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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5160 del 30 marzo 2012
«Il rimedio previsto dall'art. 2932 c.c., al fine di ottenere l'esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, è applicabile non solo nelle ipotesi di contratto preliminare non seguito da quello definitivo, ma anche in qualsiasi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8895 del 7 marzo 2002
«Non è impugnabile con richiesta di riesame ai sensi dell'art. 309 c.p.p. l'esecuzione di rilievi dattiloscopici e fotografici eseguiti dalla polizia giudiziaria sulla persona dell'indagato, in seguito all'applicazione di misura cautelare, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 599 del 13 gennaio 2004
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, l'art. 309, secondo comma, c.p.p. pone a carico dell'imputato latitante, ai fini della decorrenza del termine per proporre istanza di riesame in caso di sopravvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22421 del 21 maggio 2003
«In presenza di un'ordinanza che applica la custodia cautelare a carico di un parlamentare, quest'ultimo può chiedere il riesame fin dal momento in cui ha conoscenza del provvedimento — anche attraverso la richiesta di autorizzazione all'arresto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2076 del 4 giugno 1998
«La trasmissione degli atti, infatti, non risponde all'esigenza di assicurare la conoscenza degli elementi di accusa da parte della difesa — conoscenza pienamente assicurata dal distinto istituto del deposito degli atti a seguito della esecuzione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3104 del 26 ottobre 1995
«Mentre l'art. 254 quinquies del codice abrogato consentiva di impugnare le ordinanze che decidevano in ordine alla «misura» degli arresti domiciliari, e, di conseguenza, in ordine all'applicazione ed alla revoca della misura stessa, con esclusione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22705 del 16 giugno 2005
«Il termine per la proposizione da parte del P.M. dell'appello ai sensi dell'art. 310 c.p.p. avverso l'ordinanza del G.i.p. di diniego dell'applicazione della misura cautelare personale relativamente a taluni indagati, inserita in un unico, più...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 3 luglio 1995
«È ammissibile il sequestro preventivo di cosa già soggetta a sequestro probatorio, purché sussista un pericolo concreto e attuale della cessazione del vincolo di indisponibilità impresso da quest'ultimo, che renda reale e non solo presunta la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43576 del 3 dicembre 2001
«In tema di sequestro conservativo, il precetto di cui all'art. 317, comma 3, c.p.p., secondo cui il provvedimento deve essere eseguito con le forme previste dal codice di procedura civile, non comporta che tale esecuzione non debba poi essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5406 del 11 maggio 1995
«In tema di sequestro conservativo, il passaggio in giudicato della sentenza di merito che abbia condannato l'imputato alle restituzioni o al risarcimento del danno in favore della parte civile cui abbia anche assegnato una provvisionale, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7675 del 28 febbraio 2012
«Il giudice del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente ha l'onere, ma non l'obbligo, di indicare la somma sino alla concorrenza della quale la misura può essere eseguita, mentre deve specificamente indicare quali siano i...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10437 del 24 marzo 2006
«Il sequestro preventivo può avere ad oggetto solo il risultato di un'attività e non l'attività in sé, perché è estranea ad esso la funzione di inibizione di comportamenti, sicché è illegittimo, peraltro risolvendosi nell'indebita invasione della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29951 del 9 luglio 2004
«È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca facoltativa, di beni provento di attività illecita e appartenenti ad un'impresa dichiarata fallita, nei cui confronti sia instaurata la relativa procedura concorsuale, a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4026 del 28 febbraio 2000
«Una volta esclusa, almeno allo stato degli atti, l'inquadrabilità del fatto nello schema dell'illecito penale, non può legittimamente paralizzarsi l'esecuzione di un provvedimento giurisdizionale civile, attraverso l'attivazione di uno strumento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2672 del 5 agosto 1999
«In tema di sequestro preventivo di un bene pertinente ad un reato, non è necessario valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, essendo sufficiente che sussista il fumus commissi delicti, vale a dire la astratta sussumibilità in una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14187 del 5 aprile 2007
«Avverso tale provvedimento può attivarsi la procedura dell'incidente di esecuzione, nella quale non possono però contestarsi le ragioni stesse del sequestro (sussistenza del fumus delicti e del periculum in mora), in quanto in tal modo verrebbe...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 469 del 18 giugno 1998
«Nel rapporto di pertinenza, che deve essere chiaramente individuato nel provvedimento di sequestro, rientra dunque un'ampia gamma di situazioni, potendo queste riguardare la progettazione e l'esecuzione del reato, la protezione del suo autore, la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2594 del 3 marzo 1994
«Il problema del dolo indiretto concernente il tentativo del reato più grave non può, invece, porsi allorché la condotta sia stata di tale intensità da non potersi distinguere se la volontà dell'agente fosse volta a provocare la lesione o la morte....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2667 del 26 agosto 1999
«In tema di sequestro preventivo a norma dell'art. 12 sexies D.L. 8 giugno 1992 n. 306, inserito dall'art. 2 D.L. 20 giugno 1994, n. 399, a prescindere dalla controversa questione se al giudice della esecuzione possa riconoscersi il potere di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3282 del 2 dicembre 1995
«Avverso il provvedimento di restituzione di cose sequestrate, adottato dal Gip a seguito dell'accoglimento della richiesta del pubblico ministero di archiviazione non è esperibile il mezzo di impugnazione previsto dall'art. 322 bis c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35786 del 18 settembre 2012
«L'indagato non titolare del bene oggetto di sequestro preventivo è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso il provvedimento cautelare, purché vanti un interesse concreto ed attuale alla proposizione dell'impugnazione. (Fattispecie in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 676 del 25 gennaio 1993
«In tema di restituzione di immobile sequestrato, perché abusivamente realizzato, il giudice — di regola — deve restituire lo stesso a colui al quale sia stata sottratta la disponibilità, al momento della esecuzione del provvedimento di sequestro....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34576 del 15 ottobre 2002
«La richiesta di riesame prevista dall'art. 324 c.p.p. è proponibile anche avverso provvedimenti di sequestro che siano stati adottati da autorità giudiziaria estera su commissione rogatoria di quella italiana, fermo restando che detta richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1191 del 15 maggio 1995
«In tema di sequestro, il termine di dieci giorni per proporre istanza di riesame decorre dalla data di esecuzione del provvedimento che lo ha disposto o dalla diversa data in cui l'interessato ha avuto conoscenza dell'avvenuto sequestro (art. 324...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2693 del 27 novembre 1993
«In materia di sequestro preventivo, l'art. 325 c.p.p., a norma del quale il ricorso per cassazione non sospende l'esecuzione dell'ordinanza impugnata, postula che un'esecuzione sia in corso ovvero che l'ordinanza impugnata sia suscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23181 del 17 maggio 2004
«Ne consegue che vanno definiti come politici i delitti di oggettiva gravità, commessi in danno di cittadini italiani residenti in Argentina, in esecuzione di un preciso piano criminoso diretto all'eliminazione fisica degli oppositori al regime...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 1 giugno 2000
«Poiché, in sede di incidente di esecuzione, l'accertamento del giudice di merito è limitato al controllo dell'esistenza e della legittimità del titolo esecutivo e poiché, dunque, rimane preclusa, per la avvenuta formazione del giudicato, ogni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1235 del 1 aprile 1998
«Nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, la polizia giudiziaria dispone di un margine di autonoma operatività non solo prima della comunicazione al P.M. della notizia di reato (art. 347 c.p.p.), ma anche dopo tale comunicazione (art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2812 del 29 luglio 1993
«Il prelievo di urine, con conseguente esame analitico delle medesime ai fini di accertare eventuali patologie afferenti il detenuto o l'internato, trova legittimità nell'art. 11, L. 26 luglio 1975, n. 354 (ordinamento penitenziario), laddove...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2591 del 7 agosto 1995
«L'art. 354 c.p.p., che dispone in materia di sequestri effettuati ad iniziativa della polizia giudiziaria, non richiede, per l'esecuzione ed il permanere del sequestro, che la corretta e definitiva qualificazione giuridica del fatto addebitabile...»