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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8913 del 19 giugno 2002
«Ne consegue che egli ha il diritto di ripetere, nei confronti del locatore, quella parte del corrispettivo che superi la misura stabilita dalla legge sul cosiddetto equo canone, anche se tale corrispettivo si riferisca al periodo successivo alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7087 del 15 maggio 2002
«L'elemento essenziale e caratterizzante del rapporto di agenzia si sostanzia nella realizzazione da parte dell'agente di un'attività economica organizzata, rivolta ad un risultato di lavoro che questi svolge autonomamente nell'interesse, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4872 del 27 maggio 1996
«Nel contratto di agenzia, la clausola di esclusiva, in difetto di diverse, specifiche, pattuizioni, ha un ambito di efficacia coincidente con l'oggetto del mandato, con la conseguenza che gli affari non ricompresi tra quelli che l'agente deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8110 del 25 luglio 1995
«Atteso che l'agente non ha la facoltà di riscuotere i crediti del preponente, salvo che questi gli abbia (espressamente) conferito tale incarico (art. 1744 c.c.), qualora l'originaria stipulazione del contratto di agenzia preveda la facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5467 del 2 maggio 2000
«Anche in base alla normativa di attuazione della direttiva comunitaria 86/653 (del 18 dicembre 1986) sugli agenti di commercio indipendenti e, in particolare, alla disciplina dettata dall'art. 1748 c.c., nel testo di cui al D.L.vo 15 febbraio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 58 del 14 gennaio 1985
«In tema di rapporto di agenzia, il fatto che la provvigione sia determinata in misura fissa anche per gli affari non andati a buon fine non esclude l'assunzione da parte dell'agente del rischio del risultato utile della propria attività di lavoro,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1434 del 5 febbraio 1993
«Il principio della necessità della contestazione immediata, sia pure sommaria, delle ragioni poste, a base del recesso per giusta causa, con la conseguente preclusione di dedurre successivamente fatti diversi da quelli contestati, opera sia per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15661 del 12 dicembre 2001
«La giusta causa di recesso dal rapporto di agenzia costituisce un'ipotesi normativa che è desumibile per analogia dalla norma sul licenziamento per giusta causa nel lavoro subordinato (come ora confermato dall'art. 1751 c.c., che, nel testo di cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3898 del 20 aprile 1999
«Nel rapporto di agenzia, così come nel rapporto di lavoro subordinato, attesa l'analogia tra i due rapporti, entrambi fondati sull'elemento fiduciario, la necessità di immediata, seppure sommaria, contestazione delle ragioni poste a base del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21279 del 15 ottobre 2010
«Nel contratto di agenzia, analogamente a quanto previsto nei rapporti di lavoro privi di stabilità, ove non ricorra l'ipotesi della giusta causa, la parte che recede è obbligata a darne preavviso nel termine stabilito ai sensi dell'art. 1750 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4708 del 25 febbraio 2011
«In tema di opposizione allo stato passivo fallimentare e con riguardo alla prova testimoniale di prestazioni di lavoro, ai sensi dell'art. 416 c.p.c., poiché i fatti da allegare devono essere indicati in maniera specifica negli atti introduttivi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9284 del 4 maggio 2005
«Ne consegue che, con specifico riferimento al requisito dell'«interesse» questo risulta, nell'assicurazione ex art. 1891, di duplice natura e di diverso contenuto, dovendo esso venir valutato, ai fini della validità del contratto, sia con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4475 del 15 aprile 1993
«La surrogazione dell'assicuratore, che abbia corrisposto l'indennizzo, nei diritti dell'assicurato verso il terzo autore del fatto illecito dannoso non esclude di per sé ogni azione risarcitoria dell'assicurato medesimo nei confronti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7577 del 20 giugno 1992
«In tema di surrogazione dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato, ai sensi dell'art. 1916 c.c., opera il principio — che impronta anche la giurisprudenza costituzionale (sent. n. 319 del 1989, 356 del 1991 e 485 del 1991) — secondo il quale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17015 del 2 agosto 2007
«Ne consegue che non è annullabile la transazione con la quale le parti abbiano convenuto un determinato corrispettivo come incentivo all'esodo ed a tacitazione di tutti i diritti del lavoratore in relazione alla cessazione del rapporto di lavoro,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11471 del 18 novembre 1997
«La tutela del lavoratore contro il licenziamento illegittimo si attua durante lo svolgimento del rapporto secondo la sua specifica disciplina, mentre, manifestata dal datore di lavoro la volontà di recedere, il prestatore può ben transigere in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4632 del 6 marzo 2004
«Il pagamento di una somma che si assume pienamente satisfattoria della pretesa del creditore, pretesa della quale si contesti — contestualmente al pagamento — il maggior ammontare, non assume il significato di riconoscimento del diritto, idoneo ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3634 del 3 maggio 1990
«Il lavoratore che, in conseguenza del fatto illecito del terzo, subisca lesioni alla persona non ha diritto, per il periodo di invalidità temporanea, al risarcimento del danno, se abbia continuato a percepire la precedente retribuzione e non provi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6572 del 24 marzo 2006
«Mentre il risarcimento del danno biologico è subordinato all'esistenza di una lesione dell'integrità psico-fisica medicalmente accertabile, il danno esistenziale - da intendere come ogni pregiudizio (di natura non meramente emotiva ed interiore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2771 del 8 febbraio 2007
«La tecnica di accertamento della lesione varia a seconda della natura dell'interesse legittimo nel senso che, se l'interesse è oppositivo, occorre accertare che l'illegittima attività dell'Amministrazione abbia leso l'interesse alla conservazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12326 del 27 maggio 2009
«In materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il danno cosiddetto "tanatologico", nel caso che la morte (nella specie, in esito ad un infortunio "in itinere") segua le lesioni dopo breve tempo,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 411 del 24 gennaio 1990
«Il bene della salute costituisce, come tale, oggetto di autonomo diritto primario assoluto (art. 32 Cost.), sicché il risarcimento dovuto per la sua lesione non può essere limitato alle conseguenze che incidono solo sull'idoneità a produrre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1072 del 18 gennaio 2011
«In caso di lesione dell'integrità fisica - nella specie conseguente ad un infortunio sul lavoro - che abbia portato a breve distanza di tempo ad esito letale, è configurabile un danno biologico di natura psichica subito dalla vittima che abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14645 del 1 ottobre 2003
«Il giudice, nel procedere alla liquidazione del danno biologico, deve fare ricorso al criterio equitativo (artt. 2056 e 1223, c.c.), considerando le circostanze del caso concreto — specificamente, la gravità delle lesioni, gli eventuali postumi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8668 del 3 ottobre 1996
«L'ambito territoriale di efficacia del contratto collettivo di lavoro non è necessariamente e neppure presuntivamente limitato al territorio nazionale, ma va accertato in base ad un'interpretazione delle singole clausole contrattuali, diretta a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10374 del 7 agosto 2000
«Di conseguenza il termine prescrizionale relativo alle spettanze retributive non può in alcun modo coincidere o risultare condizionato dalla diversa problematica riguardante la prescrizione del diritto all'inquadramento dell'impresa ai fmi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10002 del 29 luglio 2000
«Nel vigente ordinamento del rapporto di lavoro subordinato, regolato da contratti collettivi di diritto comune, la individuazione della contrattazione collettiva che regola il rapporto di lavoro va fatta unicamente attraverso l'indagine della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2665 del 26 marzo 1997
«Pertanto, nell'ipotesi di contratto di lavoro regolato dal contratto collettivo di diritto comune proprio di un settore non corrispondente a quello dell'attività svolta dell'imprenditore, il lavoratore non può aspirare all'applicazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11554 del 6 novembre 1995
«Al fine dell'individuazione del contratto collettivo postcorporativo applicabile al rapporto di lavoro, l'appartenenza alla categoria professionale si determina, ai sensi dell'art. 2070 c.c., secondo l'attività effettivamente esercitata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15039 del 4 luglio 2007
«Il contratto individuale di lavoro stipulato alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni deve conformarsi al contratto collettivo il quale, a sua volta, demanda al contratto collettivo integrativo di ente l'attuazione delle sue disposizioni;...»