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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7012 del 23 novembre 2022
«In tema di prevenzione antinfortunistica, perché la condotta colposa del lavoratore possa ritenersi abnorme e idonea ad escludere il nesso di causalità tra la condotta del datore di lavoro e l'evento lesivo, è necessario non tanto che essa sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19037 del 25 settembre 2015
«In caso di nuovo assetto organizzativo disposto dal datore di lavoro, che comprenda la riclassificazione del personale concordata con le organizzazioni sindacali, non sussiste violazione del divieto di dequalificazione qualora le mansioni del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8711 del 4 aprile 2017
«L'obbligo di fedeltà a carico del prestatore di lavoro, sancito dall'art. 2015 c.c. e da integrarsi con i generali doveri di cui agli artt. 1175 e 1375 c.c., che impongono correttezza e buona fede anche nei comportamenti extralavorativi, determina...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 3878 del 8 febbraio 2019
«La causa del credito, in considerazione della quale la legge accorda il privilegio generale sui mobili del datore di lavoro per i contributi di previdenza sociale di cui agli artt. 2753 e 2754 c.c., va individuata nell'interesse pubblico al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 399 del 13 gennaio 2020
«Il credito vantato dall'INPS nei confronti del datore di lavoro, relativo al rimborso delle somme erogate al lavoratore a titolo di indennità e di contribuzione figurativa afferenti al regime della cd. mobilità lunga, va ascritto all'ampia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 42001 del 30 dicembre 2021
«Ne consegue che, ove una delle parti faccia riferimento, per la decisione della causa, ad una clausola di un determinato contratto collettivo di lavoro, il giudice del merito ha il compito di valutare in concreto il comportamento posto in essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 9789 del 26 maggio 2020
«La clausola del contratto individuale con cui è fissata una durata del patto di prova maggiore di quella stabilita dalla contrattazione collettiva di settore deve ritenersi più sfavorevole per il lavoratore e, come tale, è sostituita di diritto ex...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 770 del 12 gennaio 2023
«In tema di tutela delle condizioni di lavoro, l'ampio ambito applicativo dell'art. 2087 c.c. rende necessaria la predisposizione da parte del datore di lavoro di adeguati mezzi di tutela dell'integrità fisiopsichica dei lavoratori nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 37019 del 16 dicembre 2022
«All'associato in partecipazione che svolge attività lavorativa si applicano la disciplina di prevenzione a tutela della salute e della sicurezza e la norma "di chiusura" dell'art. 2087 c.c., in quanto l'ordinamento individua i beneficiari degli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 34968 del 28 novembre 2022
«In tema di azione risarcitoria ex art. 2087 c.c. per i danni cagionati dallo svolgimento di un'attività eccedente la ragionevole tollerabilità, il lavoratore è tenuto ad allegare compiutamente lo svolgimento della prestazione secondo le predette...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 33639 del 15 novembre 2022
«In tema di obbligo di protezione ex art. 2087 c.c., la dimensione organizzativa assume rilevanza quale fattore di rischio per la salute dei lavoratori, atteso che l'art. 28 del T.U. n. 81 del 2008, ulteriore specificazione del più generale canone...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 33428 del 11 novembre 2022
«In tema di tutela della salute del lavoratore nell'ambiente di lavoro, rientra nell'obbligo datoriale di protezione di cui all'art. 2087 c.c. la tutela contro le tecnopatie da costrittività organizzativa, potendosi configurare lo "straining" sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 33080 del 9 novembre 2022
«In tema di violazione da parte del datore di lavoro degli obblighi di protezione imposti dall'art. 2087 c.c. verso i lavoratori, il permanere dell'inadempimento, successivamente all'eziopatogenesi della malattia, configura un illecito permanente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 31919 del 28 ottobre 2022
«In tema di violazione da parte del datore di lavoro degli obblighi imposti dall'art. 2087 c.c., la prescrizione - decennale, ove il lavoratore esperisca l'azione contrattuale - decorre dal momento in cui il danno si è manifestato, divenendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 29769 del 12 ottobre 2022
«In caso di infortunio sul lavoro, la responsabilità ex art. 2087 c.c. è di carattere contrattuale sicché grava sul datore di lavoro l'onere di fornire la prova di aver adottato tutte le misure idonee ad evitare l'evento dannoso e che questo sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2403 del 27 gennaio 2022
«In materia di responsabilità dell'imprenditore ex art. 2087 c.c., non costituisce fattore di esclusione della responsabilità datoriale il fatto che il lavoratore, per la sua posizione apicale, avesse la possibilità di modulare dal punto di vista...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 31182 del 2 novembre 2021
«Il comportamento del datore di lavoro che lascia in condizione di forzata inattività il dipendente, pur se non caratterizzato da uno specifico intento persecutorio ed anche in mancanza di conseguenze sulla retribuzione, viola l'art. 2103 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29626 del 14 novembre 2019
«L'art. 2103 c.c. sulla disciplina delle mansioni e sul divieto di declassamento va interpretato alla stregua del bilanciamento del diritto del datore di lavoro a perseguire un'organizzazione aziendale produttiva ed efficiente e quello del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14527 del 6 giugno 2018
«L'esercizio del diritto di critica da parte del lavoratore nei confronti del datore di lavoro può essere considerato comportamento idoneo a ledere definitivamente la fiducia che è alla base del rapporto di lavoro, e costituire giusta causa di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9590 del 18 aprile 2018
«La previa contestazione dell'addebito, necessaria nei licenziamenti qualificabili come disciplinari, ha lo scopo di consentire al lavoratore l'immediata difesa e deve conseguentemente rivestire il carattere della specificità, che è integrato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 10239 del 11 aprile 2019
«Va sanzionata con il licenziamento, in quanto confliggente con l'obbligo di fedeltà ex art. 2105 c.c., la condotta del dipendente, il quale abbia taciuto di aver costituito una società potenzialmente concorrente con l'attività svolta dal suo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 3543 del 11 febbraio 2021
«La violazione del dovere di fedeltà sancito dall'art. 2105 c.c. riguarda la concorrenza che il prestatore possa svolgere non già, dopo la cessazione del rapporto, nei confronti del precedente datore di lavoro, ma quella che egli abbia svolto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19738 del 2 ottobre 2015
«Ai fini della determinazione della durata dell'orario di lavoro, non possono ritenersi discontinue le mansioni del lavoratore addetto, oltre che alle mansioni di autista, anche a piccole incombenze all'interno dello stabilimento del datore di lavoro.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 31349 del 3 novembre 2021
«Nei rapporti di lavoro a tempo pieno, il diritto del datore di lavoro alla distribuzione dell'orario di lavoro, espressione del potere di organizzazione dell'attività, può subire limiti solo in dipendenza di accordi che vincolino l'imprenditore a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21780 del 8 luglio 2022
«Le ferie annuali retribuite costituiscono un diritto fondamentale ed irrinunciabile del lavoratore - a cui è intrinsecamente collegato il diritto alla indennità finanziaria sostitutiva delle ferie non godute al termine del rapporto di lavoro - e,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 16382 del 10 giugno 2021
«Il trattamento di cassa integrazione guadagni - sia ordinario che straordinario - non è escluso rispetto ai lavoratori assenti per malattia od infortunio con diritto alla conservazione del posto (art. 2110 c.c.), ma il loro credito, in deroga...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27933 del 23 novembre 2017
«Ai fini dell'individuazione della retribuzione imponibile ai fini contributivi, posto che il rapporto assicurativo e gli obblighi di contribuzione ad esso connessi sorgono con l'instaurarsi del rapporto di lavoro, ma ne sono del tutto autonomi e...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 14853 del 30 maggio 2019
«Ne consegue che il lavoratore ha la facoltà di chiedere in giudizio l'accertamento dell'obbligo contributivo del datore di lavoro e sentirlo condannare al versamento dei contributi (che sia ancora possibile giuridicamente versare) nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17606 del 21 giugno 2021
«In caso di recesso del datore di lavoro dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato, il periodo di preavviso non lavorato, per il quale sia corrisposta l'indennità sostitutiva del preavviso, sebbene il preavviso abbia natura obbligatoria ed il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 33811 del 12 novembre 2021
«In tema di licenziamento per giusta causa e per giustificato motivo soggettivo, la tipizzazione contenuta nella contrattazione collettiva non è vincolante, spettando al giudice la valutazione di gravità del fatto e della sua proporzionalità...»