-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2559 del 27 ottobre 1993
«Poiché l'art. 388, primo comma, c.p. ha lo scopo di tutelare l'autorità delle decisioni del giudice civile costitutive di obblighi civili ed assistite da forza esecutiva, anche se provvisoria, il provvedimento del giudice civile di cui si occupa...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1139 del 30 gennaio 1991
«Il delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice di cui ai primi due commi dell'art. 388 c.p., tutelando l'autorità della decisione giudiziaria in sé per sé - e quindi soltanto per necessaria conseguenza anche l'azione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31717 del 29 luglio 2008
«Il trasferimento all'estero del coniuge affidatario di un minore non integra, di per sé, gli estremi del delitto di cui all'art. 388 c.p., per violazione degli obblighi concernenti il diritto di visita dell'altro genitore, poiché la Convenzione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4298 del 9 maggio 1997
«...al secondo comma del medesimo articolo, l'inottemperanza alla inibitoria della fabbricazione e commercializzazione di una specialità medicinale disposta dal tribunale con sentenza provvisoriamente esecutiva nell'ambito di una controversia civile).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32604 del 23 agosto 2001
«Non sussiste concorso formale fra il reato di cui all'art. 388 c.p. (sottrazione di cose pignorate) e il reato previsto dall'art. 216, primo comma, della legge fallimentare (bancarotta per distrazione), atteso che vi è identità fra la condotta e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16229 del 20 aprile 2001
«...provveduto a far inserire la res pignorata nell'inventario del fallimento e, restando custode della stessa, abbia poi omesso di consegnarla all'ufficiale giudiziario recatosi presso di lui per l'attuazione della procedura esecutiva individuale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1512 del 14 febbraio 1995
«Poiché lo scopo della norma di cui al comma 3 dell'art. 388 c.p. consiste nella conservazione della situazione determinatasi nel processo esecutivo o cautelare a favore di uno o più soggetti in seguito al pignoramento o all'adozione di un...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38083 del 19 ottobre 2005
«...del verbale non fosse destinato ad essere riprodotto in atti diversi o che l'organo amministrativo di cui si era attestata falsamente la riunione — nella specie, la giunta esecutiva di un istituto professionale — fosse privo di poteri decisori).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13249 del 13 aprile 2006
«...comunale circa l'esistenza di una «progettazione esecutiva» di lavori pubblici — la cui nozione all'epoca dei fatti non risultava ancora normativamente determinata — alla quale era seguita la relativa approvazione da parte del consiglio comunale).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44295 del 5 dicembre 2005
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante della «finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso» quale prevista dall'art. 3, comma primo, del D.L. 26 aprile 1993 n. 122, conv. con modif. in L. 25...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11590 del 25 marzo 2010
«La circostanza aggravante della "finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso è integrato quando - anche in base alla Convenzione di New York del 7 marzo 1966, resa esecutiva in Italia con la legge n. 654 del 1975...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18072 del 12 maggio 2010
«Il reato di riduzione in schiavitù nella precedente formulazione dell'art. 600 c.p. - per il quale chiunque riduce una persona in schiavitù, o in una condizione analoga alla schiavitù è punito con la reclusione da cinque a quindici anni -...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8711 del 29 aprile 2015
«In materia di esecuzione forzata, il creditore è legittimato all'esercizio dell'azione esecutiva anche se destinatario di atto di costituzione in mora "credendi", in quanto esso, e la conseguente offerta di restituzione, vale unicamente a...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2360 del 9 febbraio 2015
«Al fine di determinare l'ambito della giurisdizione italiana, ai sensi dell'art. 6, n. 1, della Convenzione di Bruxelles del 27 settembre 1968 (resa esecutiva con legge 21 giugno 1971, n. 804), rileva non già la prospettazione delle parti, bensì...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3283 del 18 febbraio 2015
«...ciò anche qualora venga fatto valere un precedente giudicato di annullamento di tali ultimi atti, poiché, in tal modo, si contesta comunque il diritto dell'agente della riscossione di procedere esecutivamente ai sensi dell'art. 615 cod. proc. civ.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1124 del 19 ottobre 2000
«Pur costituendo l'esecuzione forzata uno degli aspetti della tutela giurisdizionale dei diritti, difatti, il disposto degli artt. 41, nuovo testo, c.p.c. («finché la causa non sia decisa nel merito in primo grado ciascuna parte può chiedere alle...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1700 del 5 maggio 1977
«...domanda per essere stata fatta valere la pretesa esecutiva, da parte del creditore procedente, nelle forme dell'espropriazione mobiliare presso il debitore invece che in quelle che si affermavano applicabili, dell'espropriazione presso terzi).»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27041 del 12 novembre 2008
«In tale ultima evenienza, tuttavia, la parte, anche se ha provveduto al pagamento per intero delle competenze dovute al proprio difensore, per quanto distrattario, non può agire esecutivamente nei confronti della controparte per essere soddisfatta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17523 del 23 agosto 2011
«In questa ipotesi, diversamente da quanto stabilito dal primo comma della citata norma processuale, è sufficiente il difetto della normale prudenza del creditore; pertanto, il giudice, investito della domanda di risarcimento del danno che si...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1861 del 18 febbraio 2000
«La S.C. ha ritenuto improponibile la domanda proposta ad un giudice diverso da quello investito della causa cui si riferiva il comportamento imprudente dell'esecutante, e non corretta la decisione del secondo giudice, in quanto fondata...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13661 del 22 luglio 2004
«A seguito della pronuncia di sentenza dichiarativa di fallimento, si instaura la fase della verifica (che ha inizio con la presentazione delle insinuazioni al passivo e termina con il deposito dello stato passivo), funzionale all'accertamento,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17712 del 7 settembre 2015
«Il procedimento previsto dagli artt. 839 e 840 c.p.c. in tema di riconoscimento ed esecuzione di lodi stranieri si riferisce ai soli lodi stranieri e non anche alle pronunce giurisdizionali che abbiano avuto ad oggetto i lodi per effetto della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14653 del 14 luglio 2015
«La nullità del precetto, e del conseguente pignoramento, nei confronti degli eredi del debitore deceduto, per mancato rispetto dell'art. 477, comma 1, c.p.c., è conseguenza di una irregolarità formale del procedimento seguito dal creditore, per...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22510 del 23 ottobre 2014
«Nell'espropriazione forzata promossa in forza di ingiunzione esecutiva, il precetto deve contenere l'indicazione delle parti, della data di notifica del decreto ingiuntivo, nonché del provvedimento che ha disposto l'esecutorietà e l'apposizione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2742 del 12 febbraio 2015
«...l'autorizzazione all'esecuzione immediata ex art. 482 c.p.c., poiché in tal caso l'atto prodromico ha la sola funzione di informare il destinatario dell'iniziativa esecutiva del creditore e non quella di consentire l'adempimento spontaneo.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16804 del 13 agosto 2015
«La notificazione della sentenza in forma esecutiva (nella specie, unitamente all'atto di precetto) eseguita alla controparte personalmente anziché al procuratore costituito a norma degli artt. 170, comma 1, e 285, c.p.c., è inidonea a far...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 4260 del 3 marzo 2015
«La notificazione della sentenza in forma esecutiva alla parte presso il procuratore costituito è equivalente a quella eseguita al procuratore stesso, sicché essa è idonea a far decorrere il termine breve di impugnazione sia per il destinatario...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10075 del 10 marzo 2015
«...o sostituzione della misura cautelare per motivi di salute, non trova applicazione nella fase esecutiva della condanna, in considerazione della tendenziale definitività della condizione detentiva rispetto alla provvisorietà della fase cautelare.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2261 del 16 gennaio 2015
«La mancata applicazione dell'indulto in sede di giudizio di cognizione, nel caso in cui non sia negato all'imputato il diritto di goderne ma sia invece rinviato, implicitamente o esplicitamente, alla sede esecutiva ogni provvedimento al riguardo,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8984 del 2 marzo 2015
«Ai fini della determinazione dei termini di durata massima della custodia cautelare, deve essere computato il periodo di carcerazione preventiva ed esecutiva sofferto all'estero per un procedimento penale radicato davanti alla Autorità giudiziaria...»