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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16496 del 5 agosto 2005
«In tema di condominio, le parti comuni di un edificio formano oggetto di un compossesso pro indiviso che si esercita diversamente a seconda che le cose, gli impianti ed i servizi siano oggettivamente utili alle singole unità immobiliari, a cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10406 del 30 luglio 2001
«In una situazione di compossesso il godimento del bene da parte dei singoli compossessori assurge ad oggetto di tutela possessoria quando uno di essi abbia alterato e violato senza il consenso e in pregiudizio degli altri partecipanti lo stato di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7691 del 13 luglio 1993
«In caso di condominio negli edifici, la modificazione di una parte comune e della sua destinazione, ad opera di taluno dei condomini, sottraendo la cosa alla sua specifica funzione e quindi al compossesso di tutti i condomini, legittima gli altri...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 643 del 17 gennaio 2003
«In tema di possesso delle servitù ed in ipotesi di dedotto spoglio, va negata la tutela richiesta ai sensi dell'art. 1168 c.c. quando il modo di esercizio della servitù non rimanga modificato dal mutamento dello stato dei luoghi, cosicché la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5873 del 25 maggio 1993
«Poiché «autore morale» dello spoglio — legittimato passivo dell'azione di reintegrazione — non è solo il mandante, ma anche chi abbia «coscientemente» tratto vantaggio dall'illecito possessorio altrui, chi ha acquistato la proprietà della cosa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1798 del 27 febbraio 1997
«L'attribuzione dell'azione di reintegrazione anche al detentore (salvi i casi di detenzione per ragioni di servizio o di ospitalità) comporta che una volta accertata la materiale detenzione della cosa da parte del soggetto che ha proposto l'azione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9226 del 4 maggio 2005
«In tema di reintegrazione del possesso, il detentore qualificato o autonomo che proponga azione di spoglio non invoca a suo favore un semplice rapporto di fatto con il bene, bensì un titolo che lo legittima alla detenzione nel proprio interesse;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1824 del 18 febbraio 2000
«In tema di azioni possessorie, la prova per testimoni del possesso, consistendo questo in una relazione materiale tra chi se ne assuma titolare e la cosa, può riguardare solo l'attività attraverso la quale il possesso si manifesta, non già il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3295 del 10 aprile 1996
«In tema di tutela del possesso di servitù di passaggio, quando i risultati della prova non consentono di escludere che il transito sia stato consentito per mera tolleranza, l'incertezza sulla configurabilità di una situazione possessoria non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2111 del 3 marzo 1994
«Il regime probatorio (e, in particolare, la distribuzione dell'onere della prova tra le parti) nel procedimento possessorio instaurato a tutela della detenzione qualificata è notevolmente diverso da quello a tutela del possesso in senso proprio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3710 del 16 agosto 1989
«In tema di possesso, qualora il convenuto con l'azione di reintegrazione eccepisca che il potere di fatto sul bene è stato esercitato dal pretesto spogliato per mera sua tolleranza (in considerazione di rapporti di amicizia, familiarità e buon...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15322 del 4 dicembre 2001
«II possesso è tutelato da spogli e molestie indipendentemente dal suo eventuale carattere lesivo di diritti altrui, i quali, pertanto, non possono essere utilmente opposti all'attore in reintegrazione o manutenzione, essendo consentito al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2113 del 13 luglio 1974
«È incensurabile in sede di legittimità, se congruamente motivato, l'accertamento del giudice del merito, fondato su elementi presuntivi, secondo il quale il soggetto che ha acquistato, a titolo particolare, il possesso di un fondo gravato da una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12080 del 13 settembre 2000
«Ad integrare una molestia suscettibile di legittimare l'esercizio dell'azione possessoria di manutenzione è sufficiente un'attività materiale o giuridica, consapevolmente posta dall'agente, direttamente o indirettamente e con un apprezzabile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 532 del 29 gennaio 1990
«In tema di manutenzione del possesso, un'immutazione dello stato dei luoghi che non arrechi attualmente danno al possesso altrui, può ugualmente configurare una molestia, se sia idonea a porre in dubbio o in pericolo siffatto possesso, ma a tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3470 del 21 ottobre 1975
«Ai fini dell'azione possessoria di manutenzione occorre distinguere tra molestia di fatto, che si concretizza in fatti materiali esteriori, per cui il molestante opera direttamente e fisicamente sulla cosa, oggetto dell'altrui possesso, producendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 198 del 22 gennaio 1976
«Il criterio distintivo tra spoglio e molestia non è quantitativo, ma concettuale. La molestia si rivolge contro l'attività del possessore, disturbandone il pacifico esercizio mediante una contraria pretesa o mediante altri atti o fatti diretti a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3507 del 23 ottobre 1975
«La violazione delle distanze legali può dare luogo a molestia possessoria, contro cui è data l'azione di manutenzione, solo quando il possesso corrispondente al diritto di proprietà si concreta in uno stato di fatto presupponente il rispetto del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2293 del 5 marzo 1988
«Al fine dell'integrazione del requisito del possesso ultrannuale per l'esercizio dell'azione di manutenzione ex art. 1170 c.c., il possesso dell'attore che abbia acquistato l'immobile quale terzo nominato con contratto per persona da nominare va...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11404 del 12 novembre 1998
«L' animus turbandi , per l'esperibilità dell'azione di manutenzione del possesso di un edificio molestato dalla violazione delle distanze legali, non è escluso dall'ottenimento della concessione edilizia da parte dell'autore della turbativa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4729 del 27 maggio 1987
«L' animus turbandi — che consiste nella volontarietà del fatto compiuto a detrimento dell'altrui possesso e nella consapevolezza della contraddizione della volontà del possessore, senza che sussista uno specifico intendimento di arrecare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5467 del 8 novembre 1985
«L'elemento psicologico della molestia possessoria — la quale può risolversi anche in un'alterazione fisica dello stato di fatto che importi una diminuzione del godimento ai danni del possessore — consiste nella volontarietà del fatto compiuto a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5162 del 26 maggio 1994
«In tema di azione di manutenzione la configurazione della molestia possessoria postula un comportamento che ponga in serio pericolo il possesso del vicino, con la conseguenza che l'azione è esperibile anche in via preventiva a fronte della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3123 del 2 ottobre 1975
«Il conduttore di un immobile in edificio condominiale ha la detenzione, non il possesso, dell'immobile medesimo e delle parti comuni dell'edificio; quindi, ove molestato nel godimento di una parte comune dell'edificio, da parte di uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4039 del 5 settembre 1978
«Al fine dell'esperibilità della denuncia di nuova opera, ai sensi dell'art. 1171 c.c., non è sufficiente un qualsiasi mutamento innovativo dello stato dei luoghi, occorrendo che questo mutamento presenti caratteri oggettivi tali da far sorgere un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1428 del 23 marzo 1978
«Le azioni di spoglio e di denuncia di nuova opera possono essere cumulate per ottenere dal giudice l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi con demolizione e rimozione dei manufatti contestati, provvedimento che, a un tempo, reintegra nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6480 del 17 marzo 2010
«Qualora l'azione nunciatoria non abbia ad oggetto la richiesta di demolizione di un'opera, bensì il ripristino dello stato dei luoghi, la domanda può essere interpretata come richiesta di risarcimento del danno in forma specifica e, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4633 del 28 febbraio 2007
«In tema di azioni nunciatorie nei confronti della P.A., sussiste la giurisdizione del giudice ordinario ogni qual volta si denuncino mere attività materiali della p.a., che possano recare pregiudizio a beni di cui il privato assume essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10403 del 30 luglio 2001
«La denuncia di danno temuto ex art. 1172 c.c., prevista nel titolo IX del libro III del codice civile, proponibile dal proprietario, dal titolare di altro diritto reale di godimento o dal possessore, il quale abbia ragione di temere che da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2461 del 27 marzo 1990
«La differenza tra azione per apposizione di termini e quella di regolamento di confini risiede nel fatto che mentre nella prima il confine tra due fondi è certo ed incontestato e si vuole soltanto apporvi, perché mancanti o divenuti...»