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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5510 del 27 ottobre 1984
«Perché la litispendenza dia luogo ad una questione di competenza, non basta che siano pendenti più processi tra le medesime parti e col medesimo oggetto, ma occorre anche che i processi siano stati instaurati davanti ad organi giurisdizionali...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15905 del 13 luglio 2006
«Ai sensi dell'art. 39, secondo comma, c.p.c., il giudice che ravvisi la continenza tra una causa propostagli ed altra precedentemente instaurata dinanzi a un giudice diverso deve verificare la competenza (per materia, territorio, derogabile e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15193 del 24 novembre 2000
«Le norme dettate in tema di continenza dall'art. 39 c.p.c. non operano con riguardo a procedimenti pendenti dinanzi ad uffici giudiziari diversi e che si trovino l'uno in fase di gravame, l'altro in primo grado, in considerazione del carattere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11867 del 26 novembre 1997
«La disciplina dettata in tema di continenza dall'art. 39 c.p.c. non opera con riguardo a procedimenti pendenti in fase di gravame dinanzi a uffici giudiziari diversi, sia per il carattere funzionale della competenza del giudice di secondo grado,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2268 del 14 marzo 1997
«Il giudice che ravvisa la continenza tra una causa propostagli ed altra precedentemente instaurata dinanzi ad un giudice diverso (art. 39 secondo comma c.p.c.), deve verificare se sussiste la competenza di quest'ultimo limitatamente alla causa da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 671 del 22 gennaio 1997
«La continenza disciplinata dall'art. 39 c.p.c. presuppone la pendenza di due cause, di cui una continente, davanti a giudici diversi, per cui essa si pone come uno dei criteri di spostamento della competenza di una delle due cause. Quando, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2803 del 23 marzo 1994
«Nella nozione di continenza di cause (in relazione alla quale il giudice successivamente adito deve verificare, ai sensi dell'art. 39, secondo comma, c.p.c., se la controversia propostagli rientri nella sua competenza o in quella del giudice adito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3364 del 15 febbraio 2007
«In tema di litispendenza internazionale, già regolata dall'art. 21 della Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968 e attualmente dagli artt. 27 e 30 del Regolamento CE n. 44/2001, il giudice successivamente adito deve sospendere d'ufficio il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10073 del 25 giugno 2003
«La pendenza della lite è determinata dalla notifica dell'atto di citazione davanti ad un determinato giudice, senza che l'erronea costituzione dell'attore davanti a giudice diverso, sia tale da radicare la causa davanti a quest'ultimo, per cui,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10153 del 20 settembre 1999
«Il giudice chiamato a pronunciare su questioni di competenza per connessione, continenza di cause o litispendenza deve avere riguardo alla situazione processuale del momento in cui decide, tenendo conto delle circostanze sopravvenute implicanti la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2922 del 4 aprile 1997
«In ipotesi di spostamento di competenza per continenza di causa (come pure per litispendenza) occorre far riferimento al criterio della prevenzione (determinata, nell'ipotesi di domanda proposta con la comparsa di risposta, nel momento in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9409 del 11 novembre 1994
«A norma dell'art. 366 c.p.c., il ricorso per cassazione deve essere proposto, a pena d'inammissibilità, con unico atto avente i requisiti di forma e di contenuto indicati in detta disposizione, con la conseguenza che è inammissibile un nuovo atto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8685 del 22 ottobre 1994
«Ove sussista continenza di cause - la quale, diversamente dalla litispendenza, che ricorre quando fra due o più cause pendenti davanti a giudici diversi vi sia assoluta identità fra gli elementi che valgono ad identificare le azioni (soggetti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7591 del 30 agosto 1994
«La continenza di cause opera lo spostamento della competenza per territorio sulla causa successiva in favore del giudice preventivamente adito indipendentemente dal positivo accertamento della competenza territoriale derogabile dello stesso nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9659 del 19 agosto 1992
«L'art. 39 c.p.c., disponendo la trattazione delle cause pendenti, ancorché identiche, davanti a giudici diversi, da parte del giudice preventivamente adito, che sia competente «anche» per la causa proposta successivamente, presuppone che lo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8748 del 7 maggio 2004
«In tema di litispendenza internazionale ed in applicazione dell'art. 11, par. 2, del Reg. CE 29 maggio 2000, n. 1347 — il quale stabilisce che, «qualora dinanzi a giudici di Stati membri diversi e tra le stesse parti siano state proposte domande...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10083 del 15 ottobre 1997
«La sentenza dichiarativa della litispendenza, ai sensi dell'art. 39 primo comma c.p.c. è impugnabile con il ricorso per regolamento di competenza solo al fine di contestare il presupposto di detta litispendenza, cioè l'anteriore proposizione in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6032 del 10 novembre 1980
«... ed è irrilevante ai predetti fini l'infondatezza della declaratoria di litispendenza per difetto dei presupposti di legge. Attesa la natura di mezzo di impugnazione propria del regolamento di competenza su istanza di parte, la mancata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5837 del 19 aprile 2001
«Sussiste continenza di cause, ai sensi dell'art. 39 comma secondo c.p.c., tra la domanda del venditore in via monitoria di condanna del compratore al pagamento del prezzo e quella preventivamente proposta in via ordinaria davanti ad un diverso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7883 del 22 agosto 1997
«Sussiste un rapporto di continenza fra la causa promossa dal preponente nei confronti dell'agente per far accertare la legittimità del proprio recesso e l'assenza dell'obbligo di corresponsione dell'indennità, e quella proposta dal secondo nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3851 del 24 aprile 1996
«Non sussiste litispendenza tra un procedimento per convalida di licenza (o di sfratto) per finita locazione e un procedimento ordinario avente ad oggetto l'accertamento della data di cessazione della locazione, atteso che i due procedimenti, pur...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 885 del 8 febbraio 1990
«Con riferimento a locazione di immobile destinato ad uso diverso da quello di abitazione, sussiste rapporto di continenza tra la causa di opposizione a precetto, proposta davanti al pretore, con la quale il conduttore si oppone al rilascio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19411 del 11 settembre 2010
«Le sezioni distaccate di tribunale costituiscono articolazioni interne del medesimo ufficio giudiziario di tribunale e, in quanto tali, prive di rilevanza esterna, con la conseguenza che i rapporti tra sede principale e sezione distaccata non...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29580 del 18 dicembre 2008
«In tema di scontro fra veicoli, la relazione fra le controversie che due soggetti, rimasti danneggiati nella qualità di proprietari o trasportati dei veicoli coinvolti, introducano avanti a diversi giudici - ognuno nei confronti degli altri ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6322 del 16 maggio 2000
«Per dar luogo alla competenza per connessione ai sensi dell'art. 40 c.p.c. non è sufficiente una qualsiasi relazione di interdipendenza fra due cause pendenti davanti a giudici diversi, ma è necessario che tra esse intercorra uno dei rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1681 del 12 marzo 1984
«Nell'ipotesi che due domande, appartenenti alla competenza per materia di due diversi giudici (nella specie, tribunale in sede ordinaria e tribunale regionale delle acque pubbliche), siano proposte l'una in via principale e l'altra solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9365 del 7 agosto 1992
«La semplice indicazione della causa connessa contenuta nella comparsa di risposta non è sufficiente ad integrare gli estremi di una eccezione di incompetenza per connessione, questa presupponendo a norma dell'art. 40 c.p.c. la precisa volontà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 686 del 28 gennaio 1984
«L'eccezione di incompetenza per connessione, ai sensi dell'art. 40 c.p.c., deve essere proposta, a pena di decadenza, nella prima udienza e non può intendersi implicitamente contenuta nella richiesta di sospensione del giudizio ex art. 295 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2571 del 29 marzo 1990
«Qualora, con riferimento all'attività svolta da alcuni lavoratori, venga irrogata nei confronti della titolare dell'impresa sanzione amministrativa per l'omessa istituzione dei libri paga e matricola e per l'omessa consegna dei modelli 101/M, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11297 del 10 novembre 1998
«In tema di competenza per connessione l'art. 40 terzo comma c.p.c. — introdotto dall'art. 5 della L. 26 novembre 1990 n. 353 — si riferisce alle regole di modificazione della competenza cosiddetto per subordinazione, mentre non richiama i casi che...»