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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4394 del 30 gennaio 2014
«Integra il delitto di sostituzione di persona qualsiasi condotta ingannevole tesa a far attribuire all'agente, da parte del soggetto passivo, un falso nome o un falso stato o false qualità personali cui la legge attribuisce specifici effetti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36094 del 31 ottobre 2006
«Integra il delitto di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) la condotta di colui che si attribuisca un falso nome in modo da poter avviare una corrispondenza con soggetti che, altrimenti, non gli avrebbero concesso la loro amicizia e confidenza....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34771 del 8 settembre 2008
«Integra il reato d'omicidio colposo la condotta di colui cui è rimessa la custodia di un luogo che, ancorché in seguito ad un ordine legittimamente impartitogli, se ne allontani senza aver predisposto le cautele necessarie a prevenire in sua...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 321 del 10 gennaio 1985
«I reati di disastro colposo e di omicidio colposo plurimo possono concorrere. Infatti tra essi vi è non già concorso apparente di norme, bensì concorso formale di reati, perché l'imputato con unica condotta colposa determina due distinti eventi:...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26131 del 30 giugno 2008
«In tema di responsabilità da sinistri stradali, l'utente della strada deve regolare la propria condotta in modo che essa non costituisca pericolo per la sicurezza di persone e cose, tenendo anche conto della possibilità di comportamenti irregolari...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37263 del 7 novembre 2002
«In tema di circolazione stradale, l'art. 177, comma 2, c.s. autorizza i conducenti dei veicoli adibiti a servizi urgenti di polizia a non osservare obblighi, divieti e prescrizioni relativi alla circolazione, ma impone pur sempre l'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18552 del 18 maggio 2005
«In tema di infortuni sul lavoro, risponde a titolo di colpa della morte del lavoratore — avvenuta durante l'esecuzione dell'attività — l'imprenditore che abbia dato disposizione di imbracare un compressore e di sollevarlo con la gru alla fine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5064 del 17 maggio 1993
«L'imprenditore può allargare o circoscrivere le competenze del preposto ma, qualora la limitazione dei poteri sia ex post ritenuta tale da incidere negativamente sul corretto e puntuale svolgimento del lavoro, responsabile degli eventuali effetti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1541 del 21 febbraio 1983
«L'ipotesi prevista dal terzo comma dell'art. 589 c.p.p., nella nuova formulazione di cui alla L. 11 maggio 1966, n. 296, in tema di omicidio colposo con morte di più persone ovvero di morte di una o più persone o di lesioni di una o più persone,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34748 del 27 settembre 2010
«Risponde dei reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose il funzionario della polizia di Stato che, nonostante la pericolosità del richiedente, evidenziata da numerosi atti del commissariato da lui diretto, abbia rilasciato la licenza di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4557 del 13 aprile 2000
«In tema di responsabilità per omicidio colposo, colui che conduce un trattore agricolo cui è agganciata una fresatrice non solo è tenuto a prestare l'ovvia attenzione a quanto accade nel proprio campo visivo, ma è anche obbligato dalle regole...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2274 del 14 febbraio 1989
«In tema di responsabilità per colpa, il produttore di una elettrocoperta risponde della morte di una bambina, rimasta ustionata per eccessivo calore, quando si accerti che il predetto manufatto era privo di dispositivo idoneo a provocare la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12654 del 17 dicembre 1988
«L'assistente di piscina, comunemente detto bagnino, ove operi in struttura privata, altrimenti non regolamentata nelle attribuzioni connesse al suo ruolo, escluso qualsiasi potere-dovere di proibizione e intervento coattivo ovvero di ammonimento,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2382 del 20 gennaio 2006
«In tema di normativa antinfortunistica, sussiste la responsabilità del datore di lavoro il quale introduce nell'azienda e mette a disposizione del lavoratore una macchina, che per vizi di costruzione possa essere fonte di danno per la persone,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1365 del 1 febbraio 1980
«Il terzo comma dell'art. 590 c.p. non prevede una autonoma ipotesi di reato, ma disciplina soltanto un caso di concorso di reati attenuando sul piano sanzionatorio le conseguenze del cosiddetto concorso ideale omogeneo. Pertanto, realizzandosi la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4213 del 20 dicembre 2001
«In tema di abbandono di persone minori o incapaci, configura il reato di cui all'art. 591 c.p. la condotta dei responsabili dell'assistenza di soggetti ricoverati presso una casa di cura e di riposo privata (nella specie: titolare, amministratore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4407 del 15 aprile 1998
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 591 c.p. (abbandono di persone minori o incapaci), non è penalmente apprezzabile l'atto con il quale il direttore sanitario di una clinica — presso cui è ricoverato, in trattamento sanitario non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10126 del 4 ottobre 1995
«Nel reato di abbandono di persona minore o incapace (art. 591 c.p.), l'elemento materiale è costituito da qualunque azione od omissione contrastante con il dovere giuridico di cura (o di custodia) che grava sul soggetto agente e da cui derivi uno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9276 del 2 marzo 2009
«Ai fini della sussistenza dell'elemento soggettivo del delitto d'abbandono di persone minori rileva esclusivamente la volontà dell'abbandono, sicchè il dolo non è escluso dal fatto che chi ha l'obbligo di custodia ritenga il minore in grado di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15147 del 16 aprile 2007
«Ai fini della sussistenza dell'elemento psicologico del delitto di abbandono di persone incapaci, è richiesta la consapevolezza di abbandonare a se stesso il soggetto passivo che non abbia la capacità di provvedere alle proprie esigenze, in una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10994 del 8 marzo 2013
«I reati di maltrattamenti in famiglia e di abbandono di persone minori o incapaci possono concorrere in quanto le relative fattispecie incriminatrici sono poste a tutela di beni diversi ed integrate da condotte differenti.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49694 del 28 dicembre 2009
«L'aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso (art. 3 D.L. n. 122 del 1993, conv. in legge n. 205 del 1993), è configurabile quando essa si rapporti, nell'accezione corrente, ad un pregiudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 315 del 24 marzo 1972
«Sussiste il reato di ingiuria anche nel caso in cui il soggetto passivo, non in possesso di un perfetto senso dell'udito, o per distrazione o per rumori interferenti non sia riuscito a percepire l'esatta portata delle espressioni a lui rivolte, ma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8703 del 4 agosto 1992
«Nei reati contro l'onore, la verità della qualifica o del fatto attribuito non elimina di per sé il carattere offensivo dell'azione; in ogni caso, però, i delitti di ingiuria e di diffamazione non sussistono quando l'offesa all'altrui personalità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1477 del 12 febbraio 1992
«Il reato di diffamazione è costituito dall'offesa della reputazione di una persona determinata che non può essere ravvisato nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive nei confronti di una o più persone appartenenti ad una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7410 del 25 febbraio 2011
«Non osta all'integrazione del reato di diffamazione l'assenza di indicazione nominativa del soggetto la cui reputazione è lesa, se lo stesso sia ugualmente individuabile sia pure da parte di un numero limitato di persone. (Fattispecie in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41283 del 5 novembre 2008
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, il diritto alla creazione letteraria non può scriminare offese gratuitamente rivolte ad un soggetto identificato o, comunque, facilmente identificabile e privo di rilievo nella dimensione storica e sociale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3756 del 22 marzo 1988
«Le persone giuridiche e gli enti collettivi possono assumere la qualità di soggetti passivi dei delitti contro l'onere e non è preclusa la configurabilità di una concorrente offesa all'onore o alla reputazione delle singole persone che dell'ente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36602 del 13 ottobre 2010
«In tema di delitti contro l'onore, il requisito della continenza, quale elemento costitutivo della causa di giustificazione del diritto di critica, riguarda le espressioni utilizzate, mentre la continenza non può essere evocata come argomento a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6493 del 3 luglio 1993
«Il diritto alla «identità personale», cioè il diritto di ciascuno di «essere se stesso» e di essere quindi tutelato dall'attribuzione di connotazioni estranee alla propria personalità, suscettibili di determinare la trasfigurazione o il...»