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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4014 del 20 aprile 1998
«Ritenuta l'illegittimità del licenziamento di un dirigente d'azienda per inosservanza delle garanzie procedimentali previste dall'art. 7 della legge n. 300 del 1970 in materia di provvedimenti disciplinari (nella specie in applicazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12902 del 19 dicembre 1997
«Nell'ipotesi di licenziamento di dirigente industriale senza il rispetto delle garanzie procedurali di cui all'art. 7 legge n. 300 del 1970 (nella specie per mancata contestazione degli addebiti) sono dovuti, oltre all'indennità di mancato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18998 del 2 settembre 2010
«In materia di ripartizione dell'onere della prova, il principio secondo il quale spetta al datore di lavoro provare l'appartenenza del lavoratore alla categoria dei dirigenti non si applica ove l'accertamento della natura dirigenziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16263 del 19 agosto 2004
«Il rapporto di lavoro del dirigente non è assoggettato alle norme limitative dei licenziamenti individuali di cui agli artt. 1 e 3 della legge n. 604 del 1966. Inoltre, la nozione di «giustificatezza» del licenziamento del dirigente, posta dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3594 del 15 giugno 1984
«Nel campo del lavoro agricolo, la figura del dirigente designa colui che è investito di tutti o di una parte dei poteri del datore di lavoro su tutta l'azienda o su una parte importante di essa avente struttura e funzioni autonome, con poteri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11643 del 13 maggio 2010
«L'art. 2392 c.c. (nell'originaria formulazione) impone a tutti gli amministratori un generale dovere di vigilanza sul complessivo andamento della gestione, che non viene meno - come si evince dall'espressione "in ogni caso" di cui al secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13904 del 20 ottobre 2000
«I fatti allegati possono essere considerati «pacifici», esonerando la parte dalla necessità di fornirne la prova, solamente quando l'altra parte abbia impostato la propria difesa su argomenti logicamente incompatibili con il disconoscimento dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9589 del 1 ottobre 1997
«La domanda giudiziale proposta davanti ad un giudice ordinario o speciale da uno dei soggetti di un rapporto giuridico ed avente ad oggetto la sussistenza o meno degli elementi costitutivi del rapporto stesso, con efficacia interruttiva della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18353 del 31 agosto 2007
«Il principio della sottrazione alla decadenza del soggetto incorsovi per cause a lui non imputabili, desumibile dal sistema normativo complessivo e dall'evoluzione giurisprudenziale, deve affermarsi anche in materia di contenzioso tributario, in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1616 del 5 ottobre 1996
«In tema di corruzione, la materiale dazione di somme di denaro può costituire un semplice momento satisfattivo della complessiva vicenda. Pertanto, quando la corruzione riguarda l'attività giudiziaria, così asservita agli interessi di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11670 del 13 ottobre 1999
«L'art. 2 delle att. c.p.p. attribuisce al dirigente dell'ufficio giudiziario il potere di stabilire se ricorrano o meno le ipotesi in cui è possibile la riunione dei processi ai sensi dell'art. 17 c.p.p., ma, in caso di giudizio positivo, non gli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2549 del 20 aprile 2000
«Il contrasto negativo che insorga fra tribunale in composizione collegiale e tribunale in composizione monocratica a proposito della competenza a decidere su una determinata questione (nella specie concernente la materia dell'esecuzione), non è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12516 del 28 marzo 2011
«Dà luogo a nullità relativa la mancata indicazione, nel decreto di citazione per il giudizio, nella specie di appello, dell'ora della comparizione, perché ciò non causa incertezza assoluta sul momento di celebrazione dell'udienza dato che, ove non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2181 del 3 marzo 1995
«Ai fini del calcolo del termine di durata massima della custodia cautelare occorre fare riferimento esclusivamente alla contestazione contenuta nel capo d'imputazione e non della eventuale diversa quantificazione della pena conseguente a modifiche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8172 del 4 aprile 2013
«La norma dell'art. 1359 cod. civ., secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa, trova applicazione nella sola ipotesi di condizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21253 del 29 novembre 2012
«Lo svolgimento di altra attività lavorativa da parte del dipendente assente per malattia può giustificare il recesso del datore di lavoro, in relazione alla violazione dei doveri generali di correttezza e buona fede e degli specifici obblighi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3628 del 8 marzo 2012
«Il licenziamento individuale del dirigente d'azienda può fondarsi su ragioni oggettive concernenti esigenze di riorganizzazione aziendale, che non debbono necessariamente coincidere con l'impossibilità della continuazione del rapporto o con una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19678 del 28 aprile 2003
«La richiesta di procedimento di cui agli artt. 9, terzo comma, c.p. e 342 c.p.p. - al pari del rifiuto di dar corso ad una rogatoria dall'estero o per l'estero e del decreto di estradizione - seppure connotata da una larga discrezionalità, riveste...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10229 del 18 ottobre 1997
«L'art. 807, comma terzo, c.p.c., nel dichiarare applicabili al compromesso (e, per il principio di autonomia che lo contraddistingue, alla clausola compromissoria) le disposizioni che regolano la validità dei contratti eccedenti l'ordinaria...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12868 del 16 giugno 2005
«La conoscenza dello statuto del Comune, atto a contenuto normativo di rango paraprimario o subprimario, appartiene, in considerazione anche della forma di pubblicità cui tale fonte è soggetta, alla scienza ufficiale del giudice, il quale è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30206 del 12 luglio 2013
«In tema di omicidio colposo in danno di lavoratori esposti ad amianto, non è sufficiente per ritenere sussistente il nesso di causalità affermare che l'esposizione a polveri di amianto viene indicata da leggi scientifiche universali e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19566 del 28 aprile 2004
«In materia edilizia, risponde del reato di cui all'art. 20 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, ora sostituito dall'art. 44 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, il dirigente dell'area tecnica comunale che abbia rilasciato una concessione edilizia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32325 del 26 agosto 2010
«Ai fini della configurabilità del reato di calunnia - che è di pericolo - non è richiesto l'inizio di un procedimento penale a carico del calunniato, occorrendo soltanto che la falsa incolpazione contenga in sé gli elementi necessari e sufficienti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2337 del 24 febbraio 1994
«Nella condotta del dirigente di una banca che, travalicando i suoi poteri, ha messo a disposizione del cliente somme di denaro, delle quali aveva la disponibilità, accreditando sul conto dello stesso o pagando direttamente un numero rilevantissimo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11848 del 21 maggio 2009
«Nel nuovo sistema istituzionale e costituzionale degli enti locali, il riconoscimento in capo al Presidente della Provincia della rappresentanza dell'ente, ai sensi dell'art. 50 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2878 del 26 febbraio 2003
«La legittimazione a promuovere giudizi in rappresentanza dell'ente Comune compete in via primaria al sindaco e può spettare al segretario generale, nella sua qualità di dirigente di ufficio dirigenziale generale, solo in quanto tale potestà sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4785 del 2 aprile 2001
«L'autenticazione, apposta dal difensore in calce alla procura alle liti, fa fede della provenienza dell'atto da colui che ne appare l'autore, ma non della legittimazione processuale di quest'ultimo. Ne consegue che è invalida la costituzione in un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 128 del 8 gennaio 2002
«L'art. 77 c.p.c., nel prevedere la forma scritta per il conferimento del potere di stare in giudizio a nome di un altro soggetto, non richiede ulteriori requisiti formali, quali l'adozione dell'atto notarile, né particolari strumenti di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15270 del 3 dicembre 2001
«Non può essere attribuita la rappresentanza processuale quando non risulti attribuita al medesimo soggetto altresì la rappresentanza sostanziale in ordine ai rapporti dedotti in giudizio, tuttavia il conferimento della rappresentanza sostanziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10771 del 28 ottobre 1998
«Il dirigente di un'impresa preposto alla gestione di un determinato settore aziendale, nel venire in relazione con terzi per la conclusione di affari pertinenti al medesimo settore, impegna la responsabilità dell'impresa indipendentemente dal...»