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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25037 del 22 giugno 2011
«Il reato di getto pericoloso di cose può concorrere con i reati di gestione non autorizzata di rifiuti (art. 256, D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152) e di scarico di reflui industriali senza autorizzazione (art. 137, D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36299 del 8 ottobre 2001
«...perseguimento (o del conseguimento), da parte dell'autore del reato, di un lucro di speciale tenuità e quella della produzione, a detrimento della parte offesa, di un evento dannoso o di una situazione di pericolo, entrambi di speciale tenuità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 66 del 30 gennaio 1997
«In tema di associazione per delinquere, l'indeterminatezza del programma criminoso non costituisce un requisito indefettibile per la configurabilità del reato di cui all'art. 416 c.p.; la lettera della norma, infatti, postula solo una pluralità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3402 del 24 marzo 1992
«Pertanto, tenuta presente la struttura dei due istituti del concorso di persone nel reato e del reato continuato, criterio distintivo del delitto di associazione per delinquere, rispetto al concorso di persone nel reato continuato consiste...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5820 del 19 maggio 2000
«Il delitto di disastro colposo di cui all'art. 449 c.p. richiede un avvenimento grave e complesso con conseguente pericolo per la vita o l'incolumità delle persone indeterminatamente considerata al riguardo; è necessaria una concreta situazione di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1406 del 27 ottobre 1972
«Il delitto di disastro ferroviario colposo si perfeziona con l'insorgere del pericolo, che non deve necessariamente identificarsi con la possibilità di deragliamento, poiché il pericolo stesso deve ritenersi sussistente quando la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37589 del 12 ottobre 2007
«Il pubblico amministratore committente non perde, in conseguenza dell'appalto dei lavori di manutenzione e sorveglianza delle strade, l'obbligo di vigilanza la cui omissione è fonte di responsabilità qualora concorrano le circostanze della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40908 del 10 novembre 2005
«In tema di violazione stradale, il conducente di un veicolo è tenuto a vigilare al fine di avvistare il pedone, implicando il relativo avvistamento la percezione di una situazione di pericolo, in presenza della quale il conducente è tenuto a porre...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12654 del 17 dicembre 1988
«...della struttura, ha dovere di massima vigilanza e di pronto intervento in relazione a situazioni di concreto pericolo che, comunque, coinvolgano i fruitori del servizio, anche qualora radicate in comportamenti imprudenti o negligenti del cliente.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2478 del 26 marzo 1986
«...aperto e accessibile a chiunque, non abbia adottato quelle precauzioni suggerite dalla comune esperienza e dalla normale prudenza idonee ad evitare che lo stato dei luoghi o cose pericolose esistenti nel fondo potessero recare danno a terzi.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35326 del 15 settembre 2008
«...onde evitare incidenti di gara, non potendo, in difetto, invocare il carattere intrinsecamente pericoloso della predetta attività, che soltanto con riguardo alle condotte dei partecipanti può dirsi non ispirata al comune concetto di prudenza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41606 del 8 ottobre 2013
«In tema di esigenze cautelari, il pericolo attuale e concreto per l'acquisizione o la genuinità della prova, richiesto per l'emissione di una misura cautelare personale dall'art. 274, lett. a) cod.proc.pen., è riferibile non solo a condotte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13093 del 20 marzo 2014
«È illegittima, per violazione del principio di proporzione, l'applicazione al pubblico ufficiale, autore di un delitto contro la P.A., della misura cautelare del divieto di dimorare e accedere nel comune nel quale svolge la propria attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12915 del 26 marzo 2015
«In materia di misure di prevenzione personali, la concomitante sottoposizione del proposto a misura cautelare personale, detentiva o non detentiva, incompatibile con la misura di prevenzione, non consente, al ripristino di quest'ultima, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8917 del 4 maggio 2016
«...la materia oggetto delle contrastanti pretese giuridiche delle parti, nonché il nuovo regolamento di interessi, che, mediante le reciproche concessioni, viene a sostituirsi a quello precedente cui si riconnetteva la lite o il pericolo di lite.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1321 del 10 febbraio 1995
«L'ipotesi sanzionata dall'art. 703 c.p. (accensioni ed esplosioni pericolose) integra un reato di pericolo, in relazione alla possibilità concreta che esplosioni di ordigni in centro abitato, o sulla pubblica via — senza la predisposizione delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2115 del 16 settembre 1996
«Le esigenze cautelari devono far riferimento ad un pericolo non comune rilevabile da fatti concreti e non possono essere desunte semplicemente dalla gravità del titolo di reato né dall'appartenenza dell'indagata ad una comunità, quella nomade, le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6392 del 19 febbraio 1998
«Il tentativo di incendio è configurabile solo nel caso previsto dal primo comma dell'art. 423 c.p., e non nel caso di incendio di cosa propria, nel quale l'esclusione del tentativo è giustificata dalla circostanza che, diversamente, si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12883 del 5 aprile 2012
«Il Comune è legittimato a costituirsi parte civile nel processo per la contravvenzione di cui all'art. 677 cod. pen., in quanto titolare di un interesse diffuso all'osservanza dei provvedimenti sindacali volti alla tutela della sicurezza ed al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4462 del 3 febbraio 2006
«Il responsabile di una società sportiva che gestisce una piscina è titolare di una posizione di garanzia, ai sensi dell'art. 40, comma secondo, c.p., in forza della quale è tenuto a garantire l'incolumità fisica degli utenti mediante l'idonea...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 16637 del 5 luglio 2017
«In tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa, l’esercente risponde dei danni derivanti dal suo svolgimento, a nulla valendo che il danneggiato sia un terzo piuttosto che un proprio incaricato e che i mezzi o le opere fonte di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16411 del 31 marzo 2017
«...all'immissione in commercio, di cui all'art. 6 del medesimo decreto, tendendo il primo alla tutela della pubblica incolumità, e specificamente della salute pubblica, dai fatti di comune pericolo e la seconda alla tutela del servizio farmaceutico.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17746 del 19 aprile 2018
«Ai fini dell'applicazione o del mantenimento della custodia cautelare in carcere, nell'ipotesi di A.I.D.S. conclamata (art.275, comma 4-bis cod. proc. pen.), è necessario che il giudice accerti, ai sensi dell'art. 275, comma 4-ter, fornendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26787 del 23 ottobre 2018
«In tema di azioni a difesa del possesso, è configurabile la molestia possessoria ove la condotta comporti una modifica dello stato dei luoghi, idonea a determinare una condizione di potenziale pericolo al possesso altrui e a produrre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3659 del 6 giugno 1981
«...configurano come uso della cosa comune, regolato dalle norme dell'art. 1102 cod. civ., e sono perciò consentite ove non pregiudichino l'uguale godimento altrui della cosa comune e non concretino una particolare situazione di danno o di pericolo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5989 del 16 giugno 1998
«...laedere in ossequio alla quale essa è tenuta a far sì che l'opus publicum (in particolare una strada aperta al pubblico transito) non integri per l'utente gli estremi di una situazione di pericolo occulto (cosiddetta insidia o trabocchetto).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3022 del 2 marzo 2001
«L'attività di esecuzione di lavori sulla pubblica strada è da considerare pericolosa ai sensi dell'art. 2050 c.c., costituendo i lavori stessi fonte di pericolo per gli utenti. Ne consegue che l'esercente l'attività di cui si tratta è assoggettato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11250 del 30 luglio 2002
«...laedere, in applicazione della quale essa è tenuta a far sì che il bene demaniale non presenti per l'utente una situazione di pericolo occulto, cioè non visibile e non prevedibile, che dia luogo al cosiddetto trabocchetto o insidia stradale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22837 del 10 novembre 2010
«In tema di responsabilità del medico da nascita indesiderata, ai fini dell'accertamento del nesso di causalità tra l'omessa rilevazione e comunicazione della malformazione del feto e il mancato esercizio, da parte della madre, della facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15723 del 18 luglio 2011
«Le regole di comune prudenza e le disposizioni regolamentari in tema di manutenzione delle strade pubbliche non impongono al gestore, in base al rapporto di custodia, o comunque al principio del "neminem laedere", l'apposizione di una recinzione...»