-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5250 del 15 marzo 2004
«La garanzia dell'appaltatore per le difformità ed i vizi dell'opera si configura non come una garanzia in senso tecnico, ma come un' esplicazione particolare della comune responsabilità per inadempimento, attuabile — a scelta del committente — con...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12704 del 30 agosto 2002
«In tema di appalto, il committente si trova, rispetto ai materiali acquistati dall'appaltatore presso terzi e messi in opera in esecuzione del contratto, in una posizione analoga a quella dell'acquirente successivo nell'ipotesi della c.d. vendita...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5496 del 17 aprile 2002
«In tema di appalto, qualora il committente, rilevata l'esistenza di vizi nell'opera, non ne pretenda l'eliminazione diretta da parte dell'esecutore del lavoro, chiedendo, invece, il risarcimento del danno per l'inesatto adempimento, il credito...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1836 del 18 febbraio 2000
«In difetto di esecuzione, nel termine concesso dalla sentenza di condanna, di primo grado, all'appaltatore per eliminare i vizi e le difformità dell'opera, il committente può provvedervi direttamente a sue spese, e ottenerne il rimborso con la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9001 del 25 luglio 1992
«L'azione del committente per il risarcimento dei danni derivanti dalle difformità, i vizi o la mancanza di qualità dell'opera appaltata si aggiunge, nel caso di colpa dell'appaltatore, a quella diretta alla eliminazione, a spese dell'appaltatore,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10838 del 11 maggio 2007
«L'art. 1587, n. 1, c.c., nel sancire l'obbligo del conduttore di servirsi della cosa locata per l'uso determinato in contratto, implica che il diritto di godimento non è illimitato, ma va esercitato entro l'ambito delle singole e specifiche...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4753 del 4 marzo 2005
«Il conduttore d'immobile destinato ad uso non abitativo non ha di regola l'obbligo di usare il bene locato ad eccezione dei casi in cui il contratto abbia ad oggetto una cosa produttiva o un bene il cui uso sia necessario alla sua conservazione,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13525 del 11 ottobre 2000
«Posto che il divieto pattizio di abuso, da parte del conduttore, nel godimento della cosa locata mediante alterazioni sia pure parziali della stessa può comportare, in caso di inadempimento ritenuto di non scarsa importanza secondo l'apprezzamento...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9622 del 10 settembre 1999
«In caso di abuso nel godimento della cosa locata — che non si verifica in tutte le ipotesi di modificazione nello stato di fatto, ma solo di innovazioni che immutino la natura e la destinazione della cosa locata — spetta al giudice di merito...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9821 del 4 ottobre 1990
«In caso di abuso nel godimento della cosa locata, perpetrato mediante alterazione, sia pure parziale, dell'immobile, spetta al giudice di merito apprezzare l'importanza dell'inadempimento ai fini dell'eventuale pronuncia di risoluzione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8550 del 10 agosto 1999
«Il pagamento in corso di causa dei canoni di locazione scaduti, non esclude la valutazione da parte del giudice del merito della gravità dell'inadempimento del conduttore dedotto con l'intimazione di sfratto, specie quando l'inadempimento sia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11603 del 31 maggio 2005
«Costituisce grave inadempimento del conduttore — per inosservanza del fondamentale obbligo previsto dall'art. 1597 n. 2 c.c. — la persistente corresponsione del canone locatizio per mezzo di vaglia postali, nonostante il ripetuto invito del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7772 del 23 aprile 2004
«In tema di locazione, al conduttore non è consentito di astenersi dal versare il canone, ovvero di ridurlo unilateralmente, nel caso in cui si verifichi una riduzione o una diminuzione nel godimento del bene, e ciò anche quando si assume che tale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17161 del 3 dicembre 2002
«In tema di locazione di immobili urbani ad uso abitativo, la cosiddetta autoriduzione del canone (e, cioè, il pagamento di questo in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita, per effetto di una unilateralmente asserita esorbitanza di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10271 del 16 luglio 2002
«In tema di locazione di immobili urbani per uso diverso da quello abitativo, la cosiddetta autoriduzione del canone (e, cioè, il pagamento di questo in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita) costituisce fatto arbitrario ed...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12527 del 22 settembre 2000
«In tema di locazione di immobili urbani, il pagamento del canone in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita integra inadempimento grave secondo la valutazione fattane dal legislatore con l'art. 2 del D.L. 30 dicembre 1988, n. 551,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9913 del 7 ottobre 1998
«In tema di locazione di immobili urbani, l'obbligazione principale del conduttore è quella di pagamento del canone nella misura e con le modalità pattuite e non è consentito allo stesso, sino a che non sia stata accertata giudizialmente una...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9863 del 5 ottobre 1998
«In tema di locazione di immobili, il pagamento del canone di locazione costituisce la principale e fondamentale obbligazione dei conduttore, al quale non è consentito astenersi dal versare il corrispettivo o di determinare unilateralmente il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1870 del 3 marzo 1997
«È illegittima l'autoriduzione del canone di locazione prima della instaurazione del giudizio per la sua determinazione, ferma la necessità di valutare con particolare riguardo all'interesse del locatore a riceverlo mensilmente, fino alla moratoria...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11972 del 17 maggio 2010
«L'art. 1588 c.c., in base al quale il conduttore risponde della perdita e del deterioramento della cosa locata anche se derivante da incendio, qualora non provi che il fatto si sia verificato per causa a lui non imputabile, pone una presunzione di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12896 del 4 giugno 2009
«In caso di cessione del contratto di locazione ai sensi dell'artt 36 della legge n. 392 del 1978, qualora il locatore non abbia liberato il cedente, tra quest'ultimo e il cessionario, divenuto successivo conduttore dell'immobile, viene ad...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20357 del 21 ottobre 2005
«In materia di responsabilità per esercizio di attività pericolose, considerato che tutte le attività umane contengono in sé un grado più o meno elevato di pericolosità per coloro che le esercitano, occorre sempre distinguere tra pericolosità della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4794 del 13 novembre 1989
«Se nel corso del rapporto l'immobile locato subisca deterioramento a causa d'un incendio, il conduttore intanto può sospendere il pagamento del canone, facendo valere l'inadempimento del locatore all'obbligazione di mantenere la cosa in istato da...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11189 del 15 maggio 2007
«L'obbligazione di restituire la cosa locata secondo le condizioni stabilite dall'art. 1590, comma primo, c.c. pur avendo natura contrattuale, non ha carattere sinallagmatico, ma consegue alla natura propria della locazione (che si configura come...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8616 del 12 aprile 2006
«L'obbligazione di restituzione dell'immobile locato, posta a carico del conduttore dall'art. 1590 c.c., non si esaurisce in una qualsiasi generica messa a disposizione delle chiavi, ma richiede, per il suo esatto adempimento, un'attività...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8751 del 7 ottobre 1996
«L'inadempimento o l'inesatto adempimento dell'obbligazione contrattuale è di per sé un illecito, ma non obbliga l'inadempiente al risarcimento se in concreto non ne è derivato un danno al patrimonio del creditore, principio che si applica anche...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5270 del 5 giugno 1996
«Perché il conduttore possa ritenersi esonerato da ogni responsabilità per danni all'immobile locato non è sufficiente che egli provi che il rapporto di locazione ebbe a risolversi consensualmente ed anticipatamente rispetto all'evento generatore...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7412 del 5 luglio 1991
«L'obbligo di osservare la diligenza del buon padre di famiglia nell'utilizzazione della cosa locata implica quello di un uso che non alteri lo stato della cosa sotto i profili strutturali, tipologico, di destinazione o funzionale e di decoro ed...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11373 del 11 maggio 2010
«Gli eredi del conduttore, i quali, dopo la sua morte, continuino ad occupare, senza titolo, l'immobile locato al loro dante causa, nonostante l'intervenuta convalida della licenza per finita locazione a quest'ultimo intimata, sono tenuti al...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2073 del 27 febbraio 1988
«Qualora l'inadempimento dell'appaltatore si concretizzi in vizi o difformità dell'opera, i rimedi accordati al committente sono quelli previsti dalla norma speciale dell'art. 1668 c.c. (prevalente sulle regole generali dell'art. 1453 c.c.), ai...»