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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1518 del 2 febbraio 2012
«È inammissibile il ricorso straordinario in cassazione ex art. 111 Cost. avverso l'ordinanza della corte d'appello di rigetto del gravame proposto avverso il decreto di sequestro ex art.156 c.c., trattandosi di provvedimento di natura cautelare,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5972 del 16 aprile 2012
«Tale indirizzo interpretativo non vale soltanto per il futuro, in quanto dal mutamento di esegesi sulla scindibilità della pronuncia sulla separazione dal capo riferito all'addebito, non derivano preclusioni o decadenze per la parte, il cui...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4419 del 8 febbraio 2005
«In tema di applicazione della pena a richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 e segg. c.p.p., poiché la decisione del giudice che ratifica l'accordo corrisponde all'interesse che le parti hanno ritenuto di soddisfare con la richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27254 del 14 luglio 2010
«Pur dopo l'entrata in vigore del D.L. 12 febbraio 2010 n. 10 (Disposizioni urgenti in ordine alla competenza per procedimenti penali a carico di autori di reati di grave allarme sociale), convertito nella L. 6 aprile 2010 n. 52, che ha attribuito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39139 del 21 novembre 2002
«La procedura di rilevazione delle cause di inammissibilità del ricorso per cassazione e di assegnazione ad apposita sezione prevista dall'art. 610, primo comma, c.p.p., ha una rilevanza esclusivamente interna, attinente alla organizzazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3407 del 18 marzo 1994
«In materia di reati concernenti carte di credito e documenti ad esse assimilati, quali attualmente previsti dall'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito con modificazione in L. 5 luglio 1991, n. 197, la competenza a conoscere del fatto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4147 del 20 febbraio 1992
«La competenza per materia, determinata in base al fatto contestato in relazione al momento della commissione dello stesso, per il principio generale del tempus regit actum, applicabile alle norme processuali, resta radicata presso il giudice della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41333 del 30 ottobre 2003
«Nel caso di delitti commessi all'estero da uno straniero in danno di un cittadino italiano, la presenza del colpevole nel territorio dello Stato, richiesta dall'art. 10 c.p. per la loro perseguibilità in Italia, costituisce condizione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24146 del 16 giugno 2011
«In tema di revisione, la regola secondo cui, in caso di annullamento dell'ordinanza di inammissibilità della richiesta, la Corte di cassazione rinvia il giudizio ad una diversa Corte di Appello, individuata ai sensi dell'art. 11 dello stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4527 del 8 febbraio 2005
«Nel sistema del c.p.p. la connessione costituisce un criterio autonomo e originario di attribuzione della competenza: pertanto deve escludersi la sopravvivenza della disposizione contenuta nella parte finale del comma 2 dell'art. 264 c.p.m.p., che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4787 del 3 febbraio 1994
«L'istituto della riunione dei giudizi è applicabile anche dinanzi alla Corte di cassazione, non facendo la legge alcuna distinzione, in ordine ai casi di connessione, tra giudizi di merito e giudizi di legittimità. (Fattispecie relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42990 del 18 novembre 2008
«L'obbligo del giudice di rinvio di uniformarsi alla sentenza d'annullamento della Corte di cassazione riguarda le questioni di diritto decise dalla sentenza d'annullamento, non le affermazioni esplicative della "ratio decidendi" e meno ancora i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9924 del 27 settembre 1995
«L'eccezione d'incompetenza per materia, segnatamente quando viene sollevata per la prima volta nel giudizio di legittimità, pur essendo di per sè ammissibile, in considerazione dei limiti propri del sindacato della Corte di cassazione — preclusi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14 del 5 gennaio 1994
«La provvisoria efficacia, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., dell'ordinanza applicativa di misura cautelare emessa da giudice incompetente, va riconosciuta anche nel caso in cui trattisi di incompetenza funzionale e questa sia dichiarata non dallo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13687 del 26 marzo 2003
«È legittima l'acquisizione agli atti del procedimento di rimessione di osservazioni del giudice del processo principale non trasmesse alla Corte di cassazione contestualmente alla richiesta e ai documenti allegati, come prescritto dal comma 3...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14 del 29 marzo 2000
«L'omissione, da parte del giudice del riesame, della pronuncia, anche d'ufficio, della sopravvenuta perdita di efficacia della misura cautelare ai sensi dell'art. 309, comma 10, c.p.p., costituisce un vizio della decisione che, come tale, può...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 231 del 27 febbraio 1996
«Quando perciò la complessità della materia oggetto di accertamenti non consente di ipotizzare una individuata e delimitata ipotesi, ma lascia facilmente prevedere la concorrenza di altri reati di competenza superiore, la competenza del tribunale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19 del 12 dicembre 1994
«I limiti della cognizione della Corte di cassazione, anche in relazione ai provvedimenti riguardanti l'applicazione di misure cautelari, sono individuabili nell'ambito della specifica previsione normativa contenuta nell'art. 606 c.p.p. Ne consegue...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 14 dicembre 1995
«La circostanza che l'indagato sia (o sia stato) ministro della Repubblica non fa cambiare natura al concorso nell'associazione per delinquere di stampo mafioso che gli sia stato contestato non già per la sua attività di ministro, bensì per la sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20992 del 25 maggio 2011
«La decisione della Corte di cassazione in materia di competenza per territorio, pur adottata nella fase delle indagini preliminari, resta ferma per tutte le fasi successive del giudizio, fatto salvo il caso della sopravvenienza di fatti nuovi che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30172 del 17 luglio 2003
«L'irretrattabilità del c.d. foro commissorio stabilita dall'art. 627 c.p.p., secondo il quale nel giudizio di rinvio non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la sentenza di annullamento pronunciata dalla Corte di cassazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13669 del 24 dicembre 1998
«Di conseguenza, quantunque dal richiamo, contenuto nell'art. 627 c.p.p., all'art. 25 stesso codice, non possa derivare in via diretta l'estensione del dettato del primo articolo, che dispone in tema di competenza, anche alla giurisdizione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4669 del 30 novembre 1994
«La decisione della Corte di cassazione in materia di competenza per territorio resta ferma per tutte le fasi successive del giudizio, anche nel caso che venga meno la connessione tra reati ravvisata nella fase delle indagini preliminari.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5476 del 5 dicembre 1995
«Il conflitto di competenza cessa, tra l'altro, anche nell'ipotesi in cui la competenza di uno dei giudici sia stata esclusa dalla decisione adottata dalla Suprema Corte di cassazione, a norma dell'art. 32, comma 1, c.p.p., nella risoluzione di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2828 del 18 ottobre 1999
«...necessità ed irrinunciabilità del provvedimento richiesto - lo svolgimento ulteriore delle indagini preliminari. Tale situazione dà luogo, pertanto, ad un'ipotesi di conflitto non risolvibile se non mediante l'intervento della Corte di cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 1802 del 10 settembre 1993
«Non costituisce provvedimento abnorme e non è, quindi, ricorribile per cassazione, quello con il quale il giudice per le indagini preliminari, richiesto dal P.M. di emettere provvedimento di archiviazione, abbia invece dichiarato la propria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1164 del 4 maggio 1993
«Diversamente, invero, si precluderebbe, di fatto, agli interessati di esercitare appieno il loro diritto di difesa per l'impossibilità di individuare gli elementi d'accusa presi in considerazione per ciascuno e al giudice dell'impugnazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4146 del 19 aprile 1995
«In base al principio di tassatività dei mezzi di impugnazione deve ritenersi inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza dichiarativa di incompetenza non essendo previsto alcun mezzo preventivo per regolare la competenza mediante...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15 del 5 gennaio 1993
«Ai fini del puntuale adempimento dell'obbligo di motivazione, anche in ordine alla scelta e al dosaggio della sanzione, non è sufficiente il mero richiamo all'art. 133 c.p., senza l'indicazione degli elementi giustificativi, con particolare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3218 del 25 luglio 1991
«Il provvedimento con il quale viene elevato un conflitto di competenza non è impugnabile, avendo il giudice di cui all'ultima parte del comma primo dell'art. 31 c.p.p. - obbligato all'immediata trasmissione degli atti alla Corte di cassazione -...»