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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3497 del 23 marzo 1994
«Qualora il proprietario di un fabbricato conferisca al titolare di una impresa edile artigiana, iscritta nell'albo presso la Camera di commercio, incarico di eseguire lavori di ristrutturazione del tetto e delle grondaie, l'imprenditore artigiano...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12348 del 20 marzo 2008
«In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, qualora il lavoratore presti la propria attività in esecuzione di un contratto d'appalto o di un contratto d'opera, non per questo viene meno la responsabilità del committente per gli infortuni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18799 del 8 maggio 2008
«Non integra il delitto di diffamazione la condotta di colui che, in qualità di sindaco di un Comune, indirizzi una missiva al presidente della Provincia committente del servizio di pulizia delle strade definendo il servizio svolto dall'appaltatore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23222 del 9 giugno 2011
«Sussiste il requisito della comunicazione con più persone atto ad integrare il delitto di diffamazione (art. 595 c.p.) nella condotta di colui che invii una lettera denigratoria al Presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati, considerato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19804 del 28 settembre 2011
«L'azione revocatoria di cui all'art. 2901 c.c. non è esperibile, da parte del creditore del promittente venditore, contro le sentenze emesse, ai sensi dell'art. 2932 c.c., nei confronti del debitore, sulla base di un preliminare stipulato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13405 del 30 giugno 2015
«Qualora l'appaltatore, in corso d'opera, chieda la risoluzione del contratto per inadempimento del committente ed il "pagamento del prezzo" dei lavori già eseguiti, la sentenza del giudice del merito, la quale, riconosciuta la fondatezza della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19502 del 30 settembre 2015
«Non sussiste violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato allorché il giudice, qualificando giuridicamente in modo diverso rispetto alla prospettazione della parte i fatti da questa posti a fondamento della domanda, le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8868 del 16 aprile 2014
«In tema di arbitrato, è valido il lodo in cui il dispositivo e la relativa motivazione siano redatti e depositati in tempi diversi, perché, da un lato, il procedimento arbitrale è ispirato alla libertà delle forme e, dall'altro, tale lodo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24919 del 12 giugno 2014
«L'esistenza di cause di incompatibilità ex art. 34 cod. proc. pen., non incidendo sulla capacità del giudice, non determina la nullità del provvedimento adottato, ma costituisce esclusivamente motivo di astensione e di ricusazione, che deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16779 del 8 aprile 2004
«Ai provvedimenti emessi dal P.M. non si applica la procedura di correzione degli errori materiali, prevista per i provvedimenti giurisdizionali, essendo lo stesso organo emittente legittimato ad apportare in ogni tempo le rettificazioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27833 del 26 giugno 2013
«Non determina la nullità dell'interrogatorio della persona sottoposta a misura cautelare la ristrettezza del tempo concesso alla difesa per la consultazione degli atti - previamente depositati presso la cancelleria del giudice emittente - in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16648 del 21 aprile 2015
«In materia di mandato di arresto europeo emesso dal giudice italiano, non trova applicazione la disciplina sulla inutilizzabilità degli atti prevista per le rogatorie all'estero dall'art. 729 c.p.p., con conseguente validità dei provvedimenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14481 del 9 luglio 2005
«In tema di valore probatorio della quietanza nei confronti della curatela fallimentare, dalla anteriorità, con atto di data certa, della quietanza al fallimento non può ricavarsi anche la certezza della effettività del pagamento quietanzato,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10097 del 19 novembre 1996
«Qualora, dopo il fallimento del promissario acquirente, venga dichiarata la risoluzione di un contratto preliminare di compravendita (nella specie, per inadempimento del promittente venditore all'obbligo di procurarsi la proprietà del bene, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13405 del 8 giugno 2006
«Ai sensi degli artt. 17 e 18 D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, in tema di rivalsa I.V.A., il cedente o chi presta servizi è tenuto a soddisfare una propria obbligazione e la circostanza che di riflesso acquisisca il diritto a rivalersi verso il...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21927 del 21 ottobre 2011
«In tema di revocatoria fallimentare di compravendita stipulata in adempimento di contratto preliminare, l'accertamento dei relativi presupposti va compiuto con riferimento alla data del contratto definitivo, in quanto l'art. 67 legge fall....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17946 del 1 luglio 2008
«Le anticipazioni all'appaltatore di opere pubbliche, previste dalla dall'art. 12 del R.D. 18 novembre 1923, n. 2440 (come modificato dall'art. 2 del D.P.R. 30 giugno 1972, n. 627 ) e successivamente dall'art. 3 della legge 10 dicembre 1981, n....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6018 del 16 aprile 2003
«La domanda risarcitoria per ritardata restituzione di un immobile, proposta dalla curatela fallimentare che, nell'esercizio della facoltà riconosciuta dall'art. 72 L. fall., abbia optato per lo scioglimento di un contratto preliminare di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2274 del 19 marzo 1990
«Con riguardo ad un contratto preliminare di compravendita immobiliare, qualora prima della sua esecuzione intervenga il fallimento del promittente-venditore, il curatore del fallimento oltre alla scelta fra l'esecuzione e lo scioglimento del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6653 del 15 marzo 2013
«Il sopravvenuto fallimento del promissario acquirente, oltre ad escludere - stante l'indisponibilità dei beni acquisiti al fallimento ed a tutela dei principi che regolano la ripartizione dell'attivo - la facoltà di chiedere la risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3728 del 15 febbraio 2011
«In tema di preliminare di compravendita, comunicata dal promittente venditore la volontà di recedere dal contratto e di incamerare la ricevuta caparra confirmatoria, ai sensi dell'art. 1385, secondo comma, c.c., e promossa, prima del fallimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7297 del 10 aprile 2015
«Il promittente acquirente, che abbia proposto azione ex art. 2932 c.c., regolarmente trascritta, davanti al giudice ordinario, non può, a seguito del fallimento del promittente venditore, proporre altra domanda di rivendica condizionata all'esito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3390 del 22 febbraio 2016
«In tema di preliminare di vendita, il pericolo di evizione del bene a fronte del quale, ai sensi dell'art. 1481 c.c., il promittente acquirente ha la facoltà di rifiutarsi di concludere il contratto definitivo, deve essere concreto ed attuale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4713 del 10 marzo 2016
«Al promittente venditore è dovuto il risarcimento del danno causatogli dall'inadempimento del promissario acquirente, ingiustificatamente sottrattosi alla stipulazione, anche se non dimostri di aver perduto, nelle more, possibilità concrete di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14426 del 15 luglio 2016
«L'accertamento in ordine alla essenzialità del termine per l'adempimento, ex art. 1457 c.c., è riservato al giudice di merito e va condotto alla stregua delle espressioni adoperate dai contraenti e, soprattutto, della natura e dell'oggetto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15029 del 21 luglio 2016
«Il divieto della "revisione dei prezzi" e l'obbligatorietà del "prezzo chiuso", da considerarsi principi regolatori degli appalti pubblici, sono ispirati a parametri di contemperamento tra diritti dell'appaltatore ed esigenze del committente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26338 del 20 dicembre 2016
«In tema di appalto di opere pubbliche, la garanzia per l’esperimento dei rimedi di cui agli artt. 1667 e 1669 c.c., riguardo a vizi e difetti rivelatisi contemporaneamente al suo esperimento, spiega la propria efficacia solo dopo l’approvazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18285 del 19 settembre 2016
«Il direttore dei lavori per conto del committente esercita i medesimi poteri di controllo sull'attuazione dell'appalto che questi ritiene di non poter svolgere di persona, sicché ha il dovere, attesa la connotazione tecnica della sua obbligazione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8700 del 3 maggio 2016
«In materia di appalto, il principio dell'esclusione di responsabilità per danni in caso di soggetto ridotto a mero esecutore di ordini ("nudus minister") non si applica al direttore dei lavori che, per le sue peculiari capacità tecniche, assume...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3199 del 18 febbraio 2016
«In tema di appalto, l'art.1668 c.c., nell'enunciare il contenuto della garanzia prevista dall'art.1667 c.c., attribuisce al committente, oltre all'azione per l'eliminazione dei vizi dell'opera a spese dell'appaltatore o di riduzione del prezzo,...»