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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11992 del 18 febbraio 2020
«È legittima la pronuncia di diniego implicito della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, anche nel caso di concessione della sospensione condizionale della pena e di riconoscimento delle attenuanti generiche con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30043 del 16 marzo 2021
«In caso di sostituzione di una pena detentiva breve con la pena pecuniaria ex art. 53, legge 24 novembre 1981, n. 689, ai fini della applicazione del criterio di ragguaglio tra pena detentiva e pena pecuniaria fissato dall'art. 135 cod. pen., come...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24430 del 10 giugno 2021
«Il giudice dell'impugnazione, in assenza di gravame del pubblico ministero, non può irrogare una pena più grave per specie e quantità rispetto a quella complessiva inflitta dal giudice di primo grado, con la conseguenza che viola il divieto di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1762 del 3 novembre 2020
«Viola il divieto di "reformatio in peius" la sentenza d'appello che irroghi congiuntamente pena detentiva e pena pecuniaria (nella specie, arresto e ammenda), qualora, operato il ragguaglio di quest'ultima ai sensi dell'art. 135 cod. pen.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21355 del 1 aprile 2021
«In tema di differimento facoltativo dell'esecuzione della pena, il giudice che abbia riconosciuto la sussistenza del presupposto dell'incompatibilità con il carcere delle condizioni di salute del detenuto può disporre la detenzione domiciliare di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47868 del 26 settembre 2019
«Una volta richiesti dal condannato il differimento dell'esecuzione della pena o la detenzione domiciliare per motivi di salute, la ritenuta insussistenza delle condizioni per la concessione del rinvio dell'esecuzione non obbliga il giudice a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 53166 del 17 ottobre 2018
«In tema di differimento dell'esecuzione della pena per grave infermità fisica, ai fini della valutazione sull'incompatibilità tra il regime detentivo e le condizioni di salute del condannato, ovvero sulla possibilità che il mantenimento dello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2337 del 13 novembre 2020
«In tema di differimento facoltativo della pena detentiva o di concessione della detenzione domiciliare per grave infermità fisica, è necessario che la malattia da cui è affetto il condannato sia grave, cioè tale da porre in pericolo la vita o da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21969 del 17 luglio 2020
«In tema di esecuzione della pena, in caso di grave infermità psichica sopravvenuta al fatto, ex art. 148 cod. pen., l'accertata pericolosità sociale costituisce elemento ostativo al differimento facoltativo della pena, ai sensi dell'art. 147,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15848 del 21 febbraio 2020
«In tema di differimento facoltativo dell'esecuzione della pena, sussiste l'interesse del condannato ad impugnare il provvedimento con cui, riconosciuta la situazione di cui all'art. 147, comma primo, n. 2 cod. pen., venga applicata, in luogo del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5447 del 15 novembre 2019
«I trattamenti sanitari nei confronti del detenuto sono incoercibili ma, se potenzialmente risolutivi di condizioni di salute deteriori, in forza delle quali il detenuto medesimo chiede il differimento della pena, o una misura alternativa alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36061 del 27 giugno 2019
«In tema di differimento, obbligatorio o facoltativo, dell'esecuzione della pena, la competenza a provvedere sull'istanza del detenuto collaboratore di giustizia appartiene al giudice di sorveglianza di Roma, anche quando il condannato non richieda...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27352 del 17 maggio 2019
«Ai fini dell'accoglimento di un'istanza di differimento facoltativo dell'esecuzione della pena detentiva per gravi motivi di salute, ai sensi dell'art. 147, comma primo, n. 2, cod. pen., non è necessaria un'incompatibilità assoluta tra la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39986 del 8 maggio 2019
«In tema di differimento facoltativo della pena per grave infermità, la condizione di sofferenza autoprodotta dal condannato, realizzata cioè mediante comportamenti come la mancanza di collaborazione per lo svolgimento di terapie e di accertamenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1033 del 13 novembre 2018
«In tema di differimento della pena ovvero di concessione della detenzione domiciliare per grave infermità fisica, il giudice è sempre tenuto ad accertare, se del caso con l'ausilio di un perito, il reale stato patologico del detenuto, onde...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31924 del 18 giugno 2019
«In tema di appello della parte civile a seguito di sentenza di assoluzione in primo grado, la sopravvenuta remissione della querela, ritualmente accettata dal querelato, non determina l'estinzione del reato, in quanto assume il significato di una...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38618 del 5 ottobre 2021
«Ai fini della prescrizione del reato occorre tenere conto delle circostanze aggravanti ad effetto speciale, anche ove le stesse siano considerate subvalenti nel giudizio di bilanciamento con le concorrenti circostanze attenuanti, perché l'art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36376 del 23 giugno 2021
«Nel caso di ricorso per cassazione avverso una sentenza di condanna relativa a più reati unificati dal vincolo della continuazione, l'intervenuta prescrizione di uno di essi deve essere dichiarata anche se i motivi di ricorso riferiti a tale reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19645 del 2 aprile 2021
«Si può procedere alla confisca in assenza di condanna (nella specie, per intervenuta estinzione del reato a seguito di prescrizione) anche quando sia "per equivalente", sempre che rientri in una delle ipotesi previste dall'art. 322-ter cod. pen.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22781 del 30 marzo 2021
«In caso di annullamento parziale della sentenza, qualora siano rimesse al giudice del rinvio questioni relative al riconoscimento di una circostanza aggravante per la quale la legge stabilisca una pena di specie diversa e/o ad effetto speciale,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18182 del 6 febbraio 2020
«Nel caso di annullamento, per difetto di motivazione rafforzata, della sentenza di appello che abbia condannato l'imputato in riforma della pronuncia assolutoria di primo grado, la declaratoria di estinzione del reato conseguente alla prescrizione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42213 del 6 ottobre 2021
«In tema di reati fallimentari, l'applicazione della cosiddetta continuazione fallimentare, prevista dall'art. 219, comma secondo, n. 1), legge fall., non esclude l'autonomia ontologica delle singole fattispecie di bancarotta unificate, sicché, ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10393 del 19 dicembre 2019
«La competenza a decidere sull'incidente di esecuzione spetta al giudice di appello quando, in riforma della sentenza di primo grado, abbia dichiarato l'estinzione del reato per prescrizione: infatti, la sentenza di appello che dichiari...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16026 del 12 aprile 2006
«In tema di riabilitazione, pure in presenza di una sentenza di patteggiamento - equiparata ad una sentenza di condanna e, quindi, dotata di efficacia extra-procedimentale - il tribunale di sorveglianza é tenuto ad accertare, anche in relazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41314 del 27 ottobre 2006
«In tema di riabilitazione, la competenza a provvedere sulla relativa istanza appartiene al Tribunale di sorveglianza anche nel caso in cui sia stata pronunziata sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, essendo la pronuncia ex...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31940 del 4 luglio 2008
«Appartiene al Tribunale di sorveglianza la competenza a provvedere sull'istanza di riabilitazione con riguardo a pena applicata a richiesta delle parti, essendo la relativa pronuncia equiparata a sentenza di condanna. (Rigetta, Trib.sorv. Ancona,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43915 del 10 ottobre 2003
«Nel caso di applicazione della pena su richiesta delle parti, le spese di mantenimento dell'imputato in carcere, durante la custodia cautelare, sono poste a carico della parte, trattandosi di costi sostenuti dall'amministrazione penitenziaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27700 del 26 giugno 2007
«Ai fini delle spese di custodia cautelare, la sentenza di patteggiamento è equiparata ad una pronuncia di condanna a norma dell'art. 445, comma primo bis cod.proc.pen. con conseguente loro addebito all'imputato cui sia stata applicata la pena a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33668 del 17 giugno 2005
«In tema di rapporti giurisdizionali con Autorità straniere, il principio di specialità contenuto nell'art. 14 della Convenzione europea di estradizione pone precisi limiti alla giurisdizione, impedendo al giudice di perseguire l'estradato per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16000 del 6 aprile 2006
«In tema di rapporti giurisdizionali con autorità straniere, costituisce violazione del principio di specialità (art. 14 lett. b) della Convenzione europea di estradizione, firmata a Parigi il 3 dicembre 1957 e resa esecutiva in Italia con legge 30...»