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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30809 del 22 luglio 2003
«In tema di falsa dichiarazione o attestazione circa l'identità o qualità propria della persona, destinata ad essere riportata in un atto pubblico, va esclusa la sussistenza del reato di cui all'art. 495 c.p., nei suoi profili materiali, quando il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37868 del 22 ottobre 2001
«I cartellini segnaletici — redatti dagli organi di polizia nel corso dell'attività destinata a raccogliere le generalità degli stranieri sottoposti al loro controllo — costituiscono atti pubblici in quanto formati nell'esercizio di un potere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1074 del 1 febbraio 2000
«In tema di prova, un fatto costituente reato non può ritenersi insussistente, allorquando, benché sia incerta la data della sua commissione, ne sia però sicura ed indiscussa la perpetrazione. Invero il “tempus commissi delicti”, una volta che sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11885 del 16 novembre 1998
«Secondo quanto prevede l'art. 4 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, l'ufficiale d'anagrafe deve ordinare «gli accertamenti necessari ad appurare la verità dei fatti denunciati dagli interessati, relativi alle loro posizioni anagrafiche». Ne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7515 del 24 giugno 1998
«Il reato di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale sulle proprie qualità personali, destinata a essere riprodotta in un atto pubblico, di cui all'art. 495, secondo comma, c.p., si consuma nel momento in cui le false dichiarazioni vengono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2379 del 25 maggio 1994
«In virtù dell'art. 60 c.p.p. la qualità di imputato si assume nel momento in cui a taluno viene attribuito un reato nella richiesta di rinvio a giudizio o in altri atti tassativamente indicati da tale norma. Pertanto, la persona nei cui confronti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4726 del 4 giugno 1986
«L'art. 7 del D.P.R. 3 maggio 1957, n. 686, nel regolare gli adempimenti dei concorrenti e della commissione al termine delle prove scritte nei concorsi per l'assunzione agli impieghi dello Stato, dispone tra l'altro che il candidato, dopo aver...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7232 del 24 maggio 1990
«Nel reato di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale di qualità personali proprie in relazione ai precedenti penali (art. 495, comma primo e terzo, n. 2, c.p.), il dolo consiste nella coscienza e volontà di alterare una qualità della propria...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7286 del 18 febbraio 2015
«Integra il reato di cui all'art. 495 cod. pen., la condotta di colui che, privo di documenti di identificazione, fornisca ai carabinieri, nel corso di un controllo stradale, false dichiarazioni sulla propria identità, considerato che dette...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44230 del 14 novembre 2012
«Il reato di falsa attestazione di qualità personali (art. 495 c.p.) resta assorbito nella ipotesi delittuosa di indebita percezione di erogazioni pubbliche in danno dello Stato quando esso integri un elemento essenziale per la configurazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3042 del 27 gennaio 2011
«Integra il reato di cui all'art. 495 cod. pen., la condotta di colui che, privo di documenti di identificazione, fornisca ai carabinieri, nel corso di un controllo stradale, false dichiarazioni sulla propria identità, considerato che dette...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35447 del 11 settembre 2009
«Integra il reato di cui all'art. 496 c.p. (false dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri) - e non quello di cui all'art. 495 c.p. (falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4415 del 29 gennaio 2008
«È configurabile il reato di cui all'art. 405 c.p. e non l'illecito, attualmente depenalizzato, previsto dall'art. 25 della legge 21 novembre 1967 n. 1185, nel caso di falsa attestazione circa l'assenza di precedenti penali contenuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43718 del 23 novembre 2007
«Integra il reato di false dichiarazioni a un pubblico ufficiale, previsto dall'art. 495 c.p., e non il reato di false dichiarazioni sulla propria identità, di cui all'art. 496 c.p., la condotta di chi fornisce false generalità alla polizia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12447 del 4 aprile 2005
«Integra il reato di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e non il diverso reato di cui all'art. 479 c.p.) la condotta consistita in una dichiarazione di vendita, al pubblico registro automobilistico, con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18898 del 22 aprile 2004
«L'esercizio abusivo della professione legale non implica necessariamente la spendita, al cospetto del giudice o di altro pubblico ufficiale, della qualità indebitamente assunta, per cui il reato si perfeziona per il solo fatto che l'agente curi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11808 del 17 dicembre 1997
«La differenza tra le ipotesi di reato previste dagli artt. 495 e 496 c.p. consiste nel fatto che nel primo caso le false dichiarazioni - in ordine ad identità o qualità della persona - devono essere rese al Pubblico Ufficiale in un atto pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11488 del 17 agosto 1990
«Le mendaci dichiarazioni sulle qualità proprie configurano l'ipotesi prevista dall'art. 496 c.p. ogni qual volta il mendacio non abbia alcuna attinenza, né diretta né indiretta, con la formazione di un pubblico atto. Se le dichiarazioni siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8152 del 7 luglio 1987
«In tema di reati contro la pubblica fede, poiché il delitto di sostituzione di persona ex art. 494 c.p. ha carattere sussidiario, allorquando l'induzione in errore, al fine di vantaggio o di danno, è commessa mediante l'attribuzione di un falso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17292 del 23 aprile 2009
«Il reato di fraudolenta alterazione per impedire l'identificazione o l'accertamento di qualità personali (art. 495 ter c.p.) ha natura istantanea e non permanente, in quanto si consuma con un unico atto in un preciso momento temporale. (In...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30862 del 16 luglio 2015
«Il reato di false dichiarazioni sulla identità o sulle qualità personali proprie o altrui può configurarsi anche in presenza di dichiarazioni implicite, allorquando il possesso di determinate qualità personali costituisca il presupposto necessario...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11596 del 14 marzo 2008
«Non integra gli estremi del reato di false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali (art. 496 c.p.) la condotta di colui che in sede di autocertificazione allegata alla domanda di ammissione per l'aggiudicazione di un appalto pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26073 del 14 luglio 2005
«Integra il reato di false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 496 c.p.), la condotta di colui che — fermato dai carabinieri ad un posto di controllo — fornisca false indicazioni sulla propria residenza, la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13447 del 12 ottobre 1989
«Risponde del reato di false dichiarazioni sull'identità o sulle qualità personali, di cui all'art. 496 c.p., oltre che di quello di falsità in certificati, di cui all'art. 477 c.p., colui che declini false generalità ad un pubblico ufficiale dopo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8441 del 11 ottobre 1984
«Nelle ipotesi delittuose previste dagli artt. 495 e 496 c.p.p., il mendacio è punibile ogni qual volta si verifichi inganno alla pubblica fede personale per effetto di false dichiarazioni o attestazioni sull'identità, lo stato o altra qualità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7780 del 1 ottobre 1983
«La previsione delittuosa di cui all'art. 496 c.p. ricorre ogni qualvolta il mendacio di carattere personale reso al pubblico ufficiale (o ad altro soggetto incaricato di un pubblico servizio) non abbia alcuna attinenza, né diretta né indiretta,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7376 del 11 giugno 1980
«Ai fini della sussistenza del reato di false dichiarazioni sull'identità o su qualità personali proprie o di altri, è sufficiente il dolo generico consistente nella coscienza e volontà di rendere dichiarazioni difformi dal vero su qualità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5355 del 4 febbraio 2015
«Integra il reato di cui all'art. 497 bis, comma secondo, cod. proc. pen., (possesso e fabbricazione di documenti falsi), concorrere nella contraffazione del falso passaporto posseduto, considerato che la "ratio" della previsione incriminatrice -...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6784 del 16 febbraio 2015
«Non è configurabile il concorso apparente di norme tra la fattispecie prevista dall'art. 497 ter, comma primo, n. 1, cod. pen. e quella disciplinata dall'art. 177 D.L.vo n. 285 del 1992, atteso che mentre la prima punisce la detenzione di oggetti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29009 del 4 luglio 2014
«Il delitto previsto dall'art. 513 bis c.p. punisce soltanto le condotte illecite tipicamente concorrenziali (quali il boicottaggio, lo storno dei dipendenti, il rifiuto di contrattare, etc.) realizzate con atti di coartazione che inibiscono la...»