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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6549 del 8 novembre 1986
«La facoltà del curatore del fallimento di scegliere fra lo scioglimento o l'esecuzione del contratto di vendita non ancora eseguito, ai sensi e nei casi di cui all'art. 72 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, non trova ostacolo nella circostanza che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6653 del 15 marzo 2013
«Il sopravvenuto fallimento del promissario acquirente, oltre ad escludere - stante l'indisponibilità dei beni acquisiti al fallimento ed a tutela dei principi che regolano la ripartizione dell'attivo - la facoltà di chiedere la risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13090 del 24 giugno 2015
«È ammissibile la domanda tardiva con la quale il cessionario di un credito garantito da ipoteca, ceduto unitamente all'azienda con accollo non liberatorio del cedente e già ammesso al passivo del fallimento di quest'ultimo in via chirografaria,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25984 del 29 ottobre 2008
«In caso di fallimento del coniuge acquirente e nel giudizio nel quale il curatore resista alla domanda di risoluzione del contratto, l'organo concorsuale subentra in una complessiva posizione contrattuale rinvenuta nel patrimonio del fallito,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14758 del 18 giugno 2010
«Il credito per l'indennità di preavviso del dirigente di impresa di assicurazione posta in liquidazione coatta amministrativa non nasce né dall'amministrazione del fallimento né dalla continuazione dell'esercizio dell'impresa che sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10605 del 23 maggio 2016
«Il promissario acquirente che, a norma dell'art. 2932 c.c., chieda l'esecuzione specifica di un contratto preliminare di vendita è tenuto ad eseguire la prestazione a suo carico o a farne offerta nei modi di legge se tale prestazione sia già...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3176 del 18 febbraio 2016
«In tema di azione risarcitoria per responsabilità professionale, ai fini del momento iniziale di decorrenza del termine prescrizionale, si deve avere riguardo all'esistenza di un danno risarcibile ed al suo manifestarsi all'esterno come...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18585 del 22 settembre 2016
«Il collegamento negoziale non dà luogo ad un nuovo ed autonomo contratto, ma è un meccanismo attraverso il quale le parti perseguono un risultato economico unitario e complesso, che viene realizzato non per mezzo di un singolo negozio ma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2732 del 11 febbraio 2016
«Nel giudizio instaurato ai fini del riconoscimento della sussistenza di un unico rapporto di lavoro a tempo indeterminato, sul presupposto dell'illegittima apposizione al contratto di un termine finale ormai scaduto, il decorso di un significativo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18932 del 27 settembre 2016
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, il giudicato formatosi sulla risoluzione del contratto per inadempienze reciproche di pari gravità non consente l'attribuzione di un inadempimento colpevole, che costituisce l'elemento fondante del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2984 del 16 febbraio 2016
«Il giudice adito con contrapposte domande di risoluzione per inadempimento del medesimo contratto, può accogliere l'una e rigettare l'altra, ma non anche respingere entrambe e dichiarare l'intervenuta risoluzione consensuale del rapporto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15461 del 26 luglio 2016
«In tema di risoluzione del contratto per inadempimento, la facoltà di "mutatio libelli" di cui all'art. 1453, comma 2, c.c. si estende alla domanda consequenziale e accessoria di restituzione, purché la stessa sia stata proposta contestualmente o,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27530 del 30 dicembre 2016
«In tema di diffida ad adempiere, l'unico onere che, ai sensi dell'art. 1454 c.c., grava sulla parte intimante è quello di fissare un termine entro cui l'altra dovrà adempiere alla propria prestazione, pena la risoluzione "ope legis" del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15070 del 21 luglio 2016
«In difetto di clausola risolutiva espressa, la risoluzione del contratto per inadempimento può essere ottenuta solo mediante intimazione ad adempiere ex art. 1454 c.c., essendo privo di effetto l'atto unilaterale con cui la parte dichiari risolto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 4796 del 11 marzo 2016
«La clausola risolutiva espressa presuppone che le parti abbiano previsto la risoluzione di diritto del contratto per effetto dell'inadempimento di una o più obbligazioni specificamente determinate, sicché la clausola che attribuisca ad uno dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23404 del 17 novembre 2016
«L'art. 1538 c.c. si applica non solo alla vendita, ma anche al preliminare di vendita a corpo di un terreno, sicché, ove la misura reale del bene risulti superiore di oltre un ventesimo rispetto a quella indicata nel contratto, il promissario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3199 del 18 febbraio 2016
«In tema di appalto, l'art.1668 c.c., nell'enunciare il contenuto della garanzia prevista dall'art.1667 c.c., attribuisce al committente, oltre all'azione per l'eliminazione dei vizi dell'opera a spese dell'appaltatore o di riduzione del prezzo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26104 del 19 dicembre 2016
«Il mancato pagamento alla scadenza, da parte dell'assicurato, di un premio successivo al primo determina, ai sensi dell'art 1901, comma 2, c.c., la sospensione della garanzia assicurativa non immediatamente, ma solo dopo il decorso del periodo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20383 del 11 ottobre 2016
«In materia contrattuale, la mancanza di una "causa adquirendi" - a qualunque titolo accertata - determina la possibilità di avvalersi dell'azione di ripetizione dell'indebito anche quando la controprestazione non sia a propria volta ripetibile,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3855 del 26 febbraio 2016
«In materia di contratto preliminare, il promissario acquirente non resta soggetto alla sola alternativa della risoluzione del contratto o dell'accettazione senza riserve della cosa viziata o difforme ma può esperire l'azione di esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10441 del 27 aprile 2017
«In ipotesi di risoluzione del contratto per inadempimento e di condanna al pagamento della penale, che sia stata pattuita dalle parti anche per il solo ritardo nell'adempimento, nella determinazione dell'importo della detta penale, non deve...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15815 del 29 marzo 2017
«Non integra il delitto di appropriazione indebita la condotta del promissario venditore che a seguito della risoluzione del contratto preliminare per l'acquisto di un immobile, non restituisca al promissario acquirente la somma ricevuta a titolo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2382 del 13 giugno 1975
«Non può essere pronunciata la risoluzione del contratto in danno della parte inadempiente, ove questa superi la presunzione di colpevolezza dell'inadempimento, dimostrandone la non imputabilità a causa dell'ingiustificato rifiuto della controparte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 90 del 8 gennaio 1991
«Il creditore che si sia avvalso della clausola risolutiva espressa può rinunciare tacitamente all'effetto risolutivo qualora osservi un comportamento inequivoco, che sia chiaramente incompatibile con la volontà di avvalersi di tale effetto;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 247 del 11 gennaio 1992
«In tema di eccessiva onerosità sopravvenuta, nel caso in cui il convenuto, nell'esercizio della facoltà di disporre liberamente dei propri interessi, anziché chiedere di rimettere al giudice la determinazione del contenuto delle modifiche da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3038 del 15 marzo 1995
«La disposizione del primo comma dell'art. 975, a norma della quale «quando cessa l'enfiteusi, all'enfiteuta spetta il rimborso dei miglioramenti nella misura dell'aumento di valore conseguito dal fondo per effetto dei miglioramenti stessi, quali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6234 del 15 maggio 2000
«L'azione di inadempimento del contratto di compravendita è regolata non già dalla disciplina generale dettata dagli artt. 1453 e ss. c.c., ma dalle norme speciali di cui agli artt. 1492 e ss. c.c., che prevedono specifiche limitazioni rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10101 del 23 settembre 1995
«Al curatore fallimentare è consentito esercitare la facoltà di sciogliersi dal contratto, a norma dell'art. 72, seconda comma, legge fall., anche quando, dichiarato il fallimento del promissario acquirente, sia ancora pendente il giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10148 del 26 maggio 2004
«In tema di contratto preliminare, la consegna dell'immobile oggetto del contratto effettuata prima della stipula del definitivo non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque quello di prescrizione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 23547 del 9 ottobre 2017
«La proprietà superficiaria deve ritenersi un diritto ontologicamente diverso da quello di piena proprietà, cosicché, ove - nell'ambito di un contratto preliminare di compravendita - il promittente venditore si sia obbligato a trasferire al...»