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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20623 del 24 settembre 2009
«...venga attribuita dalla P.A. al proprietario del fondo vicino (cessionario) compreso nella medesima zona urbanistica - non richiede la forma scritta "ad substantiam", dovendosene escludere la natura di contratto traslativo di un diritto reale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2380 del 13 giugno 1975
«La caparra confirmatoria, infatti, oltre a costituire prova della conclusione del contratto e ad integrare un'anticipata parziale esecuzione della prestazione convenuta, ha natura di sanzione contrattuale, che rafforza il vincolo con una coazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16937 del 25 luglio 2006
«...predeterminata quanto alle parti e al contenuto, ma anche e soprattutto in un (sia pur futuro) «dare» insito nella trasmissione dei diritto (dominicale o di altro genere), che costituisce, alfine, il risultato pratico avuto di mira dai contraenti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 167 del 5 gennaio 2005
«L'azione di risoluzione del contratto in applicazione dell'art. 1456 c.c. tende ad una pronuncia dichiarativa dell'avvenuta risoluzione di diritto a seguito dell'inadempimento di una delle parti previsto come determinante per la sorte del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14226 del 17 dicembre 1999
«Se nel contratto definitivo di compravendita il venditore abbia espressamente garantito la destinazione edificatoria del suolo compravenduto, specificando l'indice di edificabilità, il compratore, appresa l'esistenza di un vincolo urbanistico di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 372 del 15 gennaio 1999
«...rinuncia al credito, sottoposta alla condizione risolutiva del rimborso dell'anticipazione, opera, in caso di mancata verificazione di tale condizione, anche nei confronti della banca delegante in virtù delle ricordate regole sulla solidarietà.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10959 del 9 dicembre 1996
«...d'uso e gli arredi interni di un locale commerciale di particolare interesse artistico e storico ed era nata controversia alla cessazione del rapporto di locazione sulla sorte degli arredi e sul diritto all'indennizzo a favore del conduttore).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6384 del 8 giugno 1993
«A differenza che nel mandato, in cui chi accetta l'incarico volto alla conclusione di un affare è tenuto all'obbligo di curarne l'esecuzione e cioè a svolgere una determinata attività giuridica con diritto al compenso da parte del mandante...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18686 del 8 luglio 2008
«...effettuare delle ordinazioni dei prodotti del preponente, atteso che è proprio con riguardo a questo risultato che viene attribuito all'agente il compenso, consistente nella provvigione sui contratti conclusi per suo tramite ed andati a buon fine.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1078 del 8 febbraio 1999
«La clausola generale di buona fede e correttezza è operante tanto sul piano dei comportamenti del debitore e del creditore nell'ambito del singolo rapporto obbligatorio (art. 1175 c.c.), quanto sul piano del complessivo assetto di interessi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5372 del 1 giugno 1998
«Caratteri distintivi del contratto di agenzia nel quale il diritto di esclusiva previsto dall'art. 1743 c.c. costituisce un elemento naturale sono la continuità e la stabilità dell'attività dell'agente non escluse ex post dalla esiguità del numero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6081 del 3 luglio 1996
«La banca, pur non potendo rifiutare il pagamento al possessore del titolo che sia legittimato da una serie continua di girate, non è, tuttavia, liberata se adempie la prestazione nei confronti di chi non sia titolare del diritto, osservando un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10526 del 23 ottobre 1998
«Il pegno di titoli di credito, quale vero e proprio diritto reale limitato sui titoli, si attua mediante spossessamento del debitore pignoratizio e deve, ai fini dell'efficacia erga omnes del vincolo sul diritto cartolare, essere attuato sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1203 del 19 gennaio 2007
«In conseguenza della morte di persona causata da reato, ciascuno dei suoi familiari prossimi congiunti è titolare di un autonomo diritto per il conseguente risarcimento del danno morale, il quale deve essere liquidato in rapporto al pregiudizio da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12487 del 4 dicembre 1995
«Nelle società di persone, le norme sull'esclusione del socio «per gravi inadempienze», di cui agli artt. 2286 e 2287 c.c., hanno carattere speciale e sostituiscono quelle generali sulla risoluzione per inadempimento dei contratti con prestazioni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10488 del 22 ottobre 1998
«...per difetto ad assolvere la sua funzione di garanzia generica (art. 2740 c.c.), con conseguente diritto del creditore sociale di ottenere, a titolo di risarcimento, l'equivalente della prestazione che la società non è più in grado di compiere.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18691 del 6 settembre 2007
«...volta all'accertamento del diritto d'uso derivante da quel vincolo, ancorché fondata sulla nullità delle clausole negoziali apposte in violazione del vincolo stesso, non è soggetta a trascrizione ai sensi dell'art. 2652, primo comma, n. 6 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 28 febbraio 2007
«In tema di concordato fallimentare con assunzione, qualora la relativa proposta contempli la cessione delle azioni revocatorie, la chiusura del fallimento, conseguente al passaggio in giudicato della sentenza di omologazione, non determina...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8015 del 26 febbraio 2007
«In materia di misure di prevenzione patrimoniale, ai fini dell'opponibilità del diritto di garanzia reale sul bene oggetto del provvedimento di confisca, non basta che l'ipoteca sia stata costituita mediante iscrizione nei registri immobiliari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1378 del 31 gennaio 2012
«La disciplina dell'accessione di cui all'art. 936 c.c. è applicabile esclusivamente quando le opere siano state realizzate da un soggetto che non abbia con il proprietario del fondo nessun rapporto giuridico, di natura reale o personale, che gli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 850 del 26 gennaio 1994
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, l'obbligo, penalmente sanzionato, di corrispondere i mezzi vitali permane finché lo status dell'avente diritto al sostentamento non muti a seguito di sentenza passata in giudicato....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3784 del 7 aprile 1995
«L'incarico peritale che limiti ad una parte soltanto del contenuto delle intercettazioni telefoniche la relativa trascrizione non è affetto da alcuna nullità, sia perché la nullità non è prevista né può farsi discendere dalla previsione di cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8179 del 2 marzo 2010
«Non sono qualificabili come terzi interessati e, conseguentemente, non hanno diritto all'avviso di fissazione dell'udienza camerale davanti al tribunale competente, né possono volontariamente intervenirvi in quanto privi di legittimazione ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2603 del 26 febbraio 1991
«Nè con tale possibilità risulta incompatibile, sotto il profilo logico-giuridico, il mancato riconoscimento del diritto al risarcimento del danno, attesa la peculiare natura dell'interesse che la norma in questione ha inteso tutelare. In sostanza,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6422 del 1 giugno 1994
«L'individuazione è contrassegnata dalla sua necessaria immediatezza che, mentre, per un verso, ne designa, almeno sul piano fenomenico, una maggiore efficacia dimostrativa, per un altro verso, la rende operante entro termini di «rischio» che il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18253 del 24 aprile 2008
«Infatti, con la restituzione della documentazione sequestrata, anche se accompagnata dall'estrazione di copia della stessa, il provvedimento limitativo del diritto sulla cosa si è già esaurito, e l'interessato non ha più alcuna ragione specifica...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23 del 14 luglio 1995
«Le cose sottoposte a sequestro probatorio, quando non sia più necessario mantenerle vincolate a fini di prova, devono essere restituite all'avente diritto, salvo in tre casi, e cioè che il giudice non ne disponga il sequestro conservativo o non le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3572 del 1 dicembre 1995
«Qualora debba essere restituito un manufatto abusivo per il venir meno dell'efficacia del sequestro, dovendo la restituzione essere effettuata, ai sensi dell'art. 262, comma 1, c.p.p., a favore di chi «ne abbia diritto», è necessario accertare se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1893 del 21 maggio 1992
«L'imputato nei confronti del quale si sia proceduto per delitti di diversa gravità, in relazione ai quali siano previsti dalla legge termini differenziati di durata massima della custodia cautelare, ha diritto di ottenere, «ora per allora», un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7981 del 2 aprile 2013
«La comunione tacita familiare prevista dall'art. 2140 c.c. (abrogato dall'art. 205 della legge n. 151 del 1975 sulla riforma del diritto di famiglia) sorge naturalmente e spontaneamente, "per facta concludentia", e, analogamente, si estingue senza...»