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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3262 del 4 aprile 1987
«In tema di scioglimento di comunioni, l'ordinanza, con la quale il giudice istruttore, a norma dell'art. 789 c.p.c., dichiara esecutivo, e rende quindi vincolante per i condividenti il progetto divisionale predisposto e depositato in cancelleria,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16727 del 2 ottobre 2012
«In tema di scioglimento di comunioni, l'ordinanza con cui il giudice istruttore, ai sensi dell'art. 789, comma terzo, cod. proc. civ., dichiara esecutivo il progetto di divisione, pur in presenza di contestazioni, ha natura di sentenza ed è quindi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10798 del 11 maggio 2009
«In tema di scioglimento di comunioni, l'ordinanza con cui il giudice istruttore dichiara esecutivo il progetto di divisione, ai sensi dell'art. 789 c.p.c., non è impugnabile con ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'art. 111, comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3636 del 16 febbraio 2007
«Qualora, a seguito di domanda di scioglimento di comunione immobiliare, sia stata emessa sentenza non definitiva dichiarativa dell'invocato scioglimento e della comoda divisibilità del bene immobile, con la conseguente proposizione di appello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11328 del 21 luglio 2003
«In materia di scioglimento di comunioni, qualora il giudice istruttore abbia dichiarato esecutivo il progetto di divisione pur in presenza di contestazioni, non ha interesse a proporre il ricorso straordinario per cassazione di cui all'art. 111...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1818 del 7 marzo 1996
«Nel procedimento di scioglimento della comunione, il decreto del giudice istruttore che ordina il deposito del progetto di divisione e fissa l'udienza per la discussione dello stesso, a norma dell'art. 789 comma secondo c.p.c., deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5824 del 14 giugno 1990
«Qualora nel corso del procedimento divisionale, i termini della divisione vengano modificati mediante inclusione nella massa da dividere di beni non compresi al momento della proposizione della domanda, la presunzione legale di adesione dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15163 del 28 ottobre 2002
«Nel procedimento di scioglimento della comunione, non è consentito al giudice istruttore procedere all'estrazione dei lotti sino a quando le contestazioni al progetto di divisione, da lui predisposto, non siano state definitivamente risolte con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10792 del 16 marzo 2001
«In tema di insolvenza fraudolenta, l'obbligazione, assunta dall'agente con il proposito di non adempierla, deve avere ad oggetto una prestazione di dare e non quella di svolgere una specifica attività in favore dell'altra parte, giacché uno degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21112 del 19 giugno 2006
«Non è configurabile il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316 ter c.p.), né quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.), bensì eventualmente quello di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49289 del 22 dicembre 2004
«Nella condotta posta in essere da un esercente la professione legale il quale, d'intesa con un funzionario di un'impresa assicuratrice e con un giudice, promuova fittiziamente controversie civili relative ad incidenti stradali mai avvenuti o già...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8707 del 4 agosto 1992
«Nel caso in cui il delitto di truffa, così come contestato all'imputato, risulta aggravato solo ai sensi dell'art. 640, secondo comma, c.p. e non ai sensi dell'art. 61 n. 7 c.p., il reato deve considerarsi estinto per amnistia in base all'art. 1...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 3855 del 18 febbraio 2014
«La regola dettata dall'art. 157, terzo comma, cod. proc. civ., secondo cui la nullità non può essere opposta dalla parte che vi ha dato causa, si riferisce solo ai casi nei quali la nullità non possa pronunciarsi che su istanza di parte, e non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5414 del 17 marzo 2004
«La partecipazione alla decisione di un magistrato privo della potestas iudicandi, per ragioni inerenti alla sua qualità o nomina, determina vizio di costituzione del giudice, ai sensi dell'art. 158 c.p.c., e quindi nullità deducibile a norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1990 del 29 gennaio 2014
«In virtù dell'equiparazione funzionale tra l'ufficiale giudiziario ed il messo del giudice di pace (già messo di conciliazione), contenuta nell'art. 34 della legge 15 dicembre 1959, n. 1229, la notifica effettuata da quest'ultimo, in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11021 del 20 maggio 2014
«La sentenza emessa dal giudice in composizione collegiale priva di una delle due sottoscrizioni (del presidente del collegio ovvero del relatore) è affetta da nullità sanabile ai sensi dell'art. 161, primo comma, c.p.p., trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 896 del 17 gennaio 2014
«In applicazione dell'art. 164, quinto comma, cod. proc. civ., estensibile anche al rito del lavoro, se il giudice di primo grado, stante la costituzione del convenuto, omette di fissare un termine per l'integrazione dell'atto introduttivo del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 1064 del 20 gennaio 2014
«In tema di prescrizione estintiva, l'elemento costitutivo della relativa eccezione è l'inerzia del titolare del diritto fatto valere in giudizio e la manifestazione della volontà di profittare dell'effetto ad essa ricollegato dall'ordinamento,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 134 del 12 gennaio 1990
«Ai fini della sussistenza del delitto di associazione per delinquere, di cui all'art. 416 c.p., non è necessario che il vincolo associativo assuma carattere di assoluta stabilità, essendo sufficiente che esso non sia a priori circoscritto alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11359 del 22 maggio 2014
«L'art. 182, primo comma, c.p.c., va interpretato nel senso che il giudice che rilevi l'omesso deposito della procura speciale alle liti, rilasciata ai sensi dell'art. 83, comma terzo, c.p.c., che sia stata semplicemente enunciata o richiamata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4564 del 26 febbraio 2014
«Il verbale di conciliazione giudiziale, che ha natura di atto negoziale ancorché redatto con l'intervento del giudice a definizione di una controversia pendente, va interpretato alla stregua degli artt. 1362 e segg. cod. civ., risolvendosi in un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3657 del 8 aprile 1998
«L'art. 192, comma secondo c.p.c., nel prevedere che l'istanza di ricusazione del consulente tecnico d'ufficio dev'essere presentata con apposito ricorso depositato in cancelleria almeno tre giorni prima dell'udienza di comparizione, preclude...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2125 del 26 marzo 1985
«I motivi di ricusazione del consulente tecnico conosciuti dalla parte dopo la scadenza del termine per proporre l'istanza di ricusazione prevista dall'art. 192 c.p.c., o sopravvenuti al suindicato termine, non possono di per sè stessi giustificare...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3907 del 29 novembre 1975
«Non importano nullità della consulenza tecnica né la prestazione del giuramento, da parte del consulente, all'atto del deposito della relazione, anziché a quello del conferimento dell'incarico, né il deposito della consulenza stessa oltre il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 196 del 9 gennaio 2014
«La necessità che la querela di falso sia confermata nella prima udienza, prevista dall'art. 99 disp. att. cod. proc. civ., sussiste soltanto nel caso di querela proposta in via principale, mentre non è necessaria ove la stessa sia stata proposta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8403 del 10 aprile 2014
«Il valore di prova legale della confessione, quale vincolo per il giudice alla verità dei fatti che ne formano oggetto, non implica anche il dovere di considerarli sicuramente rilevanti e decisivi al fine di determinarne il convincimento, che può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13647 del 13 ottobre 2000
«L'esercizio del potere di disporre la rinnovazione dell'esame dei testimoni involge un giudizio di mera opportunità che non può formare oggetto di censura in sede di legittimità in relazione ad un'asserita violazione del diritto di difesa previsto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 39 del 3 gennaio 2014
«La predisposizione della bozza del dispositivo di una decisione prima che essa sia stata assunta (nella specie, dal giudice collegiale) non determina alcuna nullità, né costituisce comportamento lesivo del diritto di difesa delle parti, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11259 del 21 maggio 2014
«La predisposizione ad opera del giudice, prima dell'udienza di precisazione delle conclusioni e della discussione orale, di una bozza di decisione da rendere ai sensi dell'art. 281 sexies c.p.c., non è nulla, né lesiva del diritto di difesa delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6102 del 17 marzo 2014
«Il giudicato esterno è soggetto a valutazione ed interpretazione da parte del giudice e tale attività è suscettibile di essere, a sua volta, coperta dal gudicato (interno) secondo le regole generali proprie delle impugnazioni.»