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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 26089 del 11 dicembre 2014
«In tema di spese processuali, il capo della sentenza che ne dispone la compensazione può essere impugnato dalla parte e non anche dal difensore distrattario, che è legittimato a proporre impugnazione soltanto ove sorga controversia sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20744 del 10 ottobre 2011
«In tema di spese giudiziali, il ricorso per cassazione, che investa il capo della sentenza impugnata relativo alla distrazione delle spese, deve essere proposto nei confronti del difensore, che è parte della relativa controversia.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9062 del 15 aprile 2010
«L'istanza di distrazione delle spese processuali consiste nel sollecitare l'esercizio del potere/dovere del giudice di sostituire un soggetto (il difensore) ad altro (la parte) nella legittimazione a ricevere dal soccombente il pagamento delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11370 del 17 giugno 2004
«La legittimazione a proporre impugnazione in relazione all'entità della liquidazione delle spese spetta unicamente alla parte rappresentata e non anche al difensore che ne abbia a suo tempo chiesto l'attribuzione, con la conseguenza che, in caso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9097 del 7 luglio 2000
«La parte costituitasi con difensore munito di procura, non è legittimata ad impugnare la sentenza che abbia rigettato ovvero omesso di esaminare l'istanza di distrazione delle spese e degli onorari formulata dal difensore (che è al riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13752 del 20 settembre 2002
«Nel caso di riforma o annullamento della sentenza, costituente titolo esecutivo, di condanna al pagamento delle spese e degli onorari in favore del difensore della parte già vittoriosa, il quale abbia reso la dichiarazione di cui all'art. 93...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2728 del 17 aprile 1986
«Nel giudizio di rinvio a seguito di cassazione della sentenza con la quale sia stata disposta la condanna del soccombente — in favore del difensore dichiaratosi antistatario — al pagamento delle spese e degli onorari, facendo in tal modo sorgere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1580 del 8 marzo 1986
«Il difensore munito di procura, che abbia chiesto ed ottenuto il provvedimento di distrazione, è titolare di un diritto autonomo nei confronti della parte a cui carico sono state poste le spese del giudizio. Egli, è, pertanto, personalmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 388 del 17 gennaio 1984
«Sebbene il difensore distrattario non sia parte in sede di impugnazione allorché non sorge specifica controversia sul diritto all'avvenuta distrazione delle spese giudiziali, tuttavia, ove la sentenza del merito, che abbia pronunciato quella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 327 del 12 gennaio 2010
«L'accertamento, ai fini della condanna al risarcimento dei danni da responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c., dei requisiti dell'aver agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave (comma primo) ovvero del difetto della normale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4383 del 23 febbraio 2009
«Le condanne alle spese ed al risarcimento dei danni per responsabilità processuale aggravata, ai sensi, rispettivamente, degli artt.91 e 96 c.p.c., integrando pronunce accessorie e conseguenziali alla decisione della causa, presuppongono che nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3876 del 30 marzo 2000
«La sentenza con la quale il giudice compensi le spese di lite, indicando le circostanze che integrano i giusti motivi per detta pronuncia, contiene una implicita esclusione dei presupposti richiesti per la condanna della parte soccombente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1861 del 18 febbraio 2000
«L'azione di risarcimento dei danni ex art. 96 c.p.c. non può, di regola, essere fatta valere in un giudizio separato ed autonomo rispetto a quello dal quale la responsabilità aggravata ha origine, salvo che ciò sia precluso da ragioni attinenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3573 del 12 marzo 2002
«Poiché la domanda di risarcimento del danno per responsabilità processuale aggravata ai sensi dell'art. 96 c.p.c. può essere formulata esclusivamente, sia per l'an che per il quantum, innanzi al giudice investito del procedimento per il quale si...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11453 del 23 maggio 2014
«L'omessa indicazione alle parti, ad opera del giudice, di una questione di fatto, ovvero mista di fatto e di diritto, rilevata d'ufficio, sulla quale si fondi la decisione, comporta la nullità della sentenza (cosiddette "della terza via" o "a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 22532 del 23 ottobre 2014
«Il diritto che, ai sensi dell'art. 105, primo comma, cod. proc. civ., il terzo può far valere in giudizio pendente tra altre parti, deve essere relativo all'oggetto sostanziale dell'originaria controversia, da individuarsi con riferimento al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19804 del 28 settembre 2011
«L'azione revocatoria di cui all'art. 2901 c.c. non è esperibile, da parte del creditore del promittente venditore, contro le sentenze emesse, ai sensi dell'art. 2932 c.c., nei confronti del debitore, sulla base di un preliminare stipulato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7602 del 30 marzo 2010
«Il terzo chiamato in garanzia impropria dal convenuto in riferimento alla causa principale ha i poteri processuali di un interventore adesivo dipendente e non può - trattandosi di cause diverse e tra loro scindibili - dedurre eccezioni non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2928 del 14 marzo 1995
«L'interveniente adesivo ha un interesse di fatto all'esito a lui favorevole della controversia, determinato dalla necessità di impedire che nella propria sfera giuridica possano ripercuotersi le conseguenze dannose della decisione, ma detto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20552 del 30 settembre 2014
«Nel caso in cui il convenuto chiami un terzo in causa, esperendo nei suoi confronti una domanda di garanzia impropria fondata su un titolo diverso ed indipendente rispetto a quello posto a base della domanda principale, ove il terzo non si limiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11250 del 21 maggio 2014
«In caso di morte del chiamato in causa "iussu iudicis" ex art. 107 cod. proc. civ. nel giudizio di primo grado, la relativa legittimazione processuale attiva e passiva si trasmette agli eredi, i quali vengono a trovarsi nella posizione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17328 del 31 agosto 2015
«La comparsa di intervento del successore a titolo particolare nel diritto controverso deve essere notificata al convenuto contumace anche se l'interventore si associ alle domande degli altri soggetti, già partecipi del giudizio, poiché il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10005 del 15 maggio 2015
«In forza dell'art. 2909 cod. civ., nel caso di azioni a difesa della proprietà come quella relativa al rispetto delle distanze legali, la sentenza pronunciata contro l'originaria parte processuale spiega i suoi effetti anche nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13405 del 30 giugno 2015
«Qualora l'appaltatore, in corso d'opera, chieda la risoluzione del contratto per inadempimento del committente ed il "pagamento del prezzo" dei lavori già eseguiti, la sentenza del giudice del merito, la quale, riconosciuta la fondatezza della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3417 del 20 febbraio 2015
«L'omessa pronuncia, quale vizio della sentenza, può essere utilmente prospettata solo con riguardo alla mancanza di una decisione da parte del giudice in ordine ad una domanda che, ritualmente e incondizionatamente proposta, richiede una pronuncia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2687 del 11 febbraio 2015
«Integra violazione dell'art. 112 cod. proc. civ., l'omessa pronuncia su un'eccezione di parte, ritualmente sollevata in giudizio, avente ad oggetto la tardiva introduzione, con l'atto di appello, di nuove allegazioni di fatto, che, alterando uno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8872 del 4 maggio 2015
«Nel caso in cui il giudice di merito statuisca su una questione proposta dal ricorrente in primo grado in via incidentale, ritenendola, invece, quale domanda autonoma, sussiste violazione dell'art. 112 cod. proc. civ., sicché la sentenza deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19709 del 2 ottobre 2015
«La mancanza di specifica contestazione, se riferita ai fatti principali, comporta la superfluità della relativa prova perché non controversi, mentre se è riferita ai fatti secondari consente al giudice solo di utilizzarli liberamente quali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 840 del 20 gennaio 2015
«Il giudice civile, in assenza di divieti di legge, può formare il proprio convincimento anche in base a prove atipiche come quelle raccolte in un altro giudizio tra le stesse o tra altre parti, delle quali la sentenza ivi pronunciata costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9843 del 7 maggio 2014
«Il giudice del merito può legittimamente tenere conto, ai fini della decisione, delle prove acquisite in un altro processo a condizione che la relativa documentazione venga ritualmente acquisita al giudizio al fine di farne oggetto di valutazione...»