-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 42858 del 29 aprile 2014
«...nel rideterminare la pena, deve attenersi ai limiti derivanti dai principi in materia di successione di leggi penali nel tempo, che inibiscono l'applicazione di norme più favorevoli eventualmente "medio tempore" approvate dal legislatore.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43076 del 21 novembre 2007
«In tema di reati fallimentari, posto che la sentenza dichiarativa di fallimento non fa stato nel processo penale, per cui spetta al giudice penale il potere - dovere di verificare autonomamente, tra l'altro, se l'imputato possa o meno essere...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4102 del 1 febbraio 2016
«..."internet", così determinando un fenomeno di successione di leggi penali nel tempo regolato dall'art. 2, quarto comma, cod. pen., con la conseguenza che non è applicabile ai fatti pregressi la nuova disciplina, in quanto maggiormente afflittiva.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3385 del 24 gennaio 2017
«In ipotesi di successione nel tempo di plurime leggi penali, tutte posteriori al "tempus commissi delicti", l'individuazione del regime complessivamente di maggior favore per il reo, ai sensi dell'art. 2, comma quarto, cod. pen., deve essere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46567 del 4 novembre 2016
«...del fatto, prevista dall'art. 131 bis cod. pen., poiché trattandosi di causa di non punibilità che non esclude la sussistenza del reato, non può applicarsi la disciplina in materia di successione delle leggi penali di cui all'art. 2 cod. pen.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 612 del 12 marzo 1993
«...e ciò in forza del principio di legalità, proclamato in materia di depenalizzazione dall'art. 1 della legge n. 689 del 1981, e salva diversa ed espressa disposizione derogatoria, prevista da norma di pari rango (primario e non superprimario).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4701 del 13 settembre 1999
«Una volta che il giudice, in presenza di leggi penali sostanziali succedutesi nel tempo, abbia individuato la norma più favorevole per il reo da applicare nel caso concreto, deve derivare da detta scelta tutte le implicazioni che ne conseguono in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1803 del 10 aprile 2000
«L'art. 18 della legge 25 giugno 1999, n. 205, abrogando l'art. 341 c.p., ha dato luogo ad una vera e propria “abolitio criminis”, nel senso che il fatto costituente il reato di oltraggio non è più previsto dalla legge come reato, dovendosi...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40986 del 24 settembre 2018
«In tema di successione di leggi penali, nel caso in cui l'evento del reato intervenga nella vigenza di una legge penale più sfavorevole rispetto a quella in vigore al momento in cui è stata posta in essere la condotta, deve trovare applicazione la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4373 del 25 ottobre 1989
«...– non detta alcun criterio di esegesi legislativa, limitandosi a stabilire che le leggi penali e quelle che fanno eccezione ad altre leggi non si applicano (in via d'interpretazione analogica) oltre i casi ed i tempi in esse considerati.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 922 del 29 gennaio 1988
«Nel caso di successione di leggi penali nel tempo, una volta stabilito, tenendo conto della disciplina complessiva risultante dalle norme precettive e sanzionatorie che la legge successiva è sfavorevole, quest'ultima deve essere applicata nella...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13321 del 11 ottobre 1990
«In tema di successione di leggi penali e di individuazione della legge più favorevole ai sensi dell'art. 2, comma terzo, c.p., il trattamento più favorevole va scelto in concreto, con la verifica di tutte le conseguenze che derivano da ciascuna...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6012 del 31 maggio 1991
«I regolamenti della CEE hanno piena efficacia obbligatoria e sono direttamente applicabili nell'ordinamento dello Stato. Ne consegue che avendo il reg. CEE n. 986/89, con l'art. 1, abrogato a decorrere dall'1 gennaio 1991, la norma (prima interna,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11444 del 28 novembre 1992
«In tema di successione di leggi penali, i decreti-legge non convertiti si applicano, se più favorevoli, ai fatti commessi durante il loro vigore. Ne deriva che — in materia tributaria — devono ritenersi efficaci le «dichiarazioni integrative» a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1745 del 2 luglio 1993
«Il predetto diritto non è tutelato dalle norme sul furto, bensì da quelle contravvenzionali, come quella (depenalizzata) di cui al primo comma dell'art. 33, R.D. 8 ottobre 1931, n. 1604, contenente il testo unico delle leggi sulla pesca, o quella...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4421 del 11 ottobre 1995
«...legge penale più sfavorevole, riferibile solo a leggi penali sostanziali, tra le quali non sono annoverabili le norme che attengono all'esecuzione della pena e alle misure a questa alternative, comprese le condizioni per la loro applicazione.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 826 del 27 gennaio 1996
«Non rientra nella fattispecie contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p., ma nell'ambito di applicazione dell'art. 106 del R.D. n. 383 del 1934, depenalizzato dalla L. n. 317 del 1967, la violazione dell'ordinanza sindacale con la quale venga...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 726 del 3 febbraio 1997
«L'ordine di comparire davanti all'autorità di P.S. impartito al cittadino straniero per motivi inerenti alla sua permanenza nel territorio dello Stato costituisce reato anche dopo la depenalizzazione dell'art. 15 R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (testo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23274 del 19 maggio 2004
«In tema di successione di leggi penali, ai fini dell'individuazione della normativa di favore per il reo, non si può procedere a una combinazione delle disposizioni più favorevoli della nuova legge con quelle più favorevoli della vecchia, in...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 383 del 9 gennaio 2004
«Anche dopo la depenalizzazione — ad opera dell'art. 1 del D.L.vo n. 480 del 1994 — del reato di inottemperanza all'invito a presentarsi all'autorità di pubblica sicurezza previsto dall'art. 15 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37857 del 6 agosto 2018
«In tema di successione di leggi penali nel tempo, l'art. 7 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo - così come interpretato dalla giurisprudenza della Corte EDU - non consente l'applicazione retroattiva dell'interpretazione...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41007 del 24 settembre 2018
«Il principio di specialità stabilito dall'art. 9 della legge 24 novembre 1981, n. 689, è derogabile da leggi ordinarie con il limite del rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità, e l'esclusione della sua operatività può essere...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33039 del 4 ottobre 2006
«Nell'interpretazione del principio della riserva di legge in materia penale, (art. 25, 2° comma Cost.), la Corte Costituzionale ha costantemente affermato il monopolio del legislatore statale, fondando tale posizione su...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 355 del 25 novembre 2004
«...il citato D.L. non è stato emanato in attuazione della legge di delega n. 50/99 e la questione, come prospettata dall'autorità giudiziaria rimettente, risulta invece attinente al tema della successione di leggi penali nel tempo.»
-
Cassazione penale, sentenza n. 4904 del 16 aprile 1999
«La disposizione dell’art. 88, comma 2, parte seconda, del nuovo codice della strada, che ha stabilito che le disposizioni della legge 6 giugno 1974, n. 298 non si applicano agli autoveicoli aventi una massa complessiva a pieno...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28242 del 10 dicembre 2020
«La speciale disciplina dettata dall'art. 55 del d.lgs. n. 159 del 2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione), come modificata dalla l. n. 161 del 2017, è applicabile esclusivamente alle ipotesi di confisca ivi previste o da...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9456 del 25 febbraio 2005
«Il principio di legalità della pena e quello di applicazione, in caso di successione di leggi penali, della legge più favorevole, operano anche con riguardo alle pene accessorie, per cui anche l'eventuale applicazione illegale di tali pene...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21882 del 18 marzo 2021
«In tema di stupefacenti, le modifiche apportate all'art. 73, comma 5, del d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, dal d.l. 23 dicembre 2013 n. 146, convertito dalla legge 21 febbraio 2014, n. 10, in quanto introduttive di un regime sanzionatorio più...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30538 del 13 maggio 2021
«Non ricorre successione di leggi penali nel tempo tra il delitto di riduzione in schiavitù e quello di costrizione o induzione al matrimonio di cui all'art. 588-bis cod. pen., introdotto dall'art. 7 legge 19 luglio 2019 n. 69, in riferimento ad un...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46184 del 23 novembre 2021
«In tema di successione di leggi penali nel tempo, l'art. 7 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo - così come interpretato dalla giurisprudenza della Corte EDU - non consente l'applicazione retroattiva dell'interpretazione...»