-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7711 del 2 agosto 1990
«Poiché l'oggetto della vendita a misura è costituito da un'unica entità economica, il calcolo del prezzo in rapporto alla quantità del venduto non ne comporta una differenziazione in rapporto alle unità in eccesso o in difetto, sicché il patto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5494 del 12 aprile 2001
«Avuto riguardo al contratto atipico improntato alla specie do ut facias (cessione di terreno in cambio della costruzione di un edificio con coevo affidamento all'altro contraente dell'appalto per la costruzione delle unità abitative) qualora,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2167 del 12 aprile 1979
«L'azione di riduzione del prezzo, prevista dall'ultimo comma dell'art. 1492 c.c., in tema di vendita, è applicabile, a norma dell'art. 1555 c.c., anche al contratto di permuta, dal momento che devono ritenersi compatibili, con quest'ultimo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1259 del 5 febbraio 1988
«Nel contratto di somministrazione di energia elettrica il cosiddetto impegno di potenza, che si sostanzia nell'obbligo del somministrante di predispone e mantenere l'impianto in guisa di tenere a disposizione dell'utente una determinata quantità...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10285 del 16 luglio 2002
«Con riguardo al contratto di somministrazione (nella specie, di energia elettrica), l'errore di fatturazione nel quale sia in corso il somministrante nell'indicazione del corrispettivo nella relativa bolletta, attenendo non alla formazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6502 del 3 luglio 1998
«L'obbligo dell'avente diritto alla somministrazione di corrispondere il corrispettivo delle prestazioni ricevute, non viene meno, trattandosi dell'approvvigionamento di acqua in favore di un immobile, per la circostanza che durante un certo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22666 del 27 ottobre 2009
«In tema di procedimento monitorio, nel caso in cui una parte abbia ottenuto un decreto ingiuntivo per il pagamento di una somma, a titolo di corrispettivo in forza di contratto di somministrazione, e la parte ingiunta proponga opposizione,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2622 del 14 aprile 1983
«La domanda con la quale il locatore richiede l'attribuzione del deposito cauzionale, effettuato dal conduttore in funzione di garanzia dell'adempimento di tutti gli obblighi incombenti a suo carico, qualora non possa essere ritenuta conseguenziale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1952 del 24 marzo 1980
«L'obbligo del locatore di depositare in un conto bancario vincolato la cauzione versata dal conduttore, con accreditamento a quest'ultimo degli interessi maturati, previsto dall'art. 9 della L. 26 novembre 1969, n. 833, ha carattere imperativo, in...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4911 del 16 luglio 1983
«Il contratto d'appalto non è soggetto a rigore di forme e, pertanto, per la sua stipulazione non è richiesta la forma scritta, né ad substantiam, né ad probationem . (Nella specie, il S.C., enunciando surriportato principio, ha ritenuto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4339 del 20 luglio 1979
«Il contratto di appalto presuppone che l' imprenditore abbia un'organizzazione di mezzi e di persone destinati a realizzare a suo rischio un'opera complessa per conto del committente, il che si verifica sia nell'ipotesi in cui è rimessa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3754 del 3 luglio 1979
«Il rischio o pericolo che l'appaltatore assume nel compimento dell'opera o del servizio, non è quello inteso in senso tecnico-giuridico, relativo, cioè, ai casi fortuiti, ma quello cosiddetto economico, che deriva dall'impossibilità di stabilire...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7606 del 17 luglio 1999
«Il contratto d'appalto e il contratto d'opera hanno in comune l'obbligazione, verso il committente, di compiere, a fronte di corrispettivo, un'opera o un servizio senza vincolo di subordinazione e con assunzione di rischio da parte di chili...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4838 del 4 agosto 1988
«La figura dell'appalto a forfait, pur presentando analogie con il lavoro subordinato a cottimo, se ne differenzia, perché in esso il corrispettivo, ancorché parametrato all'opera, è in funzione del conseguimento del risultato e non della quantità...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10860 del 11 maggio 2007
«In materia di corrispettivo dovuto per l' appalto privato, laddove il committente contesti l'entità del dovuto, la fattura emessa dall'appaltatore è utilizzabile come prova scritta ai soli fini della concessione del decreto ingiuntivo, ma non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12609 del 28 agosto 2002
«Qualora in un contratto di appalto le parti abbiano previsto il versamento di acconti sul corrispettivo in favore dell'appaltatore subordinati solo al decorso dell'unità di tempo prevista o alla contabilizzazione da parte della direzione dei...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9926 del 28 luglio 2000
«In tema di appalto, il giudice, in deroga alla disposizione di carattere generale di cui all'art. 1346 c.c., può determinare la misura del corrispettivo nell'ipotesi in cui le parti, pur avendolo pattuito, non ne hanno provato la differente misura...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3393 del 8 aprile 1999
«L'obbligo del committente di pagare all'appaltatore il cosiddetto prezzo dell'appalto, ossia corrispettivo della sua prestazione, traendo la sua origine dal contratto d'appalto, si configura come debito di valuta, senza che tale natura muti nel...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7238 del 23 luglio 1998
«Le tariffe in relazione alle quali l'art. 1657 c.c. prevede la determinazione del corrispettivo dell'appalto in mancanza di accordo fra le parti, sono non soltanto quelle di imperio, ma anche quelle che vengono formulate, in via indicativa e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9129 del 28 agosto 1993
«Nel contratto d'appalto l'art. 1657 c.c. deroga alla disposizione generale dell'art. 1346, nel senso che la mancata determinazione del corrispettivo non è causa di nullità del contratto, potendo la determinazione avvenire «a posteriori» in base...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9796 del 4 maggio 2011
«In tema di varianti al progetto nell'esecuzione di un appalto d'opere, l'art. 1661 c.c. prevede che il committente possa richiedere all'appaltatore l'esecuzione di tali varianti nei limiti del sesto del prezzo originario e l'appaltatore sia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3267 del 16 novembre 1971
«La facoltà di recesso dell'appaltatore è prevista dal secondo comma dell'art. 1660 c.c., per il solo caso che si rendano necessarie all'esecuzione dell'opera variazioni del progetto eccedenti il sesto del corrispettivo totale dell'appalto. Invece,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12871 del 29 dicembre 1998
«Il corrispettivo a carico del conduttore nel contratto di locazione può essere costituito anche, in parte, da un'attività lavorativa resa in favore del locatore, non dissimilmente dall'ipotesi in cui il godimento di un locale può costituire parte...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4937 del 14 novembre 1977
«Il corrispettivo della locazione può consistere in cose diverse dal denaro ed essere rappresentato da utilità di varia natura, ma è pur sempre necessario che ricorra il duplice requisito della sua determinatezza (o, almeno, della determinabilità)...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12304 del 4 dicembre 1997
«Poiché il contratto di locazione di beni mobili non è soggetto a forma scritta ad substantiam può essere provato anche per fatta concludentia con riferimento ad entrambi i suoi elementi costitutivi (godimento della cosa e pagamento del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12303 del 4 dicembre 1997
«Costituisce locazione di bene mobile il contratto con il quale si concede in godimento un macchinario (nella specie: motocompressore) per un certo tempo e dietro un corrispettivo determinato o comunque determinabile, con acquisto da parte del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3249 del 20 luglio 1977
«Il contratto con il quale si concede una macchina (nella specie, autogru) in godimento, per un certo tempo e dietro un determinato corrispettivo, non perde i connotati tipici della locazione per assumere quelli dell'appalto, per il fatto che la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14472 del 7 novembre 2000
«Poiché la normale entità è incompatibile con la nozione generale della locazione a norma dell'art. 1571 c.c., non si può presumere il carattere gratuito dell'uso di un immobile di proprietà del datore di lavoro accordato al lavoratore e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2151 del 2 aprile 1984
«Al fine di stabilire la sussistenza di un rapporto di comodato ovvero di locazione, occorre mettere a confronto i sacrifici ed i vantaggi che dal negozio derivano rispettivamente alle parti, con contenuto di equivalenza sullo stesso piano,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 87 del 15 gennaio 1970
«Qualora insieme alla merce il venditore consegni al compratore recipienti che son destinati ad essere restituiti ad uso avvenuto, sorge, accanto al rapporto di vendita, un rapporto accessorio, ma autonomo, che può considerarsi una locazione,...»