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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1844 del 17 giugno 1971
«L'art. 1398 c.c. secondo cui il rappresentante che ha ecceduto i limiti delle facoltà conferitegli è responsabile del danno che il terzo contraente ha sofferto per aver confidato senza sua colpa nella validità del contratto rappresenta un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1046 del 8 febbraio 1983
«In tema di rescissione di un contratto di compravendita per lesione «ultra dimidium», il supplemento del prezzo a carico del compratore, per la riduzione ad equità del contratto stesso, secondo la previsione dell'art. 1450 c.c., mediante una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1037 del 24 marzo 1976
«L'offerta con la quale il convenuto con azione di rescissione del contratto per lesione proponga la riduzione ad equità del contratto medesimo, dichiarandosi cioè disposto ad una modificazione in tal senso dei patti e chiedendo al giudice un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2333 del 21 giugno 1976
«L'inadempimento contrattuale è costituito dall'inesecuzione di una prestazione per effetto della mancata attuazione, da parte dell'obbligato, dell'impegno di cooperazione richiesto, secondo il singolo tipo di rapporto obbligatorio, per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 204 del 10 gennaio 2003
«In tema di rappresentanza, l'applicabilità del principio dell'apparenza del diritto richiede che il rappresentato abbia tenuto un comportamento colposo tale da ingenerare nel terzo il ragionevole convincimento che al rappresentante apparente fosse...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3516 del 12 giugno 1985
«In tema di risoluzione del contratto per inadempimento (nella specie: di contratto di locazione per mutata destinazione della cosa locata), la sussistenza o meno dell'elemento soggettivo va accertata specificamente, sulla scorta delle risultanze...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1655 del 8 giugno 1973
«Anche nell'ipotesi di risoluzione — giudiziale o convenzionale — di un contratto sinallagmatico, le reciproche prestazioni delle parti, che conseguono alla risoluzione, restano tra loro collegate dal vincolo di corrispettività, specie quando le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13079 del 14 luglio 2004
«Nei contratti a prestazione continuata o periodica, la domanda di risoluzione del contratto per inadempimento è alternativa alla domanda di accertamento dell'esercizio del recesso, atteso che, mirando essa a una pronuncia di carattere costitutivo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 394 del 22 gennaio 1986
«Il principio per cui la parte che abbia prestato completa acquiescenza alla violazione di un obbligo contrattuale, continuando a dare piena attuazione al rapporto, non può addurre tale violazione come causa di inadempimento, per avervi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9779 del 4 maggio 2011
«Costituisce giusta causa di recesso del preponente dal contratto di agenzia stipulato con una società di capitali la circostanza che uno dei soci di quest'ultima, in grado di influenzarne la condotta, abbia tenuto un comportamento riprovevole tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3328 del 7 marzo 2002
«In un contratto preliminare di compravendita per sé o per persona da nominare, la modifica del soggetto destinato ad acquistare la proprietà del bene può essere realizzata sia prevedendosi l'ingresso della persona nominata nello stesso rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3115 del 17 marzo 1995
«Il tratto peculiare del contratto per persona da nominare è dato dal subentrare nel contratto di un terzo — per effetto della nomina e della sua contestuale accettazione — che, prendendo il posto del contraente originario (lo stipulante), acquista...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1823 del 14 febbraio 1992
«L'invalidità o l'intempestività della dichiarazione di nomina del terzo non comporta la nullità del contratto per persona da nominare, ma ne restringe unicamente l'efficacia nei rapporti fra i contraenti originari. Ne consegue che con riguardo ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13537 del 20 giugno 2011
«Il contratto per persona da nominare è destinato a produrre effetti tra le parti originarie non solo in caso di mancata dichiarazione di nomina, ma anche quando questa non venga validamente compiuta entro il termine convenuto, ovvero quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1204 del 22 gennaio 2010
«Poiché, ai sensi dell'art. 1406 c.c., oggetto della cessione del contratto è la trasmissione del complesso unitario delle situazioni giuridiche attive e passive che derivano per ciascuna delle parti dalla conclusione del contratto, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5761 del 21 giugno 1996
«La cessione del contratto, realizzando una successione a titolo particolare nel rapporto giuridico contrattuale, mediante la sostituzione di un nuovo soggetto (cessionario) nella posizione giuridica attiva e passiva di uno degli originari...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3920 del 9 dicembre 1969
«La cessione del contratto, di cui agli artt. 1406 e ss. c.c. attua una successione a titolo particolare nel rapporto giuridico contrattuale, operando, con un unico atto, la sostituzione di un nuovo soggetto (cessionario) nella posizione giuridica,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12384 del 6 novembre 1999
«Ai fini della cessione del contratto devono essere osservate le stesse forme prescritte per il contratto trasferito; ne consegue che, non richiedendosi per il contratto di lavoro, subordinato o autonomo, una forma tipica — salvo talune eccezioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11381 del 19 dicembre 1996
«Poiché il contratto di appalto non è fra quelli per i quali l'art. 1350 c.c. richiede la forma scritta ad substantiam , il consenso alla sua cessione, che può essere preventivo, concomitante o successivo alla stipulazione, non deve risultare da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12447 del 9 dicembre 1997
«La norma di cui all'art. 1411 c.c. non attribuisce al terzo la qualità di parte né in senso formale né in senso sostanziale rispetto alla convenzione negoziale stipulata in suo favore, dovendo egli limitarsi a beneficiare degli effetti di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 649 del 9 marzo 1973
«Nel contratto a favore di terzi il diritto che il terzo acquista nei confronti del promittente, per effetto della stipulazione, è quello alla prestazione contemplata nel contratto, senza che ciò comporti sostituzione del beneficiario nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3279 del 16 novembre 1971
«La simulazione, nei suoi vari tipi, può riguardare qualsiasi contratto, ed attiene principalmente ai rapporti interni fra le parti, nel senso che è intesa a far apparire la costituzione fra i soggetti contraenti di un rapporto tra costoro in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13261 del 27 novembre 1999
«L'intestazione fiduciaria di titoli azionari (o di quote di partecipazione societaria) integra gli estremi dell'interposizione reale di persona, per effetto della quale l'interposto acquista (a differenza che nel caso di interposizione fittizia o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6423 del 6 dicembre 1984
«L'attribuzione apparente del diritto di proprietà a persona diversa dall'effettivo titolare può realizzarsi o con l'interposizione reale o con l'interposizione fittizia, la cui differenza poggia sul fatto che, nel primo caso, si ha trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1891 del 22 giugno 1974
«L'interposizione reale di persona — la quale, a differenza dell'interposizione fittizia, non configura un'ipotesi di simulazione relativa — si basa su un particolare rapporto fra interponente ed interposto che riveste di regola, il carattere del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6651 del 30 marzo 2005
«L'art. 1415 comma secondo c.c., legittimando i terzi a far valere la simulazione del contratto rispetto alle parti quando essa pregiudichi i loro diritti, non consente, peraltro, di ravvisare un interesse indistinto e generalizzato di qualsiasi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5154 del 17 settembre 1981
«Il terzo creditore legittimato ad esercitare l'azione di simulazione non è soltanto colui il cui credito sia liquido ed esigibile, ma anche il titolare di un credito ancora illiquido e non esigibile, giacché anche questi ha interesse a prevenire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2401 del 22 marzo 1990
«In materia di simulazione il principio di prova scritta, che ai sensi dell'art. 2724 n. 1 c.c. consente eccezionalmente la prova per testi, deve consistere in uno scritto proveniente dalla persona contro la quale è diretta, diverso dalla scrittura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2153 del 8 luglio 1971
«In tema di simulazione, la controdichiarazione è un atto di riconoscimento diretto a far constatare l'inesistenza del contratto oppure la esistenza di un contratto diverso da quello apparente ed è preordinata dalle parti a garanzia delle loro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1811 del 7 marzo 1990
«Con riguardo ad immobili, il cui acquisto si pretenda effettuato per interposta persona, l'accertamento del diritto di proprietà sugli immobili stessi, in favore del soggetto che assuma di essere il beneficiario effettivo del rapporto, non può...»