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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 750 del 23 gennaio 2002
«La proposizione della querela (ovvero la denuncia di un reato perseguibile d'ufficio) non è fonte di responsabilità per danni a carico del querelante, ai sensi dell'art. 2043 c.c., anche in caso di proscioglimento o di assoluzione del querelato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15895 del 23 ottobre 2003
«In tema di deliberazione e deposito delle sentenze, ed escluse le ipotesi in cui anche nel processo civile viga il principio della decisione immediata, ove la causa sia stata decisa dopo l'udienza di discussione, non incide sulla validità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13998 del 26 luglio 2004
«La sentenza di merito deliberata in camera di consiglio da un collegio diverso, in uno o più componenti, da quello che ha assistito alla discussione della causa o, se discussione non vi è stata, diverso da quello innanzi al quale sono state...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5854 del 24 marzo 2004
«La sentenza emessa da un magistrato diverso da quello che, a seguito della precisazione delle conclusioni, ha trattenuto la causa in decisione, deve ritenersi nulla, perché deliberata da un soggetto che è rimasto estraneo alla trattazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28248 del 20 dicembre 2005
«Una volta che la decisione (nella specie, della corte d'appello) sia stata deliberata dallo stesso collegio giudicante che aveva raccolto le conclusioni formulate dalle parti e ritenuto la causa a sentenza, non è configurabile un difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22917 del 11 novembre 2010
«Diversamente deve ritenersi quando l'estinzione sia stata deliberata dal tribunale in composizione monocratica solo dopo che la causa, precisate le conclusioni, sia stata trattenuta in decisione, ai sensi dell'art. 189 c.p.c.: in tal caso, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8529 del 29 maggio 2012
«La diversità fra la data di deliberazione della sentenza indicata in calce alla medesima e la data dell'udienza collegiale fissata per tale deliberazione non è di per sè sola sufficiente a far ritenere, nel caso che quest'ultima sia successiva,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9369 del 8 giugno 2012
«La decisione di primo grado deliberata in camera di consiglio da un collegio diverso, in uno o più membri, da quello che ha assistito alla discussione della causa, in violazione dell'art. 276, primo comma, c.p.c., è causa di nullità della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12875 del 9 giugno 2014
«Il dolo processuale di una delle parti in danno dell'altra in tanto può costituire motivo di revocazione della sentenza, ai sensi dell'art. 395, n. 1, cod. proc. civ., in quanto consista in un'attività deliberatamente fraudolenta, concretantesi in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20463 del 29 settembre 2014
«Nel rito del lavoro, quando risulti accertata la reale composizione del collegio per la coincidenza tra l'intestazione del verbale di udienza ed il dispositivo letto nella medesima, si deve ritenere, fino a querela di falso, che la sentenza sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23423 del 4 novembre 2014
«L'accertamento della sussistenza in capo al magistrato della "potestas iudicandi", che lo legittima all'adozione di un provvedimento giurisdizionale, va compiuto al momento della deliberazione della decisione, e non a quello del deposito della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7386 del 12 luglio 1991
«Nella fattispecie di furto con strappo la violenza si esercita esclusivamente sulla cosa anche se, a causa della relazione fisica tra persona e cosa, può derivare una ripercussione indiretta e involontaria sulla persona; ma ricorre la rapina...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 15 del 17 maggio 1995
«L'omessa trascrizione del dispositivo, in calce all'originale di sentenza deliberata in camera di consiglio dalla Corte di cassazione, è mancanza alla quale si può ovviare con la procedura di correzione dell'errore materiale, sia perché si tratta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34206 del 12 ottobre 2006
«È configurabile il furto con strappo quando la violenza è immediatamente rivolta verso la cosa e solo in via del tutto indiretta verso la persona che la detiene, anche se, a causa della relazione fisica intercorrente tra cosa sottratta e...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 30 gennaio 2014
«Con riferimento alla necessità che il ricorso incidentale sia sempre esaminato prima del ricorso principale quando prospetti carenze oggettive dell'offerta dell'impresa non aggiudicataria, il discrimine è rintracciato nella introduzione, da parte...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 1715 del 11 marzo 2009
«Non è impugnabile con il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, perché non lesivo, l'atto con il quale il ministero delle infrastrutture e dei trasporti solleciti un comune a modificare la delimitazione di un centro abitato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19519 del 4 maggio 2018
«In tema di abuso d'ufficio, la violazione di legge cui fa riferimento l'art. 323 cod. pen. riguarda non solo la condotta del pubblico ufficiale in contrasto con le norme che regolano l'esercizio del potere, ma anche quelle che siano dirette alla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18536 del 17 maggio 2010
«In tema di reato di lottizzazione abusiva, l'acquirente risponde per una semplice adesione al disegno criminoso concepito dal venditore, posta in essere anche attraverso la violazione (deliberatamente o per trascuratezza) di specifici...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 116 del 17 aprile 2018
«In relazione alla fattispecie descritta nell'ordinanza di rimessione, le censure di illegittimità costituzionale devono intendersi limitate alla lettera b), dell'art. 1, comma 568-bis, citato, secondo cui le pubbliche...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 61 del 25 marzo 2009
«Nell'eventualità che il risultato di amministrazione generi un avanzo, esso può essere suddiviso nelle seguenti quattro destinazioni contabili previste dal T.U.E.L.: fondi vincolati, fondi vincolati ad una specifica...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 8766 del 29 marzo 2019
«In tema di risoluzione del contratto, l'impossibilità sopravvenuta della prestazione è configurabile qualora siano divenuti impossibili l'adempimento della prestazione da parte del debitore o l'utilizzazione della stessa ad opera della...»
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Cassazione civile, Sez. IV, sentenza n. 5404 del 10 febbraio 2012
«Il reato di guida sotto l’influenza dell’alcool risulta integrato non solo allorquando la persona sia sorpresa nell’atto di condurre un veicolo, ma anche quando sia stata sorpresa (nella specie, in stato di incoscienza)...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1980 del 30 gennaio 2000
«La parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione (locatore) non può chiedere la controprestazione e deve restituire al conduttore i canoni di locazione già versati, secondo le norme relative alla ripetizione dell'indebito, e,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2127 del 29 gennaio 2021
«L'efficacia preclusiva e precettiva del giudicato di annullamento di una delibera condominiale è meramente negativa, in quanto essa pone soltanto un limite all'esercizio dell'attività di gestione dell'assemblea, impedendole di riapprovare un atto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3405 del 22 febbraio 2016
«L'art. 43, comma 2, del r.d. n. 1736 del 1933, nel disciplinare la responsabilità della banca per il pagamento di un assegno non trasferibile a persona diversa dal beneficiario, deroga sia alla disciplina generale del pagamento dei titoli di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 4381 del 21 febbraio 2017
«L'art. 43, comma 2, del r.d. n. 1736 del 1933 (legge assegni), nel disporre che colui che paga a persona diversa dal prenditore, o dal banchiere giratario per l'incasso, risponde del pagamento, disciplina in modo autonomo il pagamento dell'assegno...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4398 del 20 febbraio 2020
«In tema di determinazione del reddito d'impresa, costituisce principio inderogabile quello della competenza di cui all'art. 75, comma 1, TUIR, nel testo "ante" riforma 2004, applicabile "ratione temporis", a mente del quale possono essere indicati...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2779 del 6 febbraio 2020
«La sentenza emessa da un magistrato diverso da quello che, a seguito della precisazione delle conclusioni, ha trattenuto la causa in decisione, deve ritenersi nulla, perché deliberata da un soggetto che è rimasto estraneo alla trattazione della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28912 del 28 febbraio 2019
«Ai fini della restituzione nel termine per impugnare la sentenza contumaciale ex art. 175, comma 2, cod. proc. pen., nella formulazione antecedente alla modifica operata con legge n. 67 del 28 aprile 2014, l'effettiva conoscenza del procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17549 del 28 giugno 2019
«La disposizione dell'art. 889 c.c. relativa alle distanze da rispettare per pozzi, cisterne, fossi e tubi è applicabile anche con riguardo agli edifici in condominio, salvo che si tratti di impianti da considerarsi indispensabili ai fini di una...»