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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3024 del 26 marzo 1993
«L'autorizzazione data a chi si trovi costretto agli arresti domiciliari di allontanarsi dal luogo ove è tenuto a rimanere per recarsi al lavoro, fissa il limite invalicabile entro il quale la condotta stessa non è punibile. Ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9388 del 4 settembre 1992
«Integra gli estremi del delitto di evasione, di cui all'art. 385 comma terzo c.p., la condotta di colui il quale, trovandosi agli arresti domiciliari, se ne allontani, anche se per breve tempo, recandosi nella via antistante l'abitazione propria,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13113 del 2 ottobre 1990
«L'art. 385 terzo comma c.p. nel punire l'allontanamento dell'imputato, sottoposto agli arresti domiciliari, dalla propria abitazione configura un'autonoma fattispecie delittuosa equiparata al delitto di evasione di cui ai precedenti commi soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44504 del 17 dicembre 2010
«Integra il delitto di evasione dagli arresti domiciliari il trasferimento di residenza effettuato dal detenuto senza darne comunicazione e senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione da parte degli organi di vigilanza. (Fattispecie relativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27124 del 12 luglio 2011
«Integra il delitto di evasione la condotta dell'imputato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari che, senza la preventiva autorizzazione dell'autorità giudiziaria, si allontana dal luogo di restrizione per presenziare ad una udienza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15186 del 3 maggio 2006
«Risponde del reato di cui all'art. 388, commi terzo e quarto c.p. anche il terzo possessore della cosa del debitore sottoposta a pignoramento presso di lui, che spostandola senza autorizzazione dal luogo in cui è custodita, la sottrae all'esecuzione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33068 del 12 settembre 2005
«La tutela penale di cui all'art. 474 c.p. (introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) riguarda segni distintivi regolarmente registrati ed in genere indicativi della riferibilità del bene abusivamente riprodotto ad una data...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10929 del 10 dicembre 1981
«In tema di falsità il concetto di atto pubblico è certamente più ampio di quello desumibile dagli artt. 2699 e 2700 c.c., posto che la legge penale ha per oggetto la tutela dell'anzidetto atto non solo quale strumento probatorio ma anche, in sé e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10580 del 9 settembre 1999
«La carta di circolazione dei veicoli va qualificata come atto pubblico e non già come certificato, autorizzazione o attestato, posto che dispone la immatricolazione d'un determinato veicolo che abilita alla circolazione. Ne consegue che nel caso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46852 del 22 dicembre 2005
«In tema di falso documentale, costituisce atto pubblico il verbale del Consiglio di Istituto di una scuola pubblica, in quanto atto idoneo a documentare, nell'ambito della P.A., le attività e gli adempimenti necessari per la realizzazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 2774 del 9 giugno 1994
«La registrazione in un passaporto da parte del pubblico ufficiale addetto alla frontiera, della data dell'ingresso del titolare in uno Stato, non è espressione di autorizzazione (diversamente dal passaporto rilasciato al cittadino, che viene così...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10346 del 15 novembre 1993
«Il comportamento del pubblico ufficiale — nella specie maresciallo della Polizia di Stato — il quale, per far conseguire l'autorizzazione al porto d'armi ad una persona, abbia soppresso sulla richiesta i veri dati anagrafici di questa ed abbia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42009 del 14 novembre 2007
«Integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico la condotta di coloro che, in qualità rispettivamente di Presidente e di membro della Commissione speciale di cui all'art. 14 della L. n. 219 del 1981 — che assorbe le competenze della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16690 del 8 aprile 2004
«In tema di falso ideologico, non integra la fattispecie criminosa di cui all'art. 479 c.p. la condotta del direttore dei lavori che falsifichi, in concorso con il geometra dell'Ufficio tecnico comunale, i verbali di sopralluogo necessari per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38965 del 24 ottobre 2005
«Integra il reato di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p.) e non quello di cui all'art. 480 c.p. (falso ideologico in certificati o autorizzazioni amministrative), la condotta del tecnico comunale, il quale attesti, apponendo il timbro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6871 del 9 giugno 1998
«Il certificato di morte rilasciato dal sanitario, in virtù del regolamento di polizia mortuaria, è un atto pubblico, perché è espressione della funzione attestatrice dell'accertamento diretto del sanitario ed ha, nel contempo, una funzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5482 del 18 maggio 1991
«Il nulla-osta per l'avviamento al lavoro ha natura di autorizzazione amministrativa, e pertanto risponde del delitto di cui all'art. 480 c.p., e non di quello previsto dall'art. 479 stesso codice, il funzionario dell'ufficio di collocamento che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9073 del 3 luglio 1989
«Il certificato di morte rilasciato dal sanitario delegato a questo specifico accertamento è atto pubblico. Esso è diretta espressione della funzione attestatrice dell'attività di accertamento compiuta dal sanitario ed ha, nel contempo, una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2316 del 15 febbraio 1989
«Le deliberazioni delle giunte municipali debbono indicare la causale che legittima l'erogazione del pubblico denaro, di tal che il falso sulla causa addotta a sostegno della spesa finisce con il permeare tutto il procedimento di formazione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4988 del 27 maggio 1981
«Il reato di falso materiale in certificazione o autorizzazione amministrativa commesso da privato, previsto dall'art. 477 c.p. in relazione all'art. 482 c.p., si perfeziona non appena sia compiuta l'alterazione o contraffazione dell'atto non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6063 del 11 febbraio 2009
«Integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la condotta di colui che nella dichiarazione sostitutiva di certificazione, presentata al Comune e preordinata ad ottenere la reintestazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46825 del 17 dicembre 2007
«Non integra gli estremi del reato di falso ideologico commessa dal privato in atto pubblico la condotta di colui che presenti all'ufficio tecnico comunale una richiesta di autorizzazione — non contenente esplicite attestazioni né corredata dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22888 del 3 luglio 2006
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta del soggetto che attesti al pubblico ufficiale una situazione concreta ed obiettiva attinente alla propria persona non rispondente al vero e,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34815 del 26 settembre 2001
«La falsità delle dichiarazioni rese al pubblico ufficiale nella domanda di sanatoria edilizia, è punita ai sensi dell'art. 26 della legge 4 gennaio 1968 n. 15, con la sanzione prevista dall'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa da privato in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10524 del 7 settembre 1999
«Le false dichiarazioni rese da un privato nella domanda di condono non integrano il reato di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica del privato in atto pubblico) atteso che la concessione edilizia in sanatoria, al pari della concessione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2767 del 18 gennaio 1996
«Il fatto di chi emetta un assegno bancario, traendolo su un conto corrente intestato ad altri, apponendovi la falsa sottoscrizione — quale emittente — di persona diversa dal titolare del conto, integra i delitti di cui agli artt. 485 e 491 c.p. e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 451 del 17 gennaio 1996
«Risponde di falso in scrittura privata chi emetta un assegno contraffacendo la firma del titolare del conto corrente. Diversamente, nella condotta di chi emetta con propria firma un assegno bancario tratto sull'altrui conto corrente, non è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10203 del 14 marzo 2011
«Integra il delitto di cui all'art. 494 c.p. il conducente del veicolo che circoli, in contrasto con il codice della strada, in zona vietata qualora esponga il contrassegno di autorizzazione rilasciato a persona disabile che non si trovi sul...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4531 del 13 aprile 1988
«In caso di falsa dichiarazione o attestazione sull'identità o su qualità proprie o di altri, fatta a un pubblico ufficiale in un atto pubblico o destinata ad essere riprodotta in atto pubblico, per la concessione della diminuzione di pena prevista...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35447 del 11 settembre 2009
«Integra il reato di cui all'art. 496 c.p. (false dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri) - e non quello di cui all'art. 495 c.p. (falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità...»