-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19513 del 9 novembre 2012
«La dichiarazione di assenso ex art. 179, secondo comma, c.c. del coniuge formalmente non acquirente, ma partecipante alla stipula dell'atto di acquisto, relativa all'intestazione personale del bene immobile o mobile registrato all'altro coniuge,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6575 del 14 marzo 2013
«La natura di comunione senza quote della comunione legale dei coniugi comporta che l'espropriazione, per crediti personali di uno solo dei coniugi, di un bene (o di più beni) in comunione abbia ad oggetto il bene nella sua interezza e non per la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5972 del 16 aprile 2012
«In tema di regime patrimoniale della famiglia, lo scioglimento della comunione legale dei beni fra i coniugi si verifica "ex nunc" con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione, il quale non è impedito dalla proposizione dell'appello...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 324 del 12 gennaio 2012
«Lo scioglimento della comunione legale dei beni fra coniugi si verifica, con effetto "ex nunc", dal momento del passaggio in giudicato della sentenza di separazione ovvero dell'omologazione degli accordi di separazione consensuale, non spiegando,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19454 del 9 novembre 2012
«Allo scioglimento della comunione legale tra i coniugi, ai sensi dell'art. 192, terzo comma, c.c., devono essere restituiti solo gli importi impiegati in spese ed investimenti per il patrimonio comune già costituito, ma non il denaro personale...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9845 del 15 giugno 2012
«In materia di divisione giudiziale, la somma dovuta a conguaglio dal condividente assegnatario a quello non assegnatario ha natura di debito di valore, che sorge, dopo lo scioglimento della comunione, all'atto dell'assegnazione a uno soltanto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9379 del 8 giugno 2012
«La presunzione legale di paternità di cui all'art. 231 c.c., a norma della quale il marito della madre è padre del figlio da essa concepito durante il matrimonio, può essere vinta soltanto con l'azione di disconoscimento di cui all'art. 235 c.c....»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11644 del 11 luglio 2012
«In tema di disconoscimento di paternità, la disciplina contenuta nell'art. 235 c.c. è applicabile anche a filiazioni scaturite da fecondazione artificiale, tenuto conto che il quadro normativo, a seguito dell'introduzione della legge 19 febbraio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9380 del 8 giugno 2012
«In tema di disconoscimento della paternità, l'onere di provare la tempestiva conoscenza della causa d'incapacità procreativa nel termine decadenziale, previsto dall'art. 235, n. 3, c.c., non può essere sostituito dal riscontro diagnostico...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13638 del 30 maggio 2013
«In tema di azione per il disconoscimento della paternità, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 244 cod. civ. in relazione all'art. 117 Cost., con riferimento all'art. 8 della Convenzione per la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12971 del 24 luglio 2012
«Nel giudizio promosso per la dichiarazione giudiziale di paternità naturale, la prova della fondatezza della domanda può trarsi anche unicamente dal comportamento processuale delle parti, da valutarsi globalmente, tenendo conto delle dichiarazioni...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11727 del 1 agosto 2003
«Nelle controversie concernenti la dichiarazione giudiziale della paternità o maternità naturale, i soggetti attivamente e passivamente legittimati non possono conferire ad altri il potere di stare in giudizio in loro nome e conto, in quanto la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3194 del 5 aprile 1996
«La presunzione di paternità di cui all'art. 231 c.c. non opera per il semplice fatto della procreazione da donna coniugata, ma solo quando vi sia anche un atto di nascita di figlio legittimo o, in difetto, il relativo possesso di stato, mentre,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9308 del 10 settembre 1990
«Qualora il figlio naturale non riconoscibile secondo la normativa anteriore alla riforma del diritto di famiglia, abbia visto respingere la domanda rivolta al conseguimento dell'assegno di cui agli artt. 580 e 594 (vecchio testo) c.c., il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5950 del 10 novembre 1981
«Il principio del ne bis in idem che preclude l'esercizio di una nuova azione, sul medesimo oggetto, fra le stesse parti, opera unicamente quando l'azione precedentemente proposta sia stata definita con una decisione di merito, e non anche quando...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12646 del 9 giugno 2011
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità, l'art. 269, quarto comma, c.c. - secondo il quale la sola dichiarazione della madre e la sola esistenza di rapporti tra questa ed il preteso padre all'epoca del concepimento non costituiscono prova...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 282 del 9 gennaio 2009
«In tema di indagini compiute dal consulente tecnico d'ufficio ai fini della dichiarazione giudiziale di paternità, ai sensi dell'art. 269 cod. civ., non ogni ipotesi prospettata dalle parti deve essere dal medesimo esaminata per pervenire al...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13665 del 22 luglio 2004
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità naturale, il principio della libertà di prova sancito, in materia, dall'art. 269, comma 2 c.c. non è derogato dal limite imposto al giudice dalla disposizione di cui al successivo quarto comma della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7193 del 5 agosto 1997
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità il nuovo testo dell'art. 269 c.c. non pone alcuna limitazione in ordine ai mezzi con i quali può essere provata la paternità naturale, così consentendo che quella prova possa essere anche indiretta...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8719 del 22 ottobre 1994
«Nel giudizio per la dichiarazione della paternità naturale, l'affermazione del convenuto, secondo la quale la madre, nel periodo del concepimento, avrebbe avuto rapporti carnali anche con uomini diversi (cosiddetto exceptio plurium concubentium)...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6858 del 18 giugno 1991
«Nel giudizio per la dichiarazione giudiziale della paternità naturale, la prova prevista dall'art. 269 c.c. può essere fornita con ogni mezzo ed anche mediante valorizzazione di elementi presuntivi che presentino i requisiti di cui all'art. 2729,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2646 del 30 maggio 1989
«Il riconoscimento della paternità naturale, contenuto in un testamento, ancorché inidoneo a costituire lo status di figlio naturale, per inefficacia derivante dalla circostanza che il testatore sia ancora in vita (art. 256 c.c.), esprime...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15568 del 14 luglio 2011
«Nel giudizio diretto ad ottenere una sentenza dichiarativa della paternità naturale, le indagini ematologiche e genetiche sul DNA possono fornire elementi di valutazione non solo per escludere, ma anche per affermare il rapporto biologico di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10007 del 16 aprile 2008
«Il principio secondo il quale il provvedimento che disponga, o meno, la consulenza tecnica, rientrando nel potere discrezionale del giudice di merito, è incensurabile in sede di legittimità, va contemperato con quello secondo il quale il giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14976 del 2 luglio 2007
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità naturale, deve escludersi qualsiasi subordinazione dell'ammissione degli accertamenti immuno-ematologici all'esito della prova storica sull'esistenza di un rapporto sessuale tra il presunto padre e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3342 del 18 aprile 1997
«Ai sensi dell'art. 269 comma secondo c.c., la prova della paternità naturale può essere fornita con ogni mezzo, onde è rimesso alla valutazione del giudice di merito decidere se fare ricorso ad indagini ematologiche e genetiche per confermare gli...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6550 del 9 giugno 1995
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità, l'art. 269 c.c. secondo cui la sola dichiarazione della madre e la sola esistenza di rapporti tra questa ed il presunto padre all'epoca del concepimento non costituiscono prova della paternità...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2820 del 16 marzo 1991
«In tema di paternità naturale, la prova negativa del rapporto, a differenza di quella positiva (che esige il raggiungimento di un elevato grado di probabilità), non richiede una pluralità di esami ematologici e genetici, eseguiti in base a diversi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 576 del 30 gennaio 1985
«In tema di dichiarazione giudiziale della paternità naturale, la maggiore affidabilità delle cosiddette prove ematologiche o genetiche, alla stregua dei più recenti metodi scientifici, nel senso della loro idoneità ad evidenziare non soltanto in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27392 del 12 dicembre 2005
«In tema di dichiarazione giudiziale di paternità, l'ultimo comma dell'art. 269 c.c., introducendo una limitazione di carattere probatorio, per cui la sola dichiarazione della madre e la sola esistenza di rapporti tra la madre e il preteso padre...»