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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37702 del 3 ottobre 2008
«Nel procedimento di riesame di un decreto di sequestro probatorio o di un decreto di convalida del sequestro probatorio operato dalla polizia giudiziaria l'avviso della data d'udienza deve essere dato solo al pubblico ministero, al difensore del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2967 del 28 marzo 1997
«In base al principio di tassatività delle nullità (art. 177 c.p.p.), la mancata apposizione del sigillo su reperti che la polizia giudiziaria sia autorizzata a trattenere per esaminarli al fine di ricavarne elementi utili per le indagini, non dà...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2743 del 3 giugno 1997
«In caso di tardiva convalida del sequestro operato dalla polizia giudiziaria, l'interessato, oltre ad attivare il procedimento di restituzione previsto dall'art. 263 c.p.p., con possibilità di opposizione qualora la restituzione venga negata, può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 308 del 30 aprile 1994
«Una volta riconosciuta la legittimità del sequestro disposto dal pubblico ministero ed eseguito dalla polizia giudiziaria, il tribunale deve rigettare la richiesta di riesame e non limitare il sequestro a un solo esemplare delle cose rinvenute in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3572 del 1 dicembre 1995
«La mancata trasmissione al pubblico ministero, nel termine di cui all'art. 355 c.p.p., del verbale di sequestro probatorio effettuato di propria iniziativa dalla polizia giudiziaria ovvero la mancata convalida del sequestro stesso, ad opera del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2073 del 24 gennaio 1997
«Gli atti di polizia giudiziaria — in particolare quelli indicati nell'art. 351 c.p.p. — che risultano documentati in forme diverse da quelle prescritte (con annotazione, anziché con verbalizzazione) possono essere utilizzati nella fase delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11189 del 22 marzo 2012
«...nonostante l'urgenza prospettata, sia stata accolta dal G.i.p. con ritardo, e che a ciò abbia fatto seguito altro ritardo nell'adozione del decreto esecutivo, ovvero nella materiale esecuzione del provvedimento da parte della Polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36359 del 23 settembre 2008
«Condizione necessaria per l'utilizzabilità delle intercettazioni è che l'attività di registrazione che, sulla base delle tecnologie attualmente in uso, consiste nella immissione dei dati captati in una memoria informatica centralizzata avvenga nei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15077 del 13 aprile 2007
«In tema di intercettazioni telefoniche, l'omesso deposito del cosiddetto brogliaccio (documento consistente nella sintesi delle conversazioni intercettate eseguita dalla polizia giudiziaria che procede all'operazione) non è sanzionato da alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7724 del 27 febbraio 2002
«L'attività posta in essere dall'agente di polizia giudiziaria il quale, subito dopo l'arresto dell'indagato, risponda alle telefonate che pervengono all'apparecchio cellulare di quest'ultimo, non è qualificabile come «intercettazione» e non è,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6339 del 8 febbraio 2013
«...della registrazione abbia previamente denunciato fatti di cui sia vittima, né può ritenersi che per ciò solo le successive registrazioni realizzate dal denunciante con il proprio cellulare fossero state concordate con la polizia giudiziaria).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16590 del 8 aprile 2003
«Nell'ipotesi in cui si proceda ad intercettazione di conversazioni tra presenti ad opera della polizia giudiziaria è sempre necessaria l'autorizzazione del giudice anche se uno degli interlocutori ne è consapevole, in quanto la sua rinuncia alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6962 del 12 febbraio 2003
«Il servizio di osservazione realizzato dalla polizia giudiziaria per mezzo di una telecamera installata all'interno di un bagno di un locale pubblico non configura una forma di intercettazione tra presenti ai sensi dell'art. 266 comma 2 c.p.p., in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17 del 21 settembre 2000
«...a integrare il requisito della sufficienza degli indizi di reato le informazioni legittimamente acquisite dagli organi di polizia giudiziaria, riferite al P.M. e da questo poste a fondamento della richiesta di autorizzazione alle intercettazioni.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6302 del 19 maggio 1999
«In tema di adempimento di un dovere, anche fuori dei casi previsti dagli artt. 97 D.P.R. 309/90 e 12-quater legge 356/1992, il privato, il cui intervento come agente provocatore sia giustificato da un ordine della polizia giudiziaria, non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46056 del 12 dicembre 2008
«In tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, è legittima la motivazione "per relationem" dei decreti autorizzativi quando in essi il giudice faccia richiamo alle richieste del P.M. ed alle relazioni di servizio della polizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30082 del 27 agosto 2002
«È utilizzabile, anche senza che vi sia stato provvedimento dell'autorità giudiziaria, il contenuto di colloqui privati registrati su nastro magnetico da uno degli interlocutori, a nulla rilevando né che la registrazione sia stata da lui effettuata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8860 del 8 agosto 2000
«Al pari, dunque, di perquisizioni e sequestri, anche gli atti di constatazione e osservazione espletati dalla polizia giudiziaria nel corso delle indagini assumono gli stessi connotati di irripetibilità, con l'ovvia conseguenza di assegnare alla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8759 del 27 luglio 1998
«La registrazione di una conversazione con persona di ciò ignara, che renda dichiarazioni autoindizianti, ad opera dell'interlocutore, anche su previo accordo con la polizia giudiziaria, può essere effettuata senza necessità di autorizzazione del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 42792 del 28 novembre 2001
«In tema di intercettazione di comunicazioni o conversazioni, il decreto del Gip di proroga della durata delle operazioni non comporta, di per sé, il venir meno delle condizioni legittimanti il ricorso ad apparati diversi da quelli esistenti presso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1625 del 15 gennaio 2003
«...indagine, sì da consentire alle parti e al giudice del riesame di stabilire la ritualità del provvedimento adottato, e può legittimamente recepire, previo adeguato vaglio critico, le risultanze delle informative redatte dalla polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1495 del 4 maggio 1998
«...per alcuni, che il protrarsi delle autorizzazioni appariva indispensabile per la prosecuzione delle indagini e, per altri, aveva fatto riferimento, richiamandolo, al contenuto dei rapporti di polizia giudiziaria o alla richiesta del P.M.).»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 32469 del 25 agosto 2005
«...urgenza» che legittimano, ai sensi dell'art. 268, comma 3, c.p.p., l'esecuzione delle operazioni mediante impianti in dotazione della polizia giudiziaria, qualora siano insufficienti o inidonei quelli installati presso la procura della Repubblica.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 603 del 11 maggio 1992
«Il giudizio di convalida di cui agli artt. 354 e 355 del nuovo codice di procedura penale riguarda i casi in cui siano stati effettuati accertamenti urgenti da parte di ufficiali di polizia giudiziaria con sequestro di corpo di reato o di cose a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1626 del 10 febbraio 1996
«La «diversità» del procedimento che, ai sensi del primo comma dell'art. 270 c.p.p., impedisce l'utilizzazione dei risultati delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (salvo che risultino indispensabili per l'accertamento di delitti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5467 del 9 maggio 1992
«Quanto alle seconde, l'inutilizzabilità opera con riferimento alle dichiarazioni rese all'autorità giudiziaria o alla polizia giudiziaria e non è assolutamente ipotizzabile né che un privato possa trovarsi investito vive funzioni di polizia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 319 del 12 febbraio 2003
«Ne deriva che, ai fini cautelari, possono essere utilizzate anche dichiarazioni di persone informate sui fatti riferite dalla polizia giudiziaria, relativamente alle quali opererebbe, in dibattimento, il divieto di testimonianza de relato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3634 del 27 novembre 1995
«Nel caso di riconoscimento fotografico a carico dell'indagato raccolto dalla autorità di polizia per delega del pubblico ministero ex art. 370 c.p.p., la descrizione ed i riferimenti contestualmente effettuati da chi ha operato il riconoscimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3777 del 22 novembre 1995
«Poiché i gravi indizi di colpevolezza di cui all'art. 273 c.p.p. sono quegli elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, che, contenendo in nuce tutti o soltanto alcuni degli elementi strutturali della corrispondente prova, non valgono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3388 del 13 giugno 2000
«Sono utilizzabili a fini cautelari le dichiarazioni spontanee rese dalla persona indagata (nella specie contra se ) alla polizia giudiziaria.»