto, sono applicabili, in quanto compatibili, le norme relative al contratto di somministrazione, giusta il disposto dell'art. 1570 c.c., e quindi anche la norma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1327 del 12 maggio 1973
«Il contraente con patti di esclusiva è responsabile del comportamento del terzo, che egli pone in grado di invadere la zona del titolare del diritto di esclusiva, a titolo di inadempimento contrattuale. Il terzo che compia l'invasione della zona...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6819 del 21 luglio 1994
«Nel contratto di concessione di vendita — che per la sua struttura e funzione economico-sociale è un contratto atipico di scambio, che, escludendo profili di cooperazione, si colloca in un'area di affinità con i contratti di somministrazione o di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1696 del 13 maggio 1976
«A differenza del contratto di agenzia con rappresentanza, rientrante nello schema del mandato ed estrinsecantesi in una locatio operis , il contratto di somministrazione con esclusiva costituisce una specie differenziata di vendita, in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3553 del 25 ottobre 1968
«I1 diritto al risarcimento dei danni, in virtù del disposto dell'art. 1601 c.c., deriva al conduttore dal solo fatto ch'egli venga licenziato dal terzo acquirente per essere la locazione priva di data certa anteriore al trasferimento. Tale diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9408 del 27 aprile 2011
«Il diritto del conduttore all'indennità per la perdita dell'avviamento commerciale sorge per effetto ed al momento della cessazione del contratto di locazione. Da ciò consegue che se l'immobile locato viene venduto dopo la comunicazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6598 del 11 giugno 1991
«La tolleranza del precedente proprietario non esclude il diritto dell'acquirente dell'immobile subentrato nel rapporto di locazione, ai sensi dell'art. 1602 c.c., di far valere le pregresse violazioni delle obbligazioni contrattuali del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 300 del 15 gennaio 1991
«Il conduttore di immobile destinato ad uso diverso da quello di abitazione, il quale, a seguito della violazione del diritto di prelazione di cui è titolare abbia esercitato il riscatto, è tenuto a corrispondere il canone di locazione al terzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7189 del 12 maggio 2003
«In materia di locazione di immobili urbani, l'art. 1606, primo comma, c.c., stabilendo che, nei casi in cui il diritto del locatore sulla cosa locata si estingue con effetto retroattivo, le locazioni da lui concluse aventi data certa sono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 16 febbraio 1983
«La disposizione di cui all'art. 1606 c.c. - a tenore del quale, nel caso in cui ii diritto del locatore sulla cosa locata si estingua con effetto retroattivo, le locazioni da lui concluse, aventi data certa, sono mantenute purché siano state fatte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1546 del 10 marzo 1982
«La portata del disposto di cui all'art. 1606 c.c. — per il quale, nel caso di estinzione con effetto retroattivo del diritto del locatore sulla cosa locata, restano ferme le locazioni da lui concluse purché fatte senza frode e non eccedenti il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 399 del 21 gennaio 1982
«Poiché, per assumere la qualità di locatore, non è necessario essere titolare di un diritto reale sul bene locato, bastando invece la semplice disonibilità di esso in virtù di un titolo non contrario a norme imperative e la possibilità materiale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 646 del 26 gennaio 1980
«In tema di locazione, il deposito cauzionale versato dal conduttore ha carattere di pegno irregolare, in quanto la somma corrisposta a quel titolo passa in proprietà del locatore, e, una volta venuta meno, in forza dell'art. 4 della L. n. 841 del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5000 del 15 novembre 1977
«Il divieto di subaffitto, della cessione del contratto di affitto e, in generale, di ogni forma di subconcessione dei fondi rustici opera anche quando il fondo abbia natura pascolativa; tuttavia tale divieto, che ha lo scopo di eliminare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6580 del 12 dicembre 1981
«Derogando all'art. 1627 c.c., l'art. 2 della L. 28 marzo 1957, n. 244 (in materia di proroga dei contratti agrari) stabilisce che, «in caso di morte dell'affittuario coltivatore diretto, il contratto continua con il coniuge e con gli altri eredi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3435 del 21 luglio 1989
«L'affittuario di fondo rustico, con riguardo alla perdita dei prodotti del fondo da lui stesso raccolti, subita a seguito del sequestro eseguito da parte dell'istituto mutuante del precedente conduttore, in forza del privilegio convenzionale di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4911 del 16 luglio 1983
«Il contratto d'appalto non è soggetto a rigore di forme e, pertanto, per la sua stipulazione non è richiesta la forma scritta, né ad substantiam, né ad probationem . (Nella specie, il S.C., enunciando surriportato principio, ha ritenuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7649 del 5 settembre 1994
«Il diritto (del committente) di recedere dal contratto di appalto in ogni momento, ai sensi dell'art. 1671 c.c., tenendo indenne l'appaltatore delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno, non può essere più esercitato dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2723 del 6 marzo 1993
«Nel contratto d'appalto, il committente ha diritto di ottenere l'opera realizzata con le modalità costruttive previste nel contratto e nel capitolato, in difetto di modifiche al progetto concordate tra le parti (salva la particolare disciplina per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3967 del 24 giugno 1980
«Nel contratto d'appalto qualora il committente richieda variazioni al progetto il cui ammontare ecceda il sesto del prezzo complessivo pattuito, l'appaltatore non è tenuto ad eseguirle, ma ove abbia accettato di compierle si realizza un'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9796 del 4 maggio 2011
«In tema di varianti al progetto nell'esecuzione di un appalto d'opere, l'art. 1661 c.c. prevede che il committente possa richiedere all'appaltatore l'esecuzione di tali varianti nei limiti del sesto del prezzo originario e l'appaltatore sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9064 del 27 agosto 1993
«L'art. 1662 c.c., il quale consente al committente di controllare l'esecuzione dell'opera nel suo svolgimento e di fissare all'appaltatore un congruo termine per ovviare alle difformità ed ai difetti riscontrati, prevede una mera facoltà e non un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6218 del 23 maggio 1992
«Nel contratto di appalto, il committente ha diritto, ai sensi dell'art. 1662 c.c., di controllare e sorvegliare a proprie spese lo svolgimento dei lavori scegliendo non solo i tempi ed i modi della verifica ma anche le persone attraverso cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17913 del 25 novembre 2003
«Il contratto di locazione ha natura personale e prescinde del tutto dall'esistenza e titolarità nel locatore di un diritto reale sulla cosa. Il conduttore, convenuto per la risoluzione del contratto per inadempimento, non può pertanto utilmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9491 del 11 novembre 1994
«Sebbene il contratto di locazione abbia natura personale e prescinda dall'esistenza e titolarità, in capo al locatore, di un diritto reale sulla cosa, essendo sufficiente che egli ne abbia la disponibilità, è tuttavia necessario che tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2973 del 29 aprile 1983
«Poiché, nel rapporto di locazione, si prescinde dalla titolarità del diritto di proprietà o di usufrutto del locatore sull'immobile — essendo sufficiente, in relazione all'obbligazione principale da lui assunta di consentire al conduttore l'uso ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3611 del 11 aprile 1987
«Con riguardo alla locazione di immobile, che sia poi pervenuto, per successione al locatore, a diversi eredi, il diritto del singolo erede di conseguire la risoluzione del rapporto limitatamente alla propria porzione, deve essere negato qualora la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12871 del 29 dicembre 1998
«Il corrispettivo a carico del conduttore nel contratto di locazione può essere costituito anche, in parte, da un'attività lavorativa resa in favore del locatore, non dissimilmente dall'ipotesi in cui il godimento di un locale può costituire parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17145 del 27 luglio 2006
«Il leasing finanziario non dà luogo ad un unico contratto trilaterale o plurilaterale ma realizza un'ipotesi di collegamento negoziale tra il contratto di leasing ed il contratto di fornitura, dalla società di leasing concluso allo scopo noto al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5125 del 12 marzo 2004
«Nel contratto di locazione finanziaria («leasing») il concedente è litisconsorte necessario nel processo promosso dall'utilizzatore nei confronti del fornitore per ottenere la risoluzione del contratto per vizi della cosa, ovvero per far valere il...»