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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10144 del 12 luglio 2002
«Il creditore pignoratizio delle azioni ancorché, ai sensi dell'art. 2352 c. c., a lui competa, in luogo del socio suo debitore, il diritto di voto (anche) nelle deliberazioni concernenti il cambiamento dell'oggetto o del tipo della società o il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16050 del 8 luglio 2009
«La responsabilità degli amministratori e dei sindaci di società ha natura solidale, ai sensi dell'art. 1292 c.c., e tale vincolo sussiste - tanto quando la responsabilità sia contrattuale, quanto ove essa sia extracontrattuale - anche se l'evento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5718 del 23 marzo 2004
«In tema di responsabilità degli amministratori di società, occorre distinguere tra obblighi gravanti sugli amministratori che hanno un contenuto specifico e già determinato dalla legge o dall'atto costitutivo tra i quali rientra quello di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18995 del 12 dicembre 2003
«All'interno della società per azioni, al direttore generale può essere estesa la stessa disciplina prevista per la responsabilità degli amministratori qualora la sua nomina sia stata prevista nell'atto costitutivo o sia stata deliberata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4060 del 22 febbraio 2010
«In tema di società di capitali, la cancellazione dal registro delle imprese determina l'immediata estinzione della società, indipendentemente dall'esaurimento dei rapporti giuridici ad essa facenti capo, soltanto nel caso in cui tale adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10648 del 3 maggio 2010
«La vendita di un bene comune stipulata congiuntamente da più comproprietari dà luogo a solidarietà attiva dei venditori nel credito per il prezzo, sicché, ai sensi dell'art. 1292 c.c., ciascuno di essi ha diritto di chiedere l'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10676 del 24 aprile 2008
«Il giudice dell'opposizione all'esecuzione, ove ritenga che la corretta interpretazione del titolo esecutivo giudiziale comporti la riduzione della pretesa azionata in executivis dal creditore, non può pronunciare una sentenza di condanna del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20292 del 14 ottobre 2004
«Gli effetti sostanziali contemplati all'art. 2644, c.c., non sono gli unici realizzati dalla trascrizione, in quanto questo istituto non mira soltanto a dirimere eventuali conflitti fra diritti tra loro incompatibili, ma assolve - tra l'altro - la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15503 del 6 dicembre 2000
«Il principio secondo il quale il conflitto tra l'acquisto a titolo derivativo e l'acquisto per usucapione è sempre risolto a favore del secondo, indipendentemente dalla trascrizione della sentenza che accerta l'usucapione e della anteriorità della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 148 del 9 gennaio 1993
«La trascrizione della domanda giudiziale nelle ipotesi contemplate dagli artt. 2652 e 2653 c.c., che configura una mera prenotazione degli effetti dell'accoglimento della domanda stessa, opera nel senso di far retroagire tali effetti dal momento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15468 del 15 ottobre 2003
«In caso di conflitto tra i creditori dell'erede che abbia deciso di rinunziare all'eredità (i quali, come noto, hanno diritto di agire, ex art. 524 c.c., onde sentirsi autorizzare ad accettare in nome e in luogo del debitore rinunziante) e gli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11916 del 14 dicembre 1990
«Il terzo acquirente di un immobile ipotecato a garanzia di mutuo fondiario non può vantare alcun diritto contrario né alla suddivisione del mutuo stesso. né al correlato frazionamento dell'ipoteca, stante la sua estraneità al contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8130 del 6 settembre 1996
«Nell'ipotesi in cui nel corso della procedura di amministrazione controllata venga iscritta ipoteca giudiziale su bene immobile del debitore, il successivo fallimento produce l'inefficacia di detta iscrizione nei confronti della massa; inefficacia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2671 del 23 aprile 1980
«La convalida del sequestro conservativo immobiliare autorizzato in corso di causa presuppone il semplice controllo formale della tempestiva trascrizione del provvedimento cautelare nella conservatoria dei registri immobiliari del luogo dei beni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15569 del 11 agosto 2004
«Il terzo che si oppone all'esecuzione sui beni mobili pignorati presso la casa o l'azienda del debitore non può fondare il suo proprietà su di essi sulla trascrizione dei beni a suo favore — nella specie l'iscrizione nel P.R.A. — perché tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2733 del 25 giugno 1977
«La trascrizione del sequestro-pignoramento di autoveicoli - che, pur non essendo menzionata dall'art. 7 del R.D.L. 15 marzo 1927, n. 436, deve essere eseguita a norma degli artt. 2693 e 2694 c.c. - ha anch'essa, come la trascrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6208 del 1 giugno 1991
«Quando le parti di un rapporto obbligatorio convengano che un terzo — indicato da entrambe o solo da una di esse — accerti il dovuto (nella specie, a titolo di sconto a carico delle case farmaceutiche sui medicinali destinati agli enti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5502 del 7 giugno 1994
«Con riguardo all'art. 2704, primo commna, c.c., secondo cui la data certa di una scrittura privata può anche desumersi indirettamente dal giorno in cui si è verificato un fatto che abbia stabilito in modo certo l'anteriorità della formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11673 del 5 settembre 2000
«Richiedendo un'annotazione in calce, in margine o a tergo di un documento rimasto in possesso del creditore la norma ex art. 2708 c.c. ha inteso attribuire valore di prova liberatoria ad una nota o appunto che non faccia parte integrante del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11269 del 15 giugno 2004
«Gli estratti conto prodotti dalla banca non sono copie fotografiche o fotostatiche di scritture originali esistenti, ma costituiscono riproduzioni meccaniche di supporti magnetici, vale a dire della stampa di un'elaborazione computerizzata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26331 del 31 ottobre 2008
«Il curatore fallimentare che intenda promuovere l'azione revocatoria ordinaria, per dimostrare la sussistenza dell' eventus damni ha l'onere di provare tre circostanze: la consistenza del credito vantato dai creditori ammessi al passivo nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19088 del 11 settembre 2007
«In tema di presunzioni semplici, gli elementi assunti a fonte di prova non debbono essere necessariamente più d'uno, potendo il convincimento del giudice fondarsi anche su di un solo elemento purché grave e preciso, dovendosi il requisito della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8229 del 7 ottobre 1994
«L'efficacia piena ed incondizionata della confessione, superabile solo con la prova dell'errore di fatto o della violenza (art. 2732 c.c.), postula che essa non abbia avuto ad oggetto diritti indisponibili, atteso che, a norma dell'art. 2731 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14780 del 24 giugno 2009
«A norma dell'art. 2732 c.c., l'invalidazione della confessione postula la dimostrazione, da parte del confitente, della non veridicità della dichiarazione e del fatto che la stessa è stata determinata da errore o da violenza; pertanto, poiché non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5459 del 3 giugno 1998
«La confessione può esser invalidata — e non «revocata», perché gli effetti sostanziali e processuali di essa non sono rimessi alla volontà del dichiarante — soltanto se il confitente dimostra non solo l'inveridicità della dichiarazione, ma anche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2339 del 10 marzo 1994
«Gli effetti di una dichiarazione avente valore di confessione stragiudiziale si producono se — e nei limiti in cui — essa sia fatta valere nella controversia in cui sono parti, anche in senso processuale, gli stessi soggetti, rispettivamente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13107 del 28 maggio 2010
«L'iscrizione d'ipoteca giudiziale in base ad un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo può essere fonte di responsabilità processuale aggravata ai sensi del secondo comma dell'art. 96 c.p.c., esclusivamente nell'ipotesi d'inesistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10771 del 29 settembre 1999
«Il creditore che abbia iscritto ipoteca su beni eccedenti l'importo del credito vantato non può mai essere chiamato a rispondere, nei confronti del debitore, per danno da illecito aquiliano ex art. 2043 c.c., non consentendolo le disposizioni di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5426 del 5 marzo 2010
«In tema di patto commissorio, l'automatismo del vietato trasferimento di proprietà del bene costituisce un connotato della figura tipica di cui alla previsione dell'art. 2744 c.c., mentre nelle ipotesi in cui non vi sia stata la concessione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9466 del 19 maggio 2004
«Atteso che il divieto del patto commissorio, posto dall'art. 2744 c.c., va interpretato non secondo un criterio formalistico e strettamente letterale, ma secondo un criterio ermeneutico e funzionale, finalizzato ad una più efficace tutela del...»