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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7783 del 18 agosto 1993
«Risponde di falsità ideologica in atto pubblico, ai sensi degli artt. 48 e 479 c.p., chi, nei formulari in codice a corredo della domanda di iscrizione nelle liste di avviamento al lavoro abbia fornito indicazioni non rispondenti al vero su dati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10129 del 24 settembre 1994
«In materia di ordinanze sindacali, le stesse possono fondarsi su poteri di intervento propri del sindaco o a questi delegati da organismi territoriali sovraordinati. Se il sindaco ha agito con riferimento a norme emanate dal presidente della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1759 del 17 giugno 1994
«Ai fini della liquidazione delle spese di custodia di veicolo sequestrato, correttamente il giudice procede alla liquidazione equitativa quando non esistono tariffe vigenti ed utilizzabili, pur a seguito della sentenza n. 230/1989 che ha...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2285 del 24 febbraio 1994
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, il giudice è tenuto unicamente alla verifica, in negativo, della presenza delle cause di non punibilità che potrebbero condurre ad un proscioglimento a norma dell'art. 129 c.p.p. ed ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3558 del 16 settembre 1994
«Il provvedimento con il quale il magistrato di sorveglianza sottopone al visto di controllo del direttore del carcere o di altro appartenente all'amministrazione penitenziaria la corrispondenza dei detenuti, ha un'indubbia rilevanza amministrativa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3695 del 20 settembre 1994
«Nel nuovo ordinamento processuale, l'indagine di legittimità sulla struttura razionale della motivazione e, cioè, sul modo di costruire il discorso giustificativo della decisione, deve essere orientata entro un orizzonte circoscritto. Il sindacato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4827 del 28 aprile 1994
«La motivazione della sentenza di appello per relationem a quella impugnata è ammissibile quando sia possibile il controllo dell'iter argomentativo seguito per contrastare i rilievi formulati in sede di gravame.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6718 del 10 giugno 1994
«Allorquando il P.M. eserciti l'azione penale formulando l'imputazione, ancorché sulla falsariga di quanto disposto dal Gip, con richiesta di rinvio a giudizio, è esclusa la violazione dell'art. 178, lett. b), c.p.p. per l'inosservanza delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7749 del 11 luglio 1994
«In tema di contravvenzioni per inosservanza all'ordine dato dall'autorità per motivi di giustizia, sicurezza pubblica, ordine pubblico, o igiene, per la sussistenza del reato è necessario che il soggetto sia effettivamente venuto a conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1343 del 10 febbraio 1995
«In tema di processi indiziari, alla Corte di cassazione spetta soltanto il sindacato sulle massime di esperienza adottate nella valutazione degli indizi; la verifica sulla correttezza logico-giuridica del ragionamento seguito e delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3229 del 25 settembre 1995
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, non prevede la possibilità di autonoma e diretta impugnazione con il ricorso per cassazione dei provvedimenti emessi dal pubblico ministero nella fase esecutiva, i quali tuttavia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3241 del 5 luglio 1995
«Avverso l'ordinanza emessa de plano dal giudice dell'esecuzione in tema di applicazione di amnistia o indulto, può essere proposta opposizione, dinanzi allo stesso giudice dell'esecuzione, in virtù della quale si instaura un procedimento che deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 540 del 20 gennaio 1995
«L'ordine impartito ai sensi dell'art. 144, comma 1 T.U. di P.S. — il quale prevede che lo straniero possa essere in ogni tempo invitato ad esibire i propri documenti di identificazione ed a dare contezza di sè — deve essere considerato legalmente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5901 del 23 maggio 1995
«Quando, per le caratteristiche della situazione concreta, le forze dell'ordine non siano libere di intervenire in ogni momento dell'azione criminosa ma debbano attendere il compimento di questa, è da escludere che le stesse abbiano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9090 del 25 agosto 1995
«È perfettamente lecita la valutazione frazionata delle dichiarazioni accusatorie provenienti da un chiamante in correità per cui l'attendibilità del medesimo, anche se denegata per una parte del suo racconto, non ne coinvolge necessariamente tutte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1434 del 4 giugno 1996
«In tema di provvedimenti restrittivi della libertà personale, l'art. 292 comma secondo ter c.p.p. impone espressamente di valutare anche gli elementi a favore dell'indagato, tale valutazione tuttavia va fatta solo nel caso in cui la singola...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36 del 21 febbraio 1996
«Il giudice dell'esecuzione ha il potere-dovere di interpretare il giudicato e di renderne espliciti il contenuto e i limiti, ricavando dalla sentenza irrevocabile tutti gli elementi, anche non chiaramente espressi, che siano necessari per finalità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4357 del 6 agosto 1996
«Integrano la condotta di partecipazione ad associazione per delinquere di tipo mafioso la fornitura di mezzi materiali a membri di detta associazione e l'attività di trasmissione di messaggi scritti tra membri influenti della medesima, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4727 del 23 aprile 1996
«La chiamata di correo de relato, di per sé valida, esige un più rigoroso controllo dell'attendibilità intrinseca ed estrinseca.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4895 del 15 maggio 1996
«Le sentenze che possono dar luogo a conflitti di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28 c.p.p., pur non essendo impugnabili, non si sottraggono all'ulteriore controllo giurisdizionale, perché, qualora diano concretamente luogo al...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1205 del 5 maggio 1997
«Non è prevista alcuna forma di impugnazione (e quindi nemmeno il ricorso per cassazione) contro il provvedimento con il quale il giudice di merito ai sensi dell'art. 568, comma 5, c.p.p., qualifica l'impugnazione a lui proposta come ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1660 del 21 febbraio 1997
«La clausola di riserva, di cui all'art. 15, comma primo, T.U.L.P.S., deroga al generale principio di specialità di cui all'art. 9 legge 24 novembre 1981, n. 689, ed esclude che la disposizione di cui al citato art. 15 T.U.L.P.S. — che riduce...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 1982 del 7 giugno 1997
«Le modifiche apportate dalla legge 8 agosto 1995 n. 335 all'art. 292 c.p.p., che hanno ampliato l'obbligo di motivazione delle ordinanze cautelari ed esteso la rilevabilità d'ufficio dei relativi vizi, non hanno inciso sulle modalità —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2353 del 12 marzo 1997
«In tema di contravvenzioni concernenti l'inosservanza dei provvedimenti di polizia, l'ordine a comparire davanti all'autorità di pubblica sicurezza di cui all'art. 15 del T.U.L.P.S. (T.U. delle leggi di pubblica sicurezza) non deve essere confuso,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 321 del 21 gennaio 1997
«L'inosservanza all'ordine impartito dall'Autorità di P.S. allo straniero di presentarsi per dare contezza di sè circa le ragioni del proprio soggiorno in Italia — ordine previsto dalla norma di cui all'art. 144 del testo unico delle leggi di P.S....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3650 del 24 ottobre 1997
«Ai fini della configurabilità della continuazione dei reati — venuto meno con la riforma del 1974 il requisito dell'omogeneità delle violazioni — ha acquistato rilevanza decisiva l'identità del disegno criminoso, inteso come ideazione e volizione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5111 del 30 maggio 1997
«Il certificato di scarico dei Tir (mod. A/124) costituisce atto pubblico e non certificazione amministrativa. La L. 12 agosto 1962, n. 1517, che rende esecutiva la convenzione di Ginevra 18 gennaio 1959 sui trasporti Tir, prevede i c.d. carnet in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2799 del 13 luglio 1998
«In caso di associazione a delinquere di tipo mafioso è legittimo il sequestro probatorio delle apparecchiature di controllo degli spazi adiacenti il fabbricato di residenza dell'indagato. Ciò in quanto tali strumenti assumono le caratteristiche di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 852 del 4 aprile 1998
«Il pubblico ministero, nell'ambito delle sue autonome ed esclusive attribuzioni di organo che cura l'esecuzione in materia penale, è tenuto a compiere una sommaria delibazione dell'ammissibilità della domanda, al fine di evitare che la legalità ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 728 del 27 aprile 1999
«In tema di misure interdittive, non sussiste interesse alla impugnazione avverso il provvedimento applicativo qualora la misura, per qualunque ragione, abbia perso medio tempore efficacia. L'interesse a impugnare, di cui all'art. 568, comma...»