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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18886 del 10 luglio 2008
«È nullo ex art. 1418, secondo comma, cod. civ., per impossibilità giuridica dell'oggetto, il contratto di locazione (o di affitto di azienda) relativo a beni che per essere situati in una particolare zona possono avere solo una certa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22886 del 30 ottobre 2007
«Le irregolarità accertate dalla P.A. (nella specie la USL), che hanno comportato la dichiarazione di inagibilità dell'immobile locato per uso non abitativo, determinano la nullità del contratto stesso per impossibilità dell'oggetto, ai sensi degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12142 del 10 agosto 2002
«Deve ritenersi nullo, per impossibilità giuridica dell'oggetto, il contratto di affitto di azienda relativo a beni situati in zona destinata ad attività agricola, all'interno della quale l'esercizio della attività di ristorazione è consentito solo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13270 del 5 ottobre 2000
«In tema di locazione di immobili per uso abitativo, l'obbligazione che incombe sul locatore di intervenire e provvedere tempestivamente alle riparazioni necessarie per mantenere l'immobile nelle condizioni di servire all'uso convenuto non sussiste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5103 del 26 maggio 1999
«L'impossibilità giuridica, alla stregua delle norme vigenti alla data del contratto, ad ottenere il rilascio dei provvedimenti amministrativi di autorizzazione necessari per l'utilizzazione del bene per l'uso convenuto o per la sua trasformazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6407 del 6 dicembre 1984
«La nullità del contratto per l'impossibilità dell'oggetto postula che la prestazione sia obiettivamente insuscettibile di essere effettuata per la sussistenza di impedimenti originari di carattere materiale o giuridico che ostacolino in modo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1706 del 12 giugno 1973
«La semplice eventualità, ancorché prevedibile, che la prestazione dedotta in contratto diventi impossibile non determina la nullità del contratto stesso ai sensi degli artt. 1346 e 1418 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19190 del 15 dicembre 2003
«L'eventuale non conformità dell'immobile locato alla disciplina edilizia ed urbanistica non determina l'illiceità dell'oggetto del contratto, atteso che il requisito della liceità dell'oggetto previsto dall'art. 1346 c.c., è da riferire alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 118 del 4 gennaio 1995
«L'illiceità ha dei connotati più gravi della semplice violazione di legge, comportando, come si ricava dagli artt. 1343 ss. c.c., la contrarietà a norme imperative, all'ordine pubblico od al buon costume, o la frode alla legge intesa come mezzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8941 del 29 ottobre 1994
«L'oggetto del contratto d'opera professionale per la progettazione di una costruzione in contrasto con la normativa urbanistica non è giuridicamente impossibile né contrario a norme imperative o di ordine pubblico dovendosi escludere la presenza,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2035 del 1 marzo 1994
«Il contratto di appalto diretto alla costruzione di un'opera edilizia, senza la prescritta licenza, è nullo e privo di effetti, in quanto ha un oggetto illecito per violazione delle norme imperative di cui agli artt. 31 e 41, L. 17 agosto 1942, n....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6466 del 26 giugno 1990
«Prima dell'entrata in vigore della L. 28 gennaio 1977, n. 10 che all'art. 15 ha sancito la nullità degli atti di trasferimento di immobili costruiti senza concessione edilizia, ove dall'atto stesso non risulti che l'acquirente sia a conoscenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3690 del 10 agosto 1977
«Per la dichiarazione di nullità del contratto, non ha rilievo che la illiceità dell'oggetto rientri o meno nella previsione negoziale delle parti, poiché la nullità discende esclusivamente da una situazione obiettiva di inconciliabilità tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5513 del 29 febbraio 2008
«Il requisito della determinatezza o della determinabilità dell'oggetto dell'obbligazione esprime la fondamentale esigenza di concretezza dell'atto contrattuale, avendo le parti la necessità di sapere l'impegno assunto ovvero i criteri per la sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6570 del 10 giugno 1991
«Il contratto preliminare, pur lasciando alle parti la possibilità di addivenire ad ulteriori pattuizioni marginali, deve contenere gli elementi essenziali della futura convenzione, fra cui la determinazione o determinabilità dell'oggetto, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7907 del 6 agosto 1990
«In tema di contratto preliminare la determinatezza o la determinabilità della cosa da trasferire è sufficiente che sussista al momento della decisione della domanda proposta per l'esecuzione specifica del relativo obbligo di contrarre.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6744 del 12 dicembre 1988
«L'oggetto di un contratto deve ritenersi sufficientemente identificato — o reso identificabile — quando di esso siano indicati gli elementi essenziali, i quali, logicamente coordinati, non lascino dubbi sulla individuazione dello stesso come...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4584 del 3 settembre 1985
«Allorché l'oggetto del contratto definitivo sia una species , il contratto preliminare deve contenere i tratti identificatori di esso convenuti tra le parti, ovvero i dati, da loro fissati, idonei alla sua individuazione attraverso un'operazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2561 del 19 agosto 1971
«La disposizione dell'art. 1346 c.c. — che prescrive che l'oggetto del contratto deve essere «determinato o determinabile» — non va intesa in senso assoluto dovendosi ritenere sufficientemente identificato l'oggetto del contratto quando sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6214 del 21 giugno 1999
«Per i contratti per i quali è prescritta la forma scritta ad substantiam la volontà comune delle parti deve rivestire tale forma per tutti gli elementi essenziali e pertanto l'oggetto di esso deve esser almeno determinabile in base ad elementi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6352 del 16 marzo 2010
«L'istituto della multiproprietà immobiliare, che si caratterizza per il diritto di godimento turnario di un medesimo bene da parte di una pluralità di soggetti, richiede che sia in concreto individuata la quota di ciascun comproprietario come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12506 del 29 maggio 2007
«Per la validità di una compravendita immobiliare è necessario che l'oggetto di detto contratto sia determinato, ovvero determinabile in base ad elementi contenuti nel relativo atto scritto (e, perciò, documentati e non estrinseci all'atto stesso),...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7279 del 29 marzo 2006
«La vendita di cose generiche, appartenenti ad un genus limitandum è ammissibile, in virtù del principio di conservazione del negozio giuridico sancito dall'articolo 1367 c.c., anche rispetto agli immobili, relativamente al genus limitatum...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9215 del 14 maggio 2004
«In tema di compravendita immobiliare, ai fini dell'individuazione dell'immobile oggetto del contratto, i dati catastali non hanno valore determinante rispetto al contenuto descrittivo del titolo ed ai confini indicati nell'atto, ad eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5757 del 23 marzo 2004
«La vendita alternativa (o di genere limitato) è configurabile anche per gli immobili allorché le parti concordino di trasferire una determinata estensione immobiliare da distaccarsi da un'entità di maggiori dimensioni (nella specie un lotto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18321 del 1 dicembre 2003
«In materia contrattuale, la clausola con la quale le parti rimettano ad un momento successivo alla conclusione del contratto la determinazione concordata della superficie del bene oggetto della prestazione costituisce elemento che rende...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6764 del 5 maggio 2003
«Le piante planimetriche allegate ai contratti aventi ad oggetto immobili fanno parte integrante della dichiarazione di volontà, quando ad esse i contraenti si siano riferiti nel descrivere il bene, e costituiscono mezzo fondamentale per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6516 del 24 aprile 2003
«Poiché nei contratti per i quali è prevista la forma scritta ad substantiam , come la compravendita immobiliare, l'oggetto deve essere determinato o determinabile in base agli elementi contenuti nel relativo atto scritto, l'esatta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9235 del 12 luglio 2000
«In tema di compravendita immobiliare, ai fini della sussistenza del requisito della determinatezza o della determinabilità dell'oggetto dei contratto, nell'atto devono essere indicati gli elementi necessari per la identificazione del bene venduto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13098 del 30 dicembre 1997
«È nullo per indeterminatezza della prestazione e per mancanza di criteri oggettivi per individuarla che devono esser prestabiliti nello stesso contratto, se la forma scritta è richiesta ad substantiam un preliminare di permuta immobiliare con...»