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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10060 del 26 aprile 2013
«Al fine di distinguere le fattispecie, nelle quali è consentito il sindacato della Corte di cassazione sul rispetto dei limiti esterni della giurisdizione nelle decisioni adottate dal Consiglio di Stato in sede di giudizio di ottemperanza, da...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15863 del 25 giugno 2013
«Nel procedimento diretto alla dichiarazione del fallimento non può dirsi violato il principio della immutabilità del giudice, sancito dall'art. 276 c.p.c., ancorché il giudice delegato che ha proceduto all'audizione del debitore sia rimasto...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22190 del 27 settembre 2013
«La decisione a seguito di trattazione orale, prevista dall'art. 281 sexies c.p.c., può essere adottata dalla corte di appello, come è confermato dall'art. 352 c.p.c., nella nuova formulazione, introdotta dalla legge 12 novembre 2011, n. 183, che,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25454 del 13 novembre 2013
«In tema di condominio negli edifici, qualora un condomino agisca per l'accertamento della natura condominiale di un bene, non occorre integrare il contraddittorio nei riguardi degli altri condomini, se il convenuto eccepisca la proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10453 del 14 maggio 2014
«In caso di sentenza pronunciata ex art. 281 sexies cod. proc. civ., non è causa di nullità la predisposizione, da parte del giudice, dopo il doveroso studio preliminare della causa, ma prima dell'udienza, di un testo provvisorio del provvedimento,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17176 del 29 luglio 2014
«Nel rito del lavoro, la disciplina della fase introduttiva del giudizio - e a maggior ragione quella del giudizio d'appello - risponde ad esigenze di ordine pubblico attinenti al funzionamento stesso del processo, in aderenza ai principi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20463 del 29 settembre 2014
«Nel rito del lavoro, quando risulti accertata la reale composizione del collegio per la coincidenza tra l'intestazione del verbale di udienza ed il dispositivo letto nella medesima, si deve ritenere, fino a querela di falso, che la sentenza sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21408 del 10 ottobre 2014
«La P.A. è responsabile per il fatto illecito dei propri dipendenti se sussista un nesso di occasionalità necessaria tra la condotta causativa del danno e le funzioni esercitate dal dipendente, che ricorre quando il dipendente non abbia agito quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23423 del 4 novembre 2014
«L'accertamento della sussistenza in capo al magistrato della "potestas iudicandi", che lo legittima all'adozione di un provvedimento giurisdizionale, va compiuto al momento della deliberazione della decisione, e non a quello del deposito della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 25305 del 28 novembre 2014
«Nelle controversie soggette al rito locatizio, l'omessa lettura del dispositivo all'udienza di discussione determina, ai sensi dell'art. 156, secondo comma, cod. proc. civ., la nullità insanabile della sentenza per mancanza del requisito formale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25505 del 2 dicembre 2014
«Nel giudizio di cassazione, il difensore non è abilitato a partecipare all'udienza di discussione se il mandato sia stato rilasciato (nella specie, da intimato che non abbia presentato tempestivo controricorso) a margine di un "atto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26154 del 12 dicembre 2014
«Qualora la sentenza di primo grado abbia, unitamente alla domanda risarcitoria dell'attore contro il convenuto, parzialmente accolto quella di garanzia impropria formulata dal convenuto contro un terzo, dichiarando la responsabilità del chiamato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8593 del 11 aprile 2014
«Il principio di immutabilità del giudice, di cui all'art. 276 cod. proc. civ., è applicabile solo dal momento in cui inizia la discussione e non si riferisce alle eventuali precedenti fasi interlocutorie. Ne consegue che, nel procedimento per la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1175 del 22 gennaio 2015
«Nel caso in cui il ricorrente, nonostante la rituale comunicazione della udienza di discussione, fissata ex art. 435 cod. proc. civ., non provveda a notificare l'atto di appello, né, partecipando a detta udienza, adduca alcun giustificato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15137 del 20 luglio 2015
«Nei giudizi di separazione personale dei coniugi, la proposizione dell'appello si perfeziona, ex art. 8 della l. n. 74 del 1987, applicabile in forza dell'art,. 23 della stessa legge, con il deposito, nei termini di cui agli artt. 325 e 327 cod....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17311 del 31 agosto 2015
«In tema di impugnazioni, nel caso in cui il giudice abbia ordinato, ai sensi dell'art. 281 sexies c.p.c., la discussione orale della causa ed abbia quindi pronunciato sentenza a conclusione della stessa, dando lettura del dispositivo e della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7104 del 9 aprile 2015
«La sentenza ex art. 281 sexies cod. proc. civ., la cui pronuncia - sebbene avvenuta all'esito di udienza all'uopo appositamente fissata - non sia stata preceduta dalla discussione orale delle parti, bensì dallo scambio di comparse conclusionali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7361 del 13 aprile 2015
«Nel giudizio di legittimità, l'istanza di rimessione in termini per la notifica del controricorso, depositata dall'intimato che non abbia provveduto al relativo adempimento nei termini di cui all'art. 370 cod. proc. civ., non è suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8000 del 20 aprile 2015
«Nel giudizio di cassazione, la facoltà delle parti di presentare in sede di discussione, ai sensi dell'art. 379, quarto comma, cod. proc. civ., brevi osservazioni per iscritto, per replicare alle conclusioni assunte dal P.M. in udienza, può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13922 del 7 luglio 2016
«Il mancato esame delle risultanze della CTU integra un vizio della sentenza che può essere fatto valere, nel giudizio di cassazione, ai sensi dell'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., risolvendosi nell'omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 15539 del 27 luglio 2016
«Il momento preclusivo della proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione deve individuarsi in quello in cui l'attività processuale delle parti in primo grado si esaurisce ed inizia il momento decisorio della causa, sicché, ove sia...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18057 del 14 settembre 2016
«In tema di spese giudiziali, va condannata ai sensi dell'art. 96, comma 3, c.p.c., aggiunto dalla legge n. 69 del 2009, la parte che non abbia adoperato la normale diligenza per acquisire la coscienza dell'infondatezza della propria posizione e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18126 del 15 settembre 2016
«Il principio di immutabilità del giudice trova applicazione con riferimento all'inizio della discussione, sicché, anche nel rito del lavoro, la diversità di composizione, tra il collegio che ha assistito alla stessa e quello che ha deciso,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21422 del 24 ottobre 2016
«L'istanza di regolamento di competenza ha la funzione di investire la S.C. del potere di individuare definitivamente il giudice competente, onde evitare che la designazione di quest'ultimo sia ulteriormente posta in discussione nell'ambito della...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22120 del 31 ottobre 2016
«La discussione orale della causa immediatamente dopo la precisazione delle conclusioni, giusta l'art. 281 sexies c.p.c., non è subordinata all'istanza di parte, mentre può risultare inibita qualora una di esse abbia richiesto lo scambio delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6810 del 7 aprile 2016
«Nel giudizio di cassazione, è inammissibile il deposito, da parte del P.G., di conclusioni scritte all'esito di quelle rassegnate oralmente nell'udienza di discussione, stante l'oralità della stessa ex art. 379 c.p.c., alla quale fa unicamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9785 del 13 ottobre 1992
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto da avvocato non cassazionista, ancorché risultante iscritto nell'albo speciale della Corte di cassazione al momento della sua discussione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1992 del 3 marzo 1993
«In sede di giudizio di rinvio è irrilevante la questione di legittimità costituzionale avente ad oggetto la norma che il giudice del rinvio è tenuto ad applicare sulla base del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione. Infatti,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3658 del 1 settembre 1994
«L'errore materiale, perché sia suscettibile di correzione ai sensi dell'art. 130 c.p.p., non dev'essere partecipe del processo volitivo del giudice, ma deve semplicemente consistere in una mancanza di corrispondenza tra il contenuto effettivo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4111 del 16 novembre 1995
«Il conflitto (positivo o negativo) di competenza è configurabile, ai sensi dell'art. 28 c.p.p. solo quando coinvolga giudici appartenenti ad uffici giudiziari diversi. Non rientra, quindi, nel novero dei conflitti il caso di due giudici per le...»