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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11484 del 18 novembre 1997
«Il credito avente ad oggetto l'integrazione salariale erogata dalla cassa integrazione guadagni ha natura previdenziale trattandosi di prestazione la cui funzione è di surrogare o integrare un reddito da lavoro, cessato o ridotto per un evento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6127 del 7 luglio 1997
«Gli interessi legali e la rivalutazione monetaria spettanti sui crediti pecuniari relativi a prestazioni previdenziali vanno dal giudice determinati — come gli interessi e la rivalutazione sui crediti di lavoro ai sensi dell'art. 429, terzo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5895 del 26 giugno 1996
«Dal rapporto assistenziale e da quello previdenziale non scaturisce una singola e complessiva obbligazione avente ad oggetto una prestazione unitaria da assolvere ratealmente, ma deriva una serie di obbligazioni a cadenza periodica, ciascuna delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10133 del 14 ottobre 1993
«A seguito della sentenza costituzionale n. 156 del 1991 (dichiarativa della parziale illegittimità dell'art. 442 c.p.c.) i crediti previdenziali — rispetto ai quali le condizioni di responsabilità dell'ente debitore per il ritardo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8826 del 27 ottobre 1994
«L'art. 16, comma 6 della L. 30 dicembre 1991, n. 412, stabilendo, in tema di maggiorazione per interessi e rivalutazione delle prestazioni previdenziali erogate in ritardo, che l'importo dei primi deve essere portato in detrazione da quello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11534 del 6 novembre 1995
«Per i crediti previdenziali, nonché per quelli inerenti (come nella specie) a prestazioni di assistenza sociale obbligatoria, equiparati ai primi ai fini in esame per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 196 del 1993, gli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9062 del 19 aprile 2006
«In tema di restituzione di contributi previdenziali indebitamente corrisposti all'INPS, per l'esistenza del diritto a sgravi contributivi, il mero fatto che nell'atto di appello sia indicata espressamente soltanto la richiesta degli interessi ma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1112 del 20 gennaio 2005
«La regola per cui la rivalutazione monetaria costituisce una componente essenziale del credito assistenziale che deve essere liquidata anche d'ufficio dal giudice, in ogni stato e grado del giudizio, senza necessità di specifica domanda del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13430 del 9 ottobre 2000
«La regola dell'automatica riconoscibilità degli interessi e della rivalutazione monetaria (cumulabili, peraltro, solo fino all'entrata dell'art. 16, sesto comma, della L. n. 412 del 1991) sui crediti previdenziali e assistenziali, derivante dalle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6333 del 30 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 442 c.p.c., nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, applicabile ai crediti divenuti esigibili prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina prevista dall'art. 16, comma sesto, della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9209 del 9 giugno 2003
«In tema di integrazione al minimo di trattamento pensionistico, la verifica del rispetto del termine di decadenza sostanziale previsto dall'art. 47 D.P.R. 30 aprile 1970, n. 639 — come autenticamente interpretato dall'art. 6 D.L. 29 marzo 1991, n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8474 del 28 maggio 2003
«In tema di indebito contributivo, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 417 del 1998 che ha dichiarato l'illegittimità dell'art. 12, primo comma, della legge 613 del 1966, dell'art. 7 ultimo comma della legge n. 463 del 1959 e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6882 del 13 maggio 2002
«Poiché anche i crediti assistenziali, oltre che previdenziali, sono soggetti alla regola dell'automatica riconoscibilità degli interessi e della rivalutazione monetaria (cumulabili, peraltro, solo fino all'entrata in vigore dell'art. 16, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6192 del 22 giugno 1998
«La rivalutazione e gli interessi ex art. 429 e 442 (così come inciso da Corte Cost. n. 156 del 1991) c.p.c. sono dovute anche nel caso in cui il diritto alla prestazione previdenziale derivi da legge di interpretazione autentica entrata in vigore...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1322 del 13 febbraio 1997
«Il diritto, previsto dall'art. 429 c.p.c. — norma che si pone in rapporto di specialità con l'art. 1224 c.c., di guisa che l'applicabilità del primo esclude il ricorso al secondo — agli interessi legali ed alla rivalutazione monetaria, esteso ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10720 del 14 ottobre 1995
«L'inesatta liquidazione da parte dell'Inps del trattamento pensionistico per mancata inclusione nella base retributiva di emolumenti pensionabili non corrisposti al dipendente e non comunicati all'Inps dal datore di lavoro al tempo della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8332 del 29 luglio 1995
«Nel caso di invalidità sopravvenuta nel corso del giudizio, gli interessi e la rivalutazione monetaria sui ratei pregressi dell'assegno d'invalidità debbono dal giudice essere attribuiti con la stessa decorrenza della prestazione previdenziale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1844 del 20 febbraio 1995
«Il trattamento d'invalidità, nel caso in cui la soglia invalidante risulti superata nel corso del giudizio, nell'ambito dell'accertamento consentito ai sensi dell'art. 149 att. c.p.c., decorre, secondo la regola stabilita dall'art. 18 del D.P.R....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2801 del 23 marzo 1994
«A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991 (dichiarativa della parziale illegittimità dell'art. 442 c.p.c.), la quale (con riguardo a fattispecie sottratte ratione temporis all'applicabilità dell'art. 16, sesto comma, L....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 535 del 10 gennaio 2013
«La pronuncia di accoglimento della Corte costituzionale n. 459 del 2000, per la quale il divieto di cumulo di rivalutazione monetaria ed interessi non opera per i crediti retributivi dei dipendenti privati, ancorché maturati dopo il 31 dicembre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12868 del 12 luglio 2004
«Poiché la indennità di fine rapporto, comunque denominata, ha natura retributiva (e solo latamente previdenziale), ad essa non è applicabile l'art. 16, sesto comma, della legge 30 dicembre 1991, n. 412, con il quale è stata statuita la regola...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12023 del 8 agosto 2003
«La rivalutazione monetaria, come gli interessi legali, costituisce una componente essenziale del credito assistenziale, nel senso che esso, maggiorato di tali elementi, rappresenta, nel tempo, l'originario credito nel suo reale valore man mano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16532 del 22 novembre 2002
«L'importo dovuto per interessi sulle somme dovute a titolo di assegno mensile di assistenza per gli invalidi civili deve essere portato in detrazione dalle somme eventualmente liquidate a titolo di maggior danno subito dal titolare della prestazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13025 del 23 ottobre 2001
«Ai fini del divieto del cumulo degli interessi e della rivalutazione monetaria previsto dall'art. 16, sesto comma, legge n. 412 del 1991, deve darsi rilevanza alla natura e all'oggetto della prestazione, posto che la citata disposizione fu emanata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10355 del 21 ottobre 1997
«Ai fini della non cumulabilità di interessi e rivalutazione monetaria prevista dall'art. 16, sesto comma, della legge n. 412 del 1991, non rileva — come si evince dalla lettera della disposizione — la natura previdenziale (e non retributiva) delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1267 del 6 febbraio 1998
«La non cumulabilità di interessi e rivalutazione relativamente alle prestazioni previdenziali, a norma dell'art. 16 della legge 30 dicembre 1991, n. 412, può essere dedotta per la prima volta con il ricorso per cassazione, qualora in primo grado e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11116 del 12 dicembre 1996
«In base al principio secondo cui i motivi del ricorso per cassazione non possono investire questioni che non siano state proposte innanzi al giudice di merito e la cui soluzione implicherebbe nuovi accertamenti di fatto, è inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5525 del 19 maggio 1995
«In caso di ritardato pagamento di un credito previdenziale, qualora l'ente debitore non abbia corrisposto anche la rivalutazione monetaria e gli interessi legali, il debito risarcitorio maturato per tali titoli resta soggetto, dalla data di detto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4943 del 6 maggio 1995
«In base alla disciplina dell'art. 442 c.p.c. nel testo risultante dalla parziale declaratoria di illegittimità costituzionale di cui alla sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991, la rivalutabilità dei crediti previdenziali,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1267 del 3 febbraio 1995
«La rivalutazione monetaria costituisce, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 1991 - la quale, con l'effetto retroattivo proprio di tali decisioni, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 442 c.p.c. nella...»