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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13584 del 4 dicembre 1999
«La chiamata del terzo, effettuata da un ente pubblico, convenuto per il risarcimento danni dal proprietario di un terreno irreversibilmente trasformato dall'esecuzione dell'opera pubblica, per accertare l'inadempimento al contratto di appalto, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 252 del 20 gennaio 1978
«La competenza del foro erariale, una volta chiamata in causa la pubblica amministrazione, rimane ferma anche in caso di estromissione della stessa.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5129 del 6 aprile 2001
«La qualificazione giuridica costituisce pronuncia di merito nel solo caso in cui il riconoscimento del rapporto giuridico costituisca contemporaneamente presupposto della competenza e la condizione per l'esercizio dell'azione in modo che, negata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11164 del 7 maggio 2008
«Quando il giudice adito con la prospettazione della idoneità di determinati fatti ad integrare la fattispecie costitutiva di una domanda di tutela del possesso ritiene che essi integrerebbero invece, astrattamente, i fatti costitutivi di una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9166 del 5 novembre 1994
«Poiché spetta al giudice dare alla domanda l'esatta qualificazione, indipendentemente dall'esattezza della indicazione della parte o dalla mancanza di indicazioni, con il solo limite di non mutarne gli elementi obiettivi come fissati dall'attore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19125 del 6 settembre 2006
«La revoca del fallimento, ancorché disposta per vizi processuali o per incompetenza del giudice, lascia salvi gli effetti prodotti dalle domande di ammissione al passivo sul decorso del termine di prescrizione dei relativi crediti, non rilevando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3676 del 28 maggio 1988
«Il decreto del tribunale di rigetto dell'istanza di dichiarazione di fallimento dell'imprenditore commerciale non è da questo impugnabile con regolamento di competenza»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7795 del 22 ottobre 1987
«Il decreto con il quale la corte d'appello, in accoglimento del ricorso del creditore istante contro il provvedimento negativo dei primi giudici, rimette d'ufficio gli atti al tribunale per la dichiarazione di fallimento a norma del terzo comma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10936 del 2 novembre 1998
«Il principio generale posto dall'art. 23, ultimo comma, della L. fall., secondo cui i provvedimenti del tribunale nell'ambito della giurisdizione fallimentare non sono reclamabili davanti alla Corte d'appello (se non nei casi previsti dalla stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2760 del 25 febbraio 2002
«Giudice competente alla liquidazione del compenso al curatore, ai sensi dell'art. 39 della legge fallimentare, è il tribunale presso cui pende il fallimento, non rilevando la circostanza che il curatore sia stato nominato da altro tribunale, posto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4092 del 25 gennaio 2013
«In tema di conflitto di competenza, sussiste per il giudice l'obbligo dell'immediata trasmissione degli atti alla Corte di Cassazione ai sensi dell'art. 30, comma secondo c.p.p. soltanto qualora l'atto di parte rappresenti una situazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3919 del 31 gennaio 2012
«Non è ricorribile per cassazione l'ordinanza con cui il giudice di pace, fuori dalla ipotesi di concorso formale di reati, rileva la connessione con altro procedimento pendente a carico del medesimo imputato avanti al Tribunale, ordinando...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24832 del 19 giugno 2001
«In ordine ai procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 3 dicembre 1999, n. 491 (recante istituzione di nuovi tribunali e revisione di alcune circoscrizioni), non può verificarsi deroga al principio della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18691 del 8 maggio 2001
«È ammissibile il conflitto di competenza tra il tribunale dei minorenni ed il giudice dell'udienza preliminare presso il medesimo tribunale, allorché dalla definizione del conflitto dipenda l'individuazione del giudice competente per la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4551 del 21 agosto 1997
«Perché si abbia un conflitto di competenza, occorre la coesistenza di volontà contrastanti di due o più giudici di prendere o ricusare la cognizione del medesimo fatto-reato nei confronti della stessa persona, con conseguente paralisi dell'iter...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4858 del 5 dicembre 1995
«In materia di conflitto di competenza (art. 28 c.p.p.) si versa in tale ipotesi allorché, tra l'altro, due o più giudici ordinari contemporaneamente prendano o rifiutino di prendere cognizione del medesimo fatto attribuito alla stessa persona. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2787 del 23 maggio 1997
«In tema di conflitto di competenza, l'espressione «medesimo fatto» è assunta nel suo significato comune per designare l'elemento materiale del reato, nelle sue tre componenti costituite dalla condotta, dall'evento e dal rapporto di causalità,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1482 del 26 giugno 1995
«L'art. 28 comma 1 c.p.p. subordina l'insorgenza di un conflitto di competenza a che il fatto di cui diversi giudici prendano o ricusino di prendere conoscenza non solo sia il medesimo, ma venga attribuito alla stessa persona: tale situazione non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 131 del 14 marzo 1990
«La denuncia di conflitto è inammissibile quando uno dei due giudici in potenziale conflitto la elevi non già per un diverso apprezzamento di un medesimo fatto, ma sulla base di nuovi elementi tratti da successive acquisizioni probatorie, rimaste...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2040 del 25 giugno 1993
«Quando la risoluzione di un conflitto di competenza dipende dalla determinazione del titolo del reato o dalla sussistenza di una circostanza aggravante e non possa essere esclusa, allo stato degli atti, in base alla valutazione sommaria delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3930 del 14 dicembre 1992
«Nel vigore del codice abrogato quando la risoluzione di un conflitto dipendeva dalla determinazione del titolo del reato o dalla sussistenza di circostanze aggravanti e non poteva essere esclusa allo stato, in base ad una delibazione sommaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15792 del 20 aprile 2011
«I provvedimenti negativi di competenza, in qualunque forma emessi, non sono soggetti ad impugnazione ai sensi dell'art. 568, comma secondo, c.p.p., in quanto, non essendo attributivi di competenza al giudice designato, importano, nel caso che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29354 del 16 luglio 2009
«La specifica competenza attribuita all'autorità giudiziaria di Napoli nei procedimenti indicati nell'art. 3, comma 1, del D.L. 23 maggio 2008 n. 90, conv. con modif. in legge 14 luglio 2008 n. 123, e cioè in quelli “relativi ai reati, consumati o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38595 del 9 ottobre 2003
«La richiesta di giudizio abbreviato condizionato formulata con l'atto di opposizione a decreto penale di condanna e rigettata dal Gip conserva i suoi effetti come richiesta di giudizio abbreviato semplice, a nulla rilevando che nell'atto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3253 del 6 luglio 1995
«A norma dell'art. 28 c.p.p. vi è conflitto negativo di competenza quando, in qualsiasi stato e grado del processo, due o più giudici ordinari ricusano di prendere cognizione del medesimo fatto attribuito alla medesima persona. L'uso del termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1957 del 5 giugno 1992
«Il conflitto negativo di competenza connotato da due formali provvedimenti con cui due giudici negano di prendere cognizione dello stesso procedimento, reciprocamente indicando la competenza dell'altro giudice, sorge soltanto nel caso in cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1746 del 18 luglio 1990
«Non sono impugnabili tutti i provvedimenti negativi di competenza, abbiano essi la forma di sentenza o quella di ordinanza, in quanto, a norma dell'art. 28 del nuovo c.p.p. — come, del resto, anche a norma dell'art. 51 del codice abrogato — tali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3610 del 10 novembre 1992
«Presupposto indefettibile per la denuncia del conflitto di competenza è il verificarsi di una situazione di stasi del procedimento a causa del contrasto insorto tra due organi giurisdizionali che contemporaneamente rifiutino il riconoscimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6459 del 9 gennaio 1997
«In tema di conflitto, deve escludersi, alla stregua di quanto disposto dall'art. 28, comma terzo, c.p.p., che possa dar luogo alla configurabilità di un conflitto positivo per ragioni di competenza per territorio, l'intervenuta pronuncia di un...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 20324 del 4 settembre 2013
«È inammissibile il regolamento di competenza ad istanza di parte avverso la sentenza del giudice di pace che, ritenuta la propria incompetenza, determinata dall'accertata continenza tra il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo innanzi a lui...»