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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3655 del 14 febbraio 2013
«La cosiddetta "surrogazione reale" dell'indennità alla cosa assicurata, prevista dall'art. 2742 c.c., ha l'effetto di imporre all'indennizzo assicurativo un vincolo di destinazione a favore del creditore dell'assicurato titolare di un diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21248 del 29 novembre 2012
«A norma dell'art. 2944 c.c., la prescrizione è interrotta dal riconoscimento del diritto da parte di colui contro il quale il diritto stesso può essere fatto valere, e, pertanto, il riconoscimento deve provenire dal soggetto che abbia poteri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11119 del 10 maggio 2013
«Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da fatto illecito inizia a decorrere non dal momento in cui il fatto del terzo determina la modificazione che produce danno all'altrui diritto, ma dal momento in cui la produzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1707 del 13 agosto 1993
«In materia di impugnazioni concernenti le misure cautelari personali, pur essendo unico l'ufficio cui compete la decisione, diversi sono i poteri ad esso attribuiti a seconda che trattasi di riesame o di appello. Il riesame attribuisce alle parti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 599 del 13 gennaio 2004
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, l'art. 309, secondo comma, c.p.p. pone a carico dell'imputato latitante, ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame in caso di sopravvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 978 del 26 aprile 1995
«In applicazione del principio costituzionale di riserva di legge in materia di libertà personale e di quelli di legalità e tassatività che presiedono all'istituto della decadenza in tema di esercizio del diritto di impugnazioni, deve escludersi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2805 del 22 agosto 1994
«Il termine per proporre la richiesta di riesame di una misura coercitiva decorre, per il difensore, dalla data della notificazione dell'avviso di deposito dell'ordinanza che dispone la misura, con esclusione di ogni altro atto equipollente, ivi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2704 del 23 settembre 1993
«Il termine perentorio per proporre la richiesta di riesame di una misura coercitiva decorre, per il difensore, dalla notificazione dell'avviso di deposito dell'ordinanza che dispone la misura, con esclusione di qualsiasi atto equipollente, ivi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1350 del 16 giugno 1993
«Ai fini della decorrenza del termine per proporre appello avverso l'ordinanza in materia di misure cautelari non è necessaria la notificazione del provvedimento impugnabile, ma è sufficiente la notificazione del relativo avviso di deposito.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2459 del 8 giugno 2000
«In tema di difetto di motivazione, il giudice di merito non ha l'obbligo di soffermarsi a dare conto di ogni singolo elemento indiziario o probatorio acquisito in atti, potendo egli invece limitarsi a porre in luce quelli che, in base al giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 24 giugno 1994
«Anche nei procedimenti incidentali concernenti l'impugnazione di provvedimenti in materia di misure cautelari reali i termini processuali sono sospesi in periodo feriale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41256 del 27 ottobre 2009
«Il mancato rilascio al difensore dell'indagato delle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate utilizzate ai fini dell'adozione di ordinanza di custodia cautelare, anche se non depositate, non rientra tra le cause di inefficacia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 59 del 4 marzo 2000
«Per conoscenza del provvedimento, che può rilevare ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame a norma dell'art. 309, secondo comma, c.p.p., non può intendersi la conoscenza legale, che può conseguirsi solo a seguito della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«Al fine dell'individuazione del giudice per le indagini preliminari territorialmente competente ai sensi dell'art. 328, primo comma bis, c.p.p., il criterio per stabilire quando e come si debba ritenere che un delitto sia stato commesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11285 del 13 marzo 2008
«Il procuratore generale è legittimato a proporre appello, ai sensi dell'art. 310 c.p.p., avverso le ordinanze in materia de libertate emesse dalla corte d'appello presso la quale esercita le proprie funzioni.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6908 del 19 febbraio 2007
«La persona offesa del reato non è legittimata a proporre appello, ai sensi dell'art. 322 bis c.p.p., avverso il provvedimento con il quale il giudice abbia respinto la richiesta di sequestro preventivo avanzata dal pubblico ministero, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 945 del 18 maggio 1993
«L'art. 310 c.p.p., che contiene le norme sull'appello contro le ordinanze in materia di misure cautelari personali, richiama il primo, secondo, terzo, quarto e settimo comma dell'art. 309 c.p.p., che riguarda il riesame e non il quinto comma, che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3052 del 18 ottobre 2000
«In tema di appello avverso i provvedimenti de libertate, il termine di dieci giorni entro il quale il difensore può proporre il gravame non decorre necessariamente dalla data di notificazione dell'avviso di deposito dell'ordinanza impugnata, ma,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2165 del 17 giugno 1993
«Anche per l'appello avverso ordinanza in materia di misure cautelari personali, disciplinato dall'art. 310 c.p.p., vale il principio generale stabilito dall'art. 585, terzo comma, stesso codice, secondo cui, quando la decorrenza dei termini per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11420 del 11 marzo 2003
«In virtù del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione (art. 568 c.p.p.), il pubblico ministero non è legittimato a proporre il ricorso immediato per cassazione avverso le ordinanze che dispongono una misura coercitiva, spettando tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3677 del 16 luglio 1998
«Il ricorso immediato per cassazione, cosiddetto per saltum, avverso i provvedimenti concernenti la revoca, la modificazione o l'estinzione delle misure cautelari non è consentito nel vigente ordinamento processuale, dovendo, nelle predette...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31011 del 27 luglio 2009
«Il Procuratore Generale presso la Corte di Appello non è legittimato, salvo che sia stato egli stesso a chiedere l'applicazione della misura cautelare, a proporre ricorso per cassazione avverso le ordinanze emesse dal Tribunale della libertà sui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37851 del 15 ottobre 2007
«Deve escludersi che il procuratore generale presso la corte d'appello rientri tra i soggetti legittimati, ai sensi dell'art. 311 c.p.p., a proporre ricorso per cassazione avverso le ordinanze adottate dal tribunale in materia di libertà, non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 266 del 28 febbraio 1998
«Avverso i provvedimenti adottati dal tribunale del riesame possono proporre ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 311, comma 1, c.p.p., nel testo introdotto dall'art. 3 del D.L. 23 ottobre 1996 n. 553, convertito con modifiche nella L. 23...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2337 del 23 aprile 1997
«Tanto sulla base dell'attuale formulazione dell'art. 311, comma 1, c.p.p. (introdotta dall'art. 3, comma 1, del D.L. 23 ottobre 1996, n. 553, conv., con modif., in L. 23 dicembre 1996, n. 652), quanto sulla base della formulazione precedente, è da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4425 del 8 marzo 1994
«In tema di impugnazione del pubblico ministero, la legittimazione a proporre ricorso per cassazione avverso le decisioni emesse dal tribunale del riesame spetta, oltre al procuratore generale presso la corte distrettuale, esclusivamente al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2556 del 30 aprile 1997
«La limitazione alla sola «violazione di legge» del ricorso per saltum previsto dall'art. 311, comma secondo, c.p.p. importa che, potendo rientrare nella nozione di «violazione di legge» la sola «mancanza» della motivazione, cui può equipararsi la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2815 del 24 agosto 2000
«Il sindacato di legittimità in tema di regolamento delle spese processuali, derivanti da procedimento per la riparazione per l'ingiusta detenzione, è limitato alla violazione del principio per cui le spese non possono essere poste a carico della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 179 del 27 febbraio 1997
«In tema di presupposti per la riparazione dell'ingiusta detenzione deve intendersi gravemente colposo il comportamento dell'indagato caratterizzato da spiccata leggerezza e macroscopica trascuratezza mediante azioni od omissioni denotanti vizio di...»