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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22349 del 2 novembre 2015
«Qualora l'atto costitutivo di una società a responsabilità limitata non ne preveda specifiche ipotesi, il diritto di recesso convenzionale del socio postula necessariamente, per il suo perfezionamento, la delibera societaria di accettazione....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4875 del 11 marzo 2015
«La mancata indicazione, nella intestazione della sentenza, del nome dei magistrati componenti del collegio giudicante, che, secondo le risultanze del dispositivo letto in udienza coerente con il relativo verbale, abbiano pronunciato la decisione,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6755 del 2 aprile 2015
«In caso di dichiarazione di nullità della cessione di ramo d'azienda, il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno ove non sia stato ammesso a riprendere il lavoro nell'impresa cedente, salvo che egli non abbia accettato l'estinzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15793 del 29 luglio 2016
«La facoltà del giudice di chiedere chiarimenti e precisazioni ex art. 253 c.p.c. incontra quale unico limite quello di non introdurre fatti nuovi o circostanze che, pur rilevanti sul piano probatorio, non siano state oggetto di capitoli di prova o...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 17739 del 7 settembre 2016
«Le spese della consulenza tecnica d'ufficio rientrano tra i costi processuali suscettibili di regolamento ex artt. 91 e 92 c.p.c., sicché possono essere compensate anche in presenza di una parte totalmente vittoriosa, costituendo tale statuizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18754 del 23 settembre 2016
«La sentenza la cui motivazione si limiti a riprodurre il contenuto di un altro atto processuale (nella specie, un'ordinanza del giudice risultante dal verbale di causa), senza niente aggiungervi, non è nulla qualora le ragioni della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24951 del 6 dicembre 2016
«La non corrispondenza del collegio, così come riportato nell’epigrafe della sentenza, con quello innanzi al quale sono state precisate le conclusioni è causa di nullità della decisione solo in caso di effettivo mutamento del collegio medesimo;...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 27346 del 29 dicembre 2016
«In tema di divisione, è inammissibile il reclamo ex art. 591 ter c.p.c. avverso gli atti del notaio delegato alle operazioni di scioglimento della comunione, atteso che, ai sensi dell’art. 790 c.p.c., tutte le contestazioni devono essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5689 del 23 marzo 2016
«La sentenza pronunciata a norma dell'art. 281 sexies c.p.c. con lettura del dispositivo in udienza ma senza contestuale motivazione, benché viziata, in quanto non conforme al modello previsto dalla norma, conserva la sua natura di atto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9964 del 29 ottobre 1985
«Ai fini della sussistenza dell'ipotesi aggravata del reato di violazione di sigilli commesso da colui che abbia in custodia la cosa, di cui al secondo comma dell'art. 349 c.p., al di fuori di particolari ipotesi in cui l'incarico di custode delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2822 del 3 marzo 1988
«Ai fini della configurabilità del reato di estorsione di cui all'art. 629 c.p., la richiesta effettuata dai sequestratori nei confronti del sequestrato, al momento della liberazione, di pagare successivamente il prezzo del riscatto, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11641 del 7 settembre 1989
«Ai fini del delitto di violenza privata non è richiesta una minaccia verbale o esplicita, essendo sufficiente un qualsiasi comportamento od atteggiamento, sia verso il soggetto passivo, sia verso altri, idoneo ad incutere timore ed a suscitare la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4390 del 31 marzo 1990
«La circostanza che la dichiarazione di querela sia stata inserita in un verbale di inchiesta amministrativa pretorile per un infortunio sul lavoro non fa venir meno la natura di querela della manifestazione di volontà del dichiarante, sia perché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7955 del 10 luglio 1992
«Deve considerarsi come provvedimento legalmente dato per ragioni, lato sensu, di giustizia (con conseguente configurabilità, in caso di inosservanza, della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p.), quello con il quale, in sede di notifica,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2001 del 3 marzo 1993
«In tema di violazione della pubblica custodia di cose non è richiesto, per la costituzione della custodia, l'uso di formule particolari o di determinate procedure, bensì che l'apprensione della cosa da parte del pubblico ufficiale sia avvenuta in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3980 del 29 novembre 1993
«Il termine di quarantotto ore dalla ricezione del verbale, entro il quale il pubblico ministero deve procedere alla eventuale convalida del sequestro ha carattere perentorio, onde la sua inosservanza determina il dovere, per l'organo inquirente,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 597 del 18 aprile 1994
«L'inosservanza del termine di 48 ore per la convalida del sequestro, di cui all'art. 355 c.p.p., ancorché tale termine sia ordinatorio, dà luogo al dovere del P.M. di disporre la restituzione delle cose sequestrate; tuttavia, quando il deposito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 260 del 27 febbraio 1996
«In tema di riesame, l'art. 309, quinto comma c.p.p., così come sostituito dalla legge 8 agosto 1995, n. 332, dispone che l'autorità procedente, entro il giorno successivo, e comunque non oltre il quinto giorno, trasmette al tribunale gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3162 del 30 ottobre 1996
«La mancata trasmissione al tribunale del riesame degli «elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta ad indagini», prescritta dal quinto comma dell'art. 309 c.p.p., non determina la perdita di efficacia della misura cautelare, in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1270 del 4 aprile 1997
«Deve essere escluso che possa considerarsi elemento favorevole sopravvenuto, ai sensi dell'art. 309 comma quinto c.p.p., l'interrogatorio di garanzia, nel quale l'indagato si limiti a contrastare il fondamento degli addebiti mossigli e che dunque...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2691 del 19 marzo 1997
«La Commissione tecnica provinciale di vigilanza sui pubblici spettacoli — anche in considerazione della sua peculiare composizione collegiale — non costituisce un organo dotato di autonomo potere di ordinanza, essendo le attribuzioni consultive ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4228 del 16 luglio 1997
«Qualora l'indagato abbia lamentato, dinanzi al tribunale del riesame, l'inadeguatezza, ai fini di una compiuta valutazione giudiziale, della trasmissione in forma riassuntiva, e non nella loro integrità, di verbale di interrogatorio formato dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1217 del 27 maggio 1999
«Gli «elementi favorevoli», menzionati dall'art. 309, comma quinto, c.p.p., non possono consistere in mere asserzioni difensive, documentate nel verbale di interrogatorio, dovendo, invece, concretarsi in specifici elementi fattuali, di natura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13341 del 19 novembre 1999
«In tema di abuso di ufficio, è idonea a integrare la violazione di legge rilevante ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 323 c.p. la inosservanza da parte del pubblico ufficiale del dovere di motivazione del provvedimento e della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4689 del 13 settembre 1999
«Nel procedimento di riesame è legittima l'acquisizione di dichiarazioni sfavorevoli all'indagato, raccolte dopo l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare, il cui verbale, pervenuto al tribunale prima dell'udienza, sia rimasto a disposizione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5651 del 14 gennaio 2000
«In tema di riesame di misure cautelari, la sanzione dell'inefficacia non si determina in ogni caso di mancata trasmissione degli atti, ma quando al Tribunale pervenga solo parte degli atti già trasmessi al GIP. Invero, l'Organo del riesame deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 802 del 16 maggio 2000
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari personali, poiché l'obbligo di trasmissione al tribunale del riesame anche degli elementi sopravvenuti a favore dell'indagato va assolto nei cinque giorni dalla richiesta, l'autorità procedente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14555 del 9 aprile 2001
«Il verbale dell'interrogatorio reso in sede di udienza di convalida, al quale nel provvedimento di applicazione di una misura cautelare è stato fatto riferimento coma ad elemento indiziario contro l'indagato, deve essere trasmesso al tribunale del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 25 del 11 gennaio 2001
«Tra gli elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta alle indagini non rientra necessariamente il verbale dell'interrogatorio di garanzia, che, pertanto, va trasmesso al tribunale del riesame, a norma dell'art. 309, comma 5, ultima...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 36297 del 8 ottobre 2001
«Integra il reato di ingiuria di cui all'art. 594 c.p. in quanto fatto oggettivamente idoneo a ledere l'onere e il prestigio del dipendente, il comportamento del superiore gerarchico (nel caso di specie il primario di un ospedale pubblico) che, in...»