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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20357 del 21 ottobre 2005
«La valutazione relativa a tale accertamento è rimessa al giudice del merito che, pertanto, risulta insindacabile in sede di legittimità, ove correttamente e logicamente motivata. (Nella fattispecie, la S.C. ha rigettato il ricorso, confermando la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11189 del 15 maggio 2007
«Da ciò si desume che è responsabile del danno consistente nella perdita di vantaggiose occasioni di vendita della cosa locata o nella risoluzione del contratto di vendita di essa il conduttore che, ritardando la riconsegna del bene o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10959 del 9 dicembre 1996
«Le norme, contenute negli artt. 1592 e 1593 c.c., sono applicabili anche alle accessioni operate dal conduttore che, originariamente separabili per la loro natura fisica, siano divenute giuridicamente inseparabili per disposizione di legge o per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1700 del 5 marzo 1990
«Al trasporto «amichevole o di cortesia», che, a differenza del trasporto «gratuito» il quale corrisponde ad un interesse essenzialmente economico del vettore, è privo dell'elemento negoziale, atteso che il trasporto viene offerto e concesso per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1712 del 16 febbraio 2000
«In tema di responsabilità del vettore nel trasporto di cose, nel vigente codice civile non sussiste più la presunzione iuris et de iure che la perdita dei valori non denunciati sia dovuta al fatto dello stesso mittente. Attualmente, combinando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7556 del 13 agosto 1997
«...di trasporto documentati da polizza di carico o documento equipollente e non invocabile nel caso di azione causale proposta contro le risultanze dei detti documenti, che resta assoggettata al più breve termine di sei mesi di cui all'art. 438 c.n.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2382 del 6 marzo 1987
«Pertanto, con tale rapporto — cui è connaturale che gli effetti degli affari conclusi per il tramite dell'agente si producano direttamente nei confronti del preponente — è incompatibile la diversa fattispecie in cui un soggetto abbia assunto ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4872 del 27 maggio 1996
«...specie l'agente, cui era stato conferito l'incarico di promuovere le vendite solo nei confronti dei rivenditori, con esclusione dei privati, aveva richiesto le provvigioni relative ad affari conclusi direttamente dalla mandante con privati).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4708 del 25 febbraio 2011
«In tema di opposizione allo stato passivo del fallimento, anche nella disciplina prevista dal d.l.vo n. 169 del 2007 (come nel regime intermedio, successivo al d.l.vo n. 5 del 2006), per la produzione di documenti a sostegno dell'istanza di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3380 del 12 febbraio 2008
«In tema di domanda di rivendica, proposta da una cassa di previdenza degli agenti verso la compagnia assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa, per la restituzione delle somme dei conti individuali riferibili agli agenti e costituenti il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5561 del 19 marzo 2004
«...occorrenti per l'esatta identificazione del documento, superflui rispetto all'interesse tutelato, si applica anche al pegno irregolare, che si caratterizza perla previsione della facoltà del creditore di disporre dei titoli ricevuti in pegno.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4917 del 1 aprile 2003
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta o per conto altrui — la cui stipula impedisce al contraente l'esercizio dei diritti derivanti dal contratto, salvo che non vi consenta esplicitamente o implicitamente l'assicurato, che li acquista...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9584 del 15 novembre 1994
«Nell'assicurazione per conto di chi spetta stipulata dal vettore per i danni alle cose trasportate, la qualità di assicurato, titolare dei diritti derivanti dal contratto, spetta al proprietario delle merci, e non al contraente vettore, la cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10978 del 3 novembre 1998
«Ed infatti, pur facendo la predetta norma generico riferimento alla pubblicazione della procura «nelle forme richieste dalla legge», deve ritenersi, in assenza di altre norme che regolino la pubblicazione della procura di cui si tratta, che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6071 del 17 ottobre 1983
«L'assicurazione per la responsabilità civile non può riguardare i fatti meramente accidentali, dovuti cioè a caso fortuito o forza maggiore, dai quali non sorge responsabilità, ma, per la sua stessa denominazione, importa necessariamente che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2752 del 9 marzo 1995
«Le rimesse effettuate alla banca in conto corrente dal debitore principale dopo il recesso del fideiussore hanno natura solutoria — e quindi effetti riduttivi sul contenuto dell'obbligazione di garanzia, per il principio contenuto nell'art. 1941...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 259 del 13 gennaio 1997
«La promessa di pagamento, anche se titolata, non ha natura confessoria, poiché non contiene una dichiarazione di scienza, ma una dichiarazione di volontà intesa a impegnare il promittente all'adempimento della prestazione oggetto della promessa,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10951 del 9 dicembre 1996
«Per «attività pericolose», agli effetti di cui all'art. 2050 c.c., devono intendersi quelle cosa qualificate da specifiche norme destinate a prevenire sinistri e a tutelare la incolumità pubblica, ovvero quelle per le quali la pericolosità trova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8997 del 27 agosto 1999
«Un tale generalizzato diritto non sussiste, infatti, nell'ordinamento vigente, che si limita a prevedere, di volta in volta, nel codice civile ed in leggi speciali, particolari limiti alla proprietà per garantirne la funzione sociale, senza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4495 del 24 febbraio 2011
«A carico dei proprietari o concessionari delle autostrade, per loro natura destinate alla percorrenza veloce in condizioni di sicurezza, è configurabile la responsabilità per cosa in custodia, disciplinata dall'art. 2051 c.c., essendo possibile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10300 del 7 maggio 2007
«Costituiscono attività pericolose ai sensi dell'art. 2050 c.c. non solo le attività che tali sono qualificate dalla legge di pubblica sicurezza o da altre leggi speciali, ma anche le diverse attività che comportino la rilevante probabilità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15383 del 6 luglio 2006
«In tema di responsabilità per danni da beni demaniali, qualora non sia applicabile la disciplina dell’art. 2051 c.c., in quanto sia accertata in concreto l’impossibilità dell’effettiva custodia sul bene demaniale, l’ente pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19974 del 14 ottobre 2005
«In tema di responsabilità civile, dovendosi ancorare il concetto di caso fortuito al criterio generale della prevedibilità con l'ordinaria diligenza del buon padre di famiglia, la quale si risolve in un giudizio di probabilità, non si può far...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8703 del 9 aprile 2009
«In tema di responsabilità per fatto illecito, rientra tra i principi informatori della materia, ai quali è tenuto ad uniformarsi il giudice di pace nel giudizio di equità, quello di cui al disposto dell'art. 2059 c.c. il quale, secondo una lettura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4255 del 13 aprile 1995
«Nella valutazione del danno alla salute - il quale si riferisce alla salute come bene in sé, indipendentemente dalla capacità del danneggiato di produrre reddito ed a prescindere da questo - mentre è irrilevante la capacità personale di produzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19351 del 18 settembre 2007
«Ne consegue che, seppure il trattamento economico e normativo dei singoli lavoratori è nella sua globalità costituito dall'insieme delle pattuizioni dei due diversi livelli contrattuali, la disciplina nazionale e quella aziendale, egualmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12445 del 25 maggio 2006
«...colpa del datore di lavoro danneggiante, sebbene concorra ad integrare la fattispecie costitutiva del diritto al risarcimento, onere che, invece, incombe sul datore di lavoro e che si concreta nel provare la non imputabilità dell'inadempimento.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28276 del 26 novembre 2008
«...dirigenziale generale, con distribuzione dei posti con funzione dirigenziale e indicazione dei relativi compiti, discende che un ufficio può essere ritenuto di livello dirigenziale generale solo in presenza di espressa qualificazione normativa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6462 del 17 marzo 2009
«Il trasferimento del lavoratore ad altra sede o reparto ha natura ontologicamente disciplinare ove sia ricollegabile ad una mancanza del lavoratore e non sia conseguente all'esercizio del potere organizzatorio e gestionale del datore di lavoro....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15889 del 14 agosto 2004
«L'istituto della trasferta presuppone che lo spostamento del lavoratore sia determinato da fatti occasionali e contingenti, implicanti di volta in volta singole decisioni del datore di lavoro, mentre la prolungata permanenza in varie sedi di...»