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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28431 del 1 luglio 2013
«La concussione per costrizione, quale ora prevista come unica figura di concussione dall'art. 317 c.p., a seguito della creazione della nuova figura di reato di cui all'art. 319 quater c.p. (induzione indebita a dare o promettere utilità), nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12389 del 14 settembre 1990
«Ai fini della configurabilità del delitto di rivelazione di segreti d'ufficio, il dovere del segreto, cui è astretto il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, deve derivare da una legge, da un regolamento, da una consuetudine,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 404 del 14 gennaio 1999
«In tema di resistenza a pubblico ufficiale, qualora l'attività violenta o minacciosa sia posta in essere da un terzo che intenda contrastare l'accompagnamento coattivo di una persona (già identificata) da parte dei carabinieri in una caserma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 249 del 9 marzo 1992
«La L. 26 aprile 1990, n. 86, ha ampliato la nozione di incaricato di pubblico servizio, correlandola all'attività in concreto espletata dall'agente, indipendentemente dal suo ruolo giuridico e di un effettivo rapporto di subordinazione con l'ente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5575 del 13 maggio 1998
«Ai sensi dell'art. 357 c.p., è pubblico ufficiale non solo colui il quale con la sua attività concorre a formare quella dello Stato o degli altri enti pubblici, ma anche chi è chiamato a svolgere attività avente carattere accessorio o sussidiario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1918 del 17 febbraio 1994
«Alla stregua della vigente normativa, anche lo statuto penale dei dipendenti dell'Ente «Ferrovie dello Stato» si diversifica in ragione delle attività concretamente esercitate: sarà quello del pubblico ufficiale se il soggetto esercita poteri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39351 del 9 novembre 2010
«In tema di reati contro la P.A., gli ordini professionali devono ritenersi enti pubblici deputati alla tutela degli interessi della categoria che rappresentano e conseguentemente il direttore amministrativo e l'impiegato di uno dei suddetti ordini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44504 del 19 novembre 2009
«L'impiegato della Motorizzazione civile addetto all'apposizione della fotografia e alla plastificazione delle patenti rilasciate secondo le modalità previste dal D.M. 7 ottobre 1999 è incaricato di pubblico servizio. (Fattispecie in tema di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37102 del 22 settembre 2004
«Va qualificato come incaricato di pubblico servizio l'impiegato dell'ente Poste italiane Spa addetto alla regolarizzazione, mediante affrancatura, dei bollettini mod. 267 dei pacchi da restituire al mittente e alla tenuta di apposito registro nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10138 del 25 settembre 1998
«Anche dopo la trasformazione dell'Ente poste in società per azioni, i servizi postali e quelli di telecomunicazioni appartengono al novero dei servizi pubblici, sia per la situazione di sostanziale monopolio alla produzione affidata all'Ente poste...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3224 del 21 marzo 1992
«Alla guardia particolare giurata, nella specie adibita alla vigilanza all'ingresso di un pubblico ente ospedaliero, deve attribuirsi, in virtù del disposto dell'art. 358 c.p., sostituito dall'art. 18 della L. 26 aprile 1990, n. 86, la qualità non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11035 del 2 dicembre 1993
«Ai fini dell'applicazione della circostanza di cui all'art. 62 n. 4 c.p. la valutazione della speciale tenuità, nel caso di reato continuato, va commisurata non alla somma globalmente contestata, ma alle distinte ipotesi delittuose poiché —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2160 del 16 febbraio 1990
«Il termine «allontanarsi», impiegato dall'art. 385 c.p. per chi è agli arresti domiciliari, va letto con riferimento a quest'ultima espressione e nel più ampio contesto dell'economia cui la norma corrisponde, nel senso cioè che l'interessato resti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3552 del 18 marzo 1999
«In materia di falso ideologico in atto pubblico, anche quando l'atto sia proprio del solo pubblico ufficiale, della falsa attestazione rispondono a titolo di concorso coloro che abbiano agito per il medesimo fine, sia intervenendo all'atto sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3113 del 9 marzo 1988
«La locuzione «nell'esercizio delle proprie funzioni», di cui all'art. 476, deve essere intesa non in senso specifico, bensì generico di ambito delle funzioni, nel senso, cioè, che l'atto contraffatto o alterato deve rientrare, per sua natura,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6695 del 10 giugno 1994
«In tema di falso in atto pubblico, il registro di protocollo nel quale l'impiegato comunale annota in ordine cronologico la ricezione o la spedizione degli atti (provenienti dai privati o altre pubbliche amministrazioni) è atto di fede...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3667 del 27 marzo 1992
«In tema di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico (art. 479 c.p.), la natura giuridica dell'atto non è condizionata dal luogo nel quale il documento viene riposto o comunque conservato, anche se si tratti di spazio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10508 del 23 ottobre 1995
«È atto pubblico quello caratterizzato (in via congiuntiva o alternativa) dalla produttività di effetti costitutivi, traslativi, dispositivi, modificativi o estintivi di situazioni giuridiche soggettive di rilevanza pubblicitaria; o caratterizzato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11506 del 14 dicembre 1993
«In tema di falso documentale, il certificato amministrativo si caratterizza per il contenuto meramente dichiarativo di atti pubblici preesistenti o di fatti non conosciuti direttamente dal pubblico ufficiale per non essersi verificati alla sua...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9611 del 20 marzo 2006
«Integra gli estremi del delitto di cui all'art. 490 c.p. (soppressione, distruzione e occultamento di atti veri) la condotta del pubblico ufficiale che custodisca un atto giuridicamente rilevante in modo tale da renderlo, sia pure temporaneamente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8603 del 5 ottobre 1982
«Agli effetti dell'art. 493 c.p., il portalettere riveste la qualità di pubblico impiegato incaricato di un pubblico servizio.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43087 del 21 novembre 2007
«In tema di delitti contro l'onore, l'esimente della provocazione (art. 599, comma secondo, c.p.) è applicabile anche nel caso in cui la reazione dell'agente sia diretta contro persona diversa dal provocatore, quando quest'ultimo sia legato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7648 del 16 maggio 2012
«Il ricorso per cassazione, col quale la parte, pur risultando edotta del contenuto del fascicolo di controparte oggetto di ricostruzione e pur essendo in grado quindi d'indicare eventuali documenti abusivamente introdotti, si limiti a denunciare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10612 del 12 marzo 2015
«È valida la notifica all'imputato del decreto di citazione a giudizio, effettuata mediante consegna ad impiegato dello studio legale presso il quale lo stesso ha eletto domicilio, a nulla rilevando che la consegna non sia avvenuta a mani del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19896 del 14 maggio 2014
«In materia di bancarotta fraudolenta la prova della distrazione o dell'occultamento dei beni della società dichiarata fallita può essere desunta dalla mancata dimostrazione ad opera dell'amministratore della destinazione dei beni suddetti, ma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2143 del 27 gennaio 2017
«Il trasferimento del dipendente dovuto ad incompatibilità ambientale non ha natura disciplinare, trovando la sua ragione nelle esigenze tecniche, organizzative e produttive di cui all'art. 2103 c.c., ed è subordinato ad una valutazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 23617 del 9 ottobre 2017
«Il divieto di patto commissorio, sancito dall’art. 2744 c.c., si estende a qualsiasi negozio, quale ne sia il contenuto, che venga impiegato per conseguire il risultato concreto, vietato dall'ordinamento, dell'illecita coercizione del debitore a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7295 del 23 marzo 2018
«La qualifica di dirigente spetta soltanto al prestatore di lavoro che, come "alter ego" dell'imprenditore, sia preposto alla direzione dell'intera organizzazione aziendale ovvero ad una branca o settore autonomo di essa, e sia investito di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36670 del 24 luglio 2017
«In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell'abrogazione dell'art. 485 cod. pen. e della nuova formulazione dell'art. 491 cod. pen. ad opera del D.L.vo 15 gennaio 2016, n. 7, permane la rilevanza penale della condotta di falsificazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13086 del 21 marzo 2018
«In tema di falso in scrittura privata, a seguito dell'abrogazione dell'art. 485 cod. pen. e della nuova formulazione dell'art. 491 cod. pen. ad opera del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, permane la rilevanza penale della condotta di falsificazione di...»