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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 7577 del 20 ottobre 2010
«La morte del difensore determina automaticamente l'interruzione del processo dal momento del suo intervento, anche se non vi sia stata la dichiarazione e il giudice non ne ha avuto notizia, con la conseguenza che le attività e gli atti successivi...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 4176 del 10 ottobre 2016
«Dopo l'entrata in vigore del codice del processo amministrativo non sussiste più alcun dubbio sulla circostanza che gli "atti di procedura" diversi dall'istanza di fissazione di udienza, non sono idonei al fine di evitare l'estinzione del giudizio...»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 3805 del 5 giugno 2019
«Nel processo amministrativo, dall'opposizione a perenzione discende che le comunicazioni di segreteria tramite posta elettronica certificata sono valide anche se riferite a ricorsi notificati prima dell'entrata in vigore del codice del processo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 542 del 26 gennaio 2018
«La declaratoria di improcedibilità di un ricorso per carenza di interesse sopravvenuta è pronunciabile laddove con dichiarazione resa a verbale d'udienza, tutte le parti abbiano concordato sul venir meno l'interesse alla coltivazione dello stesso...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 7011 del 11 aprile 2016
«In tema di irragionevole durata del processo amministrativo, il decreto di estinzione emesso ex art. 85, comma 1, c.p.a., per rinuncia agli atti proveniente da entrambe le parti, riveste il carattere di definitività cui è subordinata, ai sensi...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6251 del 5 novembre 2018
«Va stralciata poiché tardiva la memoria di "replica" depositata oltre il termine di 15 giorni liberi previsto nei procedimenti in camera di consiglio (ex art. 73, comma 1, e 87 comma 3, D.lgs 104/2010) per la produzione di memorie. Il c.d. divieto...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2122 del 5 aprile 2018
«Sono rimesse all'Adunanza plenaria, ai sensi dell'art. 99, c. 1, c.p.a., anche al fine di prevenire contrasti di giurisprudenza, nonché di precisare la portata di alcuni arresti giurisprudenziali, le seguenti questioni: a) se alle ipotesi di...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 854 del 8 febbraio 2011
«Non incorre nel vizio di ultrapetizione la sentenza che utilizzi parametri normativi di riferimento o considerazioni diverse da quelle indicate dal ricorrente, atteso che il motivo di ricorso individua il vizio e gli elementi contenutistici che lo...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4519 del 13 luglio 2010
«Il principio codificato dall'art. 23 bis, L. 6 dicembre 1971, n. 1034, introdotto dalla L. 21 luglio 2000, n. 205, per il quale la pubblicazione del dispositivo della decisione rende immutabile la stessa, nel senso che il Collegio non può avere...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3926 del 11 luglio 2002
«Nei casi in cui la sospensione del giudizio sia avvenuta solo in considerazione del fatto che altro giudice ha rimesso la questione alla Corte Costituzionale, deve ritenersi che la pubblicazione della sentenza nella Gazzetta Ufficiale abbia valore...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2083 del 19 maggio 2016
«Questo è infatti l'atto introduttivo del giudizio di impugnazione, per il quale non vi è ovviamente ancora stata alcuna elezione di domicilio delle altre parti, applicandosi conseguentemente la regola generale dell'ultrattività dell'elezione di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1295 del 2 marzo 2011
«In base al combinato disposto degli artt. 144 comma 1, c.p.a. e 11, comma 3, R.D. 30 ottobre 1933, n. 1611 (nel testo introdotto dall'art. 1, L. 25 marzo 1958, n. 260, espressamente richiamato per i giudizi amministrativi dall'art. 10, comma 3, L....»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 8632 del 9 dicembre 2010
«È ammissibile un ricorso proposto contro un'Università degli Studi, che sia stato notificato direttamente presso la sede dell'università e non già presso la sede dell'Avvocatura distrettuale dello Stato e tanto vale anche per ciò che attiene alla...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4102 del 18 giugno 2019
«Nel giudizio di appello l'art. 95, comma 2 del D.Lgs. n. 104/2010 richiede, a pena d'inammissibilità, che l'impugnazione sia notificata ad almeno una delle parti interessate a contraddire (e non a tutte); la mancata notificazione dell'appello ad...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 400 del 16 gennaio 2019
«L'appello proposto da uno solo dei soccombenti, sia esso l'Amministrazione o uno dei controinteressati, non deve essere notificato alle altre parti che rivestono la medesima posizione processuale di cointeressati al gravame e che, pertanto, non...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 164 del 19 luglio 2018
«È dichiarato inammissibile - per assenza del requisito soggettivo - il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato proposto da (Omissis), nella qualità di cittadino elettore e soggetto politico, in relazione alle leggi e norme in...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1166 del 24 febbraio 2011
«Infatti, il regime processuale dell'appello incidentale stabilito dall'art. 37, R.D. 26 giugno 1924 n. 1054, richiamato dall'art. 29, L. 6 dicembre 1971, n. 1034 (che impone la notificazione entro il termine di trenta giorni successivi a quello...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 687 del 28 gennaio 2011
«L'impresa, estranea al giudizio proposto in primo grado avverso gli atti di gara pubblica ma che nel corso dello stesso ha acquistato un ramo dell'azienda dall'impresa parte in causa, è legittimata a proporre appello avverso la sentenza che ha...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, ordinanza n. 25 del 12 gennaio 2011
«Infatti, nel processo amministrativo, se con la pubblicazione del dispositivo della sentenza si determina l'effetto risolutivo della misura cautelare, è solo con la pubblicazione della motivazione che la parte soccombente è posta in condizione di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 6858 del 3 dicembre 2018
«Per configurare il prospective overruling è necessaria la concomitante presenza dei seguenti tre presupposti: 1) l'esegesi deve incidere su una regola del processo; 2) l'esegesi deve essere imprevedibile ovvero seguire ad altra consolidata nel...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 14 del 28 luglio 2011
«Considerate le diverse conclusioni alle quali perviene la giurisprudenza del giudice amministrativo in ordine alla natura giuridica della dichiarazione di inizio attività (d.i.a.), ed ora della segnalazione certificata di inizio attività...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3990 del 26 agosto 2015
«La questione di giurisdizione può essere sollevata per la prima volta con l'appello proposto da una delle parti resistenti in primo grado, atteso che nessuna norma o principio impone alla parte resistente in primo grado di dedurre, sin da quel...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 2451 del 8 giugno 2016
«L'art. 102 del codice del processo amministrativo (il quale dispone, al primo comma, che la sentenza di primo grado può essere appellata solo da chi sia stato parte nel giudizio di primo grado e, al secondo comma, che l'interventore può proporre...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1290 del 2 marzo 2011
«È pacifica la possibilità di notificare l'impugnativa di atti amministrativi tenuto conto della normativa applicabile ratione temporis sia all'organo che tali atti abbia emesso, ex art. 21, comma 1, L. 6 dicembre 1971, n. 1034, sia all'autorità...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 7208 del 29 settembre 2010
«In applicazione dell'art. 1 commi 376 e 377 della legge finanziaria per il 2008 (L. 24 dicembre 2007, n. 244), il D.L. 16 maggio 2008, n. 85, convertito in L. 14 luglio 2008, n. 121, il Ministero delle Comunicazioni è stato soppresso mediante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4449 del 20 agosto 1985
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello di abitazione, l’attività scolastica esercitata a fini di lucro integra una attività commerciale rientrante nella previsione dell’art. 27 della legge n. 392 del 1978, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2274 del 4 marzo 1988
«Il dato letterale dell’art. 42 della L. n. 392 del 1978 - relativo a quei rapporti locatizi, estranei alla previsione del precedente art. 27, ma concernenti immobili adibiti ad attività che per le finalità perseguite (ricreative, assistenziali,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5104 del 6 novembre 2017
«Quando in primo grado il ricorrente è risultato vincitore ed uno dei soccombenti, sia esso l'amministrazione o uno dei controinteressati, proponga appello, gli altri soccombenti in primo grado non sono parti necessarie del giudizio di appello, in...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3740 del 4 giugno 2019
«L'errore di fatto revocatorio ha ad oggetto l'attività preliminare di lettura e di percezione alla esistenza e del significato letterale degli atti acquisiti al processo, ma non riguarda la successiva attività d'interpretazione e di valutazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3329 del 22 maggio 2019
«Nel processo amministrativo, devono essere dichiarati inammissibili, per violazione dell'art. 104, comma 2, D.Lgs. n. 104/2010, i documenti nuovi depositati in appello per la prima volta se la parte avrebbe potuto depositarli nel primo grado di...»