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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13021 del 23 dicembre 1997
«Il diritto del privato al risarcimento del danno patrimoniale conseguenziale ad un atto amministrativo illegittimo, previo annullamento di esso da parte del giudice amministrativo, non postula la prova della colpa della pubblica amministrazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3726 del 28 marzo 2000
«In tema di responsabilità civile della pubblica amministrazione per avere illegittimamente adottato ed eseguito un provvedimento con sacrificio di una situazione di interesse protetto del privato, perché tale responsabilità sussista è necessario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2771 del 8 febbraio 2007
«II diritto del privato al risarcimento del danno prodotto dall'illegittimo esercizio della funzione pubblica prescinde dalla qualificazione formale della posizione di cui è titolare il soggetto danneggiato in termini di diritto soggettivo o di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2423 del 9 febbraio 2004
«Presupposti della responsabilità diretta della pubblica amministrazione per atti compiuti dai suoi dipendenti sono l'esistenza di un rapporto di causalità tra l'atto o il comportamento del dipendente e l'evento dannoso e la riferibilità di tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4898 del 11 novembre 1977
«La responsabilità legale presunta sancita dall'art. 2053 c.c. a carico del proprietario di un edificio o di altra costruzione peri danni cagionati dalla loro rovina è configurabile anche nei confronti della pubblica amministrazione, in quanto per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10042 del 29 aprile 2006
«Il personale docente degli istituti statali di istruzione superiore si trova in rapporto organico con l'amministrazione statale e non con il singolo istituto, con la conseguenza che, per effetto dell'art. 61 della legge 11 luglio 1980, n. 312,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10371 del 18 ottobre 1995
«In tema di reati di pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, quando il reato venga commesso attraverso la deliberazione di un organo collegiale, ai fini della contestazione dell'aggravante dell'art. 112 c.p. devono essere computati...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5941 del 24 marzo 2004
«Le illegittimità commesse dalla pubblica amministrazione nello svolgimento del procedimento di evidenza pubblica presupposto del contratto può dare luogo, in astratto, al risarcimento del danno anche se il danneggiato sia portatore di un interesse...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8471 del 21 giugno 2000
«Il difetto della forma scritta, necessaria ad substantiam per tutti i contratti della pubblica amministrazione, determina la nullità del contratto di lavoro autonomo stipulato da un ente pubblico, senza che, pur in presenza degli elementi della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14 del 10 gennaio 1990
«Pertanto, anche la nullità del contratto di lavoro «parasubordinato» con un'amministrazione pubblica, per difetto della forma scritta, necessaria ad substantiam , non esclude il diritto alla retribuzione del lavoratore autonomo che abbia prestato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4460 del 21 agosto 1985
«Il parere dell'associazione professionale di appartenenza, ai fini della determinazione giudiziale, ai sensi del primo comma dell'art. 2233 c.c., del compenso dovuto al professionista può sia essere richiesto d'ufficio dal giudice - ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7445 del 9 agosto 1997
«...normativa di cui agli artt. 2330, 2411 e 2436 c.c.), e, quindi, rende operante il principio generale secondo il quale il compito d'impartire direttive ed ordini ad un organo della pubblica amministrazione spetta al giudice della sede del medesimo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18574 del 4 settembre 2007
«...del consiglio di amministrazione ed esponente di massimo livello della società e, nell'ottica semplice del lavoratore, gerarchicamente sovraordinata ad un consigliere delegato per gli affari del personale, si da assorbirne le competenze).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1325 del 7 febbraio 2000
«La regola di cui all'art. 2384 c.c. il quale (nel testo modificato dall'art. 5 del D.P.R. n. 1127 del 1969 introdotto in esecuzione della Direttiva CEE n. 151 del 1968 al fine di garantire ai terzi la sicurezza in ordine alla validità degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 34558 del 20 agosto 2003
«Nell'ambito dei soggetti che svolgono pubbliche funzioni, la qualifica di pubblico ufficiale è poi riservata a coloro che formano o concorrano a formare la volontà della pubblica amministrazione o che svolgono tale attività per mezzo di poteri...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5167 del 3 aprile 2003
«La dichiarazione sostitutiva di certificazione sulla situazione reddituale, prevista dall'art. 24 della L. 13 aprile 1977 n. 114 e, successivamente, dall'art. 1, primo comma, lettera b), del D.P.R. 20 ottobre 1998 n. 403, poi sostituito dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9986 del 8 novembre 1993
«In materia di reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione, l'art. 19 della L. 26 aprile 1990 n. 86, integrando l'art. 6 c.p.p., attribuisce al tribunale la competenza di delitti previsti dal capo I del titolo II del libro II...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2794 del 4 marzo 1998
«...riguardante la misura interdittiva ex art. 289 c.p.p. possa costituire un privilegio a favore dei soli pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio che siano imputati o indagati per un delitto contro la pubblica amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3529 del 4 dicembre 1997
«Nel reato di abuso d'ufficio la parte offesa è solo la Pubblica Amministrazione in quanto titolare dell'interesse protetto dalla norma incriminatrice che è costituito dal buon andamento, dalla imparzialità e dalla trasparenza (dell'azione) dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11441 del 7 ottobre 1999
«Gli avvocati dello Stato, per compiere gli atti del loro ministero, non hanno bisogno di una procura dell'amministrazione che essi rappresentano, essendo sufficiente che «consti della loro qualità». Invero, il mandato che è loro conferito dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2453 del 21 agosto 1995
«...contro la pubblica amministrazione, dovrà essere rappresentata dalla persona fisica del liquidatore, ma che in nessun caso potrà considerarsi parte offesa l'ex liquidatore già decaduto dalla carica al momento della presentazione della denuncia)»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3804 del 27 ottobre 1994
«La mancata previsione esplicita di una revoca per violazione dell'art. 1 comma ottavo della legge n. 217 del 1990 (nella specie, per essere stato illegittimamente ammesso a gratuito patrocinio l'imputato di una contravvenzione) non esclude la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 776 del 7 luglio 1998
«...e non giurisdizionale, i cui effetti restano limitati all'ambito dell'ufficio e assolvono alla funzione di conservare il prestigio dell'amministrazione della giustizia e la fiducia dell'opinione pubblica nella imparzialità dei giudizi.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 128 del 12 aprile 2000
«È devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia instaurata dalla pubblica amministrazione al fine di ottenere, una volta scaduta la concessione di un bene demaniale, il rilascio dell'immobile e un indennizzo sostitutivo dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5502 del 4 giugno 1996
«Ai fini della configurabilità del delitto di peculato il possesso del denaro della pubblica amministrazione può essere anche mediato e far capo congiuntamente a più pubblici ufficiali qualora le norme interne dell'ente pubblico prevedano che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10414 del 17 luglio 1990
«Il reato di rivelazione di segreti d'ufficio, previsto dall'art. 326 c.p., sussiste solo se dalla violazione del segreto sia derivato o possa derivare danno per la pubblica amministrazione o per i terzi, giacché a tale condizione è subordinato il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1217 del 27 maggio 1993
«Il dettato dell'art. 172, sesto comma, c.p.p., secondo cui «il termine per fare dichiarazioni, depositare documenti e compiere altri atti in un ufficio giudiziario si considera scaduto nel momento in cui, secondo i regolamenti, l'ufficio viene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3404 del 16 marzo 2000
«...documento dalla disponibilità della pubblica amministrazione: in tale senso l'espressione “occulta” va intesa nel significato di prendere e collocare l'atto in luogo ignoto all'avente diritto e non invece in quello di mantenere nascosto lo stesso.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12288 del 12 dicembre 1995
«L'art. 14 del D.P.R. 15 luglio 1988, n. 574, contenente norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige in materia di uso della lingua tedesca e della lingua ladina nei rapporti dei cittadini con la pubblica...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18079 del 16 aprile 2003
«È abnorme, e come tale impugnabile con ricorso per cassazione, il provvedimento con cui il P.M. - richiesto, da parte della pubblica amministrazione, di disporre il dissequestro di un fabbricato abusivo al fine di procedere alla sua demolizione -...»