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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5703 del 18 aprile 2001
«Il divieto posto dall'art. 345 c.p.c., nel testo novellato dall'art. 52 legge 1990/353, non opera nel caso di nuova eccezione basata su fatto sopravvenuto dopo lo scadere del termine per la sua deducibilità in primo grado; l'insussistenza, nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20178 del 24 settembre 2010
«La proposizione di domande nuove in appello è inammissibile, anche se la stessa questione sia stata sollevata in primo grado con eccezione riconvenzionale, perché questa, pur ampliando il tema della controversia, tendendo a paralizzare il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4456 del 8 aprile 2000
«La parte che abbia eccepito in primo grado la prescrizione quinquennale non può in appello eccepire la prescrizione decennale, né il giudice può applicare d'ufficio detta prescrizione, atteso che colui contro il quale è stata eccepita la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4277 del 21 luglio 1984
«Mentre la legittimazione ad causam, costituendo una condizione dell'azione, intesa come diritto potestativo di ottenere una qualsiasi decisione di merito, è riscontrabile d'ufficio, in ogni stato e grado, alla stregua della prospettazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 511 del 15 gennaio 2004
«La produzione di documenti nel primo grado del giudizio non ne comporta la definitiva acquisizione al processo, restando la parte interessata, che abbia sottoposto tali documenti all'esame del giudice di prime cure, libera di non avvalersene nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11383 del 11 novembre 1998
«Il giudice d'appello che abbia dichiarato la contumacia dell'appellato non può fondare la propria decisione su documenti inseriti nel fascicolo di parte del contumace, già attore in primo grado, atteso che tali documenti, da ritenersi non prodotti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3709 del 17 febbraio 2014
«...formazione delle preclusioni istruttorie di primo grado, ma deve essere valutata in relazione allo sviluppo assunto dall'intero processo, comprensivo della sentenza di primo grado e di ciò che essa afferma a commento delle risultanze istruttorie.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24414 del 19 novembre 2009
«...ammissibilità previsti dall'art. 345, terzo comma, c.p.c., con riferimento alla produzione documentale, con la conseguenza che essa non è ammissibile in relazione a documenti la cui esibizione non sia stata richiesta nel giudizio di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14338 del 19 giugno 2009
«Il documento irritualmente prodotto in primo grado può essere nuovamente prodotto in secondo grado nel rispetto delle forme previste dall'art. 87 disp. att. c.p.c.; tuttavia, ove il documento sia inserito nel fascicolo di parte di primo grado e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3033 del 8 febbraio 2013
«...sempre la veste di attore rispetto al giudizio d'appello, e su di lui ricade l'onere di dimostrare la fondatezza dei propri motivi di gravame, quale che sia stata la posizione processuale di attore o convenuto assunta nel giudizio di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10487 del 1 giugno 2004
«In relazione all'ammissibilità di nuove prove in appello, ex art. 345 c.p.c., qualora la parte dimostri di non aver potuto proporre la prova in primo grado per causa non imputabile, potrà ottenerne l'ammissione a prescindere dal requisito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9921 del 28 luglio 2000
«Qualora nel giudizio di primo grado la conformità all'originale della copia versata in atti di una scrittura privata non sia stata disconosciuta, è inammissibile nel giudizio di appello, la richiesta di esibizione dell'originale, in quanto priva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26020 del 5 dicembre 2011
«L'art. 345, terzo comma, c.p.c., come modificato dalla legge 26 novembre 1990, n. 353, nell'escludere l'ammissibilità di nuovi mezzi di prova, ivi compresi i documenti, consente al giudice di ammettere, oltre alle nuove prove che le parti non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25569 del 17 dicembre 2010
«Il giudice d'appello, sia pure con l'obbligo di motivare adeguatamente, secondo un tipico apprezzamento di fatto, il suo disaccordo dalle conclusioni del consulente tecnico d'ufficio del primo grado, non è tenuto a disporre una nuova consulenza,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3310 del 19 febbraio 2004
«In tema di giudizio di appello davanti al giudice ordinario, il potere istruttorio attribuito al giudice di appello dal comma terzo dell'arte. 345 c.p.c., benchè abbia carattere ampiamente discrezionale, non può essere esercitato per sanare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12118 del 19 agosto 2003
«...può essere esercitato per sanare preclusioni e decadenze già verificatesi nel giudizio di primo grado, atteso che la prova richiesta, in tal caso, non può neppure considerarsi “prova nuova”, per essere invece prova dalla quale la parte è decaduta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1719 del 7 febbraio 2001
«Il requisito della novità a cui è condizionata, a norma dell'art. 345, comma secondo, c.p.c. (nel testo anteriore alla legge 26 novembre 1990, n. 353), l'ammissione dei mezzi di prova in appello, non osta a che la prova testimoniale, dichiarata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2095 del 31 gennaio 2007
«Il principio di unità ed infrazionabilità della prova non preclude l'escussione in appello di testimoni ritualmente indicati in primo grado ed esclusi dal primo giudice con la riduzione della lista sovrabbondante, purché la parte interessata abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12140 del 1 dicembre 1997
«Per stabilire in sede di appello se la prova testimoniale ivi richiesta sia nuova rispetto a quella già assunta in primo grado occorre raffrontare l'oggetto di essa con quello delle deposizioni già acquisite, indipendentemente dalla diversità dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1103 del 3 febbraio 1994
«È inammissibile in appello, non vertendosi in un'ipotesi di prova nuova ex art. 345 c.p.c., la prova testimoniale già indicata e rinunciata in primo grado. (Nella specie, la parte dopo avere articolato la prova testimoniale aveva omesso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5003 del 28 aprile 1993
«Il requisito della novità cui è condizionata, a norma dell'art. 345 comma secondo c.p.c., l'ammissione dei mezzi di prova in appello, non osta acché la prova testimoniale dichiarata inammissibile per genericità nel giudizio di primo grado possa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3688 del 17 giugno 1982
«Ammesso e prestato in primo grado giuramento decisorio su varie circostanze, ben può il giudice d'appello negare la decisorietà di alcuni dei capitoli sui quali il giuramento è stato prestato, senza che siffatta statuizione abbia alcuna influenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4126 del 13 settembre 1978
«Nel caso in cui la lite sia stata definita in primo grado in base a giuramento suppletorio, il giudice d'appello, pur non potendo disporre nuove prove in contrasto con il giuramento prestato né revocare discrezionalmente l'ordinanza ammissiva di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5362 del 10 dicembre 1977
«Il giudice di appello, allorché la lite è stata definita in primo grado in base a giuramento suppletorio, pur non avendo il potere di disporre prove in contrasto con tale mezzo istruttorio, né di revocare discrezionalmente l'ordinanza ammissiva di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2310 del 20 marzo 1990
«...tipo di mezzo istruttorio dedotto, l'interrogatorio formale, diretto a provocare la confessione dell'altra parte è «nuovo» e perciò ammissibile, rispetto alla prova per testi espletata in primo grado, anche se vertente sulla medesima circostanza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4106 del 13 luglio 1982
«...per il principio della contestualità ed unitarietà della prova, che tale mezzo istruttorio abbia il requisito della novità cioè verta su fatti del tutto diversi e distinti da quelli che hanno formato oggetto della prova assunta in primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4863 del 1 marzo 2010
«La prova mediante documenti delle condizioni dell'azione, nonostante queste, in caso di controversia sulle relative circostanze, siano verificabili fino al momento della decisione, da non limitarsi restrittivamente a quella di primo grado, è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13011 del 31 maggio 2006
«L'art. 372 c.p.c., che consente la produzione nel giudizio di legittimità dei documenti relativi alla nullità della sentenza impugnata, si applica anche alla inesistenza o nullità della notificazione dell'atto di citazione introduttivo del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18129 del 13 settembre 2005
«...del processo. Conseguentemente, la relativa documentazione (nella specie la copia notificata della sentenza di primo grado ai fini del superamento del termine breve per impugnare) può essere legittimamente prodotta nel giudizio di cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9942 del 24 maggio 2004
«...la produzione — in sede di giudizio di legittimità — della sentenza di primo grado notificata e impugnata tardivamente in appello, al fine di dimostrarne il passaggio in giudicato, con la conseguente nullità della sentenza pronunciata in appello).»