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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1007 del 16 febbraio 2018
«L'omessa pronuncia su una o più censure proposte col ricorso giurisdizionale non configura un error in procedendo tale da comportare l'annullamento della decisione, con contestuale rinvio della controversia al giudice di primo grado, ma solo un...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 28 settembre 2018
«È sempre possibile, in linea di principio, riconoscere al Giudice d'appello il potere di sindacare il contenuto della motivazione dell'impugnata sentenza, affinché si possa riqualificare il dispositivo delle sentenze in rito ex art. 35, co. 1,...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 2 del 12 maggio 2017
«Nel caso di mancata aggiudicazione, il danno conseguente al lucro cessante si identifica con l'interesse c.d. positivo, che ricomprende sia il mancato profitto (che l'impresa avrebbe ricavato dall'esecuzione dell'appalto), sia il danno c.d....»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 5 del 27 aprile 2015
«Nel giudizio impugnatorio di legittimità in primo grado, non vale a graduare i motivi di ricorso o le domande di annullamento il mero ordine di prospettazione degli stessi. In mancanza di rituale graduazione dei motivi e delle domande di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 28 del 20 luglio 2012
«La natura mista (cognitiva ed esecutiva) dell'azione ex art. 2932 c.c. - derogatoria della normale separazione tra azione cognitoria e azione esecutiva - non la rende incompatibile con la struttura del processo amministrativo come delineato dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11046 del 10 novembre 1997
«Lo statuto dell'associazione nazionale podologi (ente di diritto privato) ha natura indiscutibilmente negoziale, e la sua interpretazione, da parte del giudice di merito, è censurabile, in sede di legittimità, soltanto per difetto di motivazione o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5192 del 9 maggio 1991
«La norma dettata dall'art. 24 c. c. - secondo cui gli organi associativi possono deliberare l'esclusione dell'associato per gravi motivi - è applicabile anche alle associazioni non riconosciute ed implica per il giudice, davanti al quale sia...»
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Cassazione civile, sentenza n. 6683 del 7 dicembre 1982
«L'interpretazione delle clausole statutarie di un'associazione non riconosciuta è riservata al giudice del merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità, se sostenuto da motivazione aderente ai criteri legali di ermeneutica...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 888 del 4 marzo 2016
«L'art. 34, comma 2, c.p.a. (secondo cui "in nessun caso il giudice può pronunciare con riferimento a poteri amministrativi non ancora esercitati") è espressione del principio costituzionale fondamentale di separazione dei poteri (e di riserva di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4430 del 27 luglio 2019
«La dichiarazione di improcedibilità della domanda per sopravvenuta carenza di interesse presuppone il verificarsi di una situazione di fatto o di diritto del tutto nuova rispetto a quella esistente al momento della proposizione del ricorso, tale...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4204 del 20 giugno 2019
«Nel giudizio amministrativo, l'interesse a ricorrere, la cui carenza è rilevabile d'ufficio dal giudice in qualunque stato del processo, costituisce una condizione dell'azione che deve persistere per tutto il giudizio dal momento introduttivo a...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4198 del 20 giugno 2019
«La regola per la quale, disposta l'integrazione del contraddittorio, il giudizio, a prescindere dalla ricorrente di un litisconsorzio in senso sostanziale, è caratterizzato da litisconsorzio necessario con conseguente inscindibilità della causa in...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2380 del 18 aprile 2011
«L'interesse e la legittimazione al ricorso costituiscono due presupposti processuali autonomi e distinti, nel senso che l'esistenza di un interesse al ricorso non esime il giudice dalla necessità di verificare anche la sussistenza della...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4460 del 2 settembre 2014
«La dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse presuppone che, per eventi successivi alla instaurazione del giudizio, debba essere esclusa l'utilità dell'atto impugnato, ancorché meramente strumentale o...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 22 del 13 giugno 2012
«In applicazione del generale principio processuale della prevalenza della sostanza sulla forma, invero, al fine di stabilire se un provvedimento abbia la natura di sentenza o di ordinanza, è decisiva non la forma adottata, ma il suo contenuto...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2638 del 15 giugno 2016
«L'istituto del beneficio dell'errore scusabile previsto dall'art. 37 c.p.a. riveste carattere eccezionale (nella misura in cui si risolve in una deroga al principio fondamentale di perentorietà dei termini processuali), ed è soggetto a regole di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1175 del 24 febbraio 2011
«Nell'ambito delle materie soggette ai termini dimidiati ex art. 23 bis L. n. 1034/1971, è riconoscibile l'errore scusabile al ricorrente che non abbia rispettato i termini per la proposizione dell'appello nel caso in cui il Giudice non abbia...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3752 del 4 giugno 2019
«Nel giudizio amministrativo il rapporto processuale non perde la sua unitarietà per il fatto di essere articolato in gradi distinti, sicché la sopravvenuta carenza dell'interesse al ricorso di primo grado determina l'improcedibilità non solo...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5923 del 15 ottobre 2018
«Ai sensi degli artt. 35 comma 1, lett. c), 38 e 85 comma 9, cod. proc. amm., nel giudizio amministrativo il rapporto processuale non perde di unitarietà per il fatto di essere articolato in gradi distinti, sicché la sopravvenuta carenza o...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 4782 del 8 luglio 2019
«Il principio della "translatio iudicii" è estensibile anche alle pronunce declinatarie della giurisdizione emesse dai giudici di merito senza che si configuri una violazione dei parametri costituzionali di cui agli artt. 3, 24 e 111 Cost. in...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 6285 del 27 dicembre 2013
«L'impugnativa dinanzi al giudice amministrativo va assimilata alla citazione nel giudizio civile, ed è quindi caratterizzata dalla provocatio ad iudicium così che l'atto introduttivo del giudizio con cui il soggetto chiede tutela è l'atto...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5451 del 18 novembre 2013
«In tema di legittimazione ad agire, se per interesse collettivo si intende l'interesse diffuso comune a tutti i soggetti facenti parte della collettività (e dall'Ente rappresentati), ne consegue che: a) tale interesse non costituisce posizione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4218 del 25 luglio 2012
«La notificazione degli atti giudiziari a mezzo posta è riservata, ai sensi della L. n. 890 del 1992, a Poste Italiane s.p.a. quale fornitore del servizio universale. Infatti, pur essendo stata introdotta la liberalizzazione dei servizi postali,...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3426 del 8 luglio 2015
«Nel giudizio amministrativo, chi agisce in giudizio a tutela di un proprio diritto anche in un ricorso collettivo deve indicare e allegare tutti gli elementi, i dati e i documenti idonei a sostenere la sua pretesa, domandando al giudice di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 816 del 12 febbraio 2013
«È sufficiente ai fini dell'ammissibilità del ricorso collettivo la costituzione in giudizio di uno solo dei controinteressati, in modo da rendere operativo l'obbligo per il giudice di integrare, ex art. 49 c.p.a., il contraddittorio nei confronti...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 6 del 11 maggio 2018
«È rimesso alla Corte di Giustizia il quesito interpretativo se l'art. 1 par. 1, com. 3, e l'art. 3, della direttiva 89/665/CEE, del 21 dicembre 1989, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1297 del 2 marzo 2011
«Il giudice amministrativo deve esaminare sia il ricorso principale che quello incidentale - a prescindere dal relativo ordine - nel solo caso in cui il ricorrente principale e quello incidentale siano i due soli soggetti ammessi ad una gara di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 107 del 12 gennaio 2011
«Ai sensi dell'art. 44 del Codice del processo amministrativo, nei casi in cui sia nulla la notificazione e il destinatario non si costituisca, il giudice, se ritiene che l'esito negativo della notificazione dipenda da una causa non imputabile al...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4193 del 9 luglio 2018
«Nel processo amministrativo telematico, accertata l'irregolarità del ricorso e del deposito in quanto non assistiti, il primo, dalla forma e dalla sottoscrizione digitale, il secondo, dalla modalità telematica, il giudice - ai sensi del comma 2...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1541 del 4 aprile 2017
«Nell'ambito del nuovo processo amministrativo telematico in vigore dal 1° gennaio 2017, deve ritenersi che la formazione, notificazione e deposito, in formato cartaceo, degli atti di parte (nonché degli atti del giudice e dei suoi ausiliari), con...»