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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29719 del 16 luglio 2003
«La detenzione contemporanea di un'arma da sparo e delle relative munizioni concreta un'unica ipotesi di reato, in quanto resta assorbito nel reato di detenzione illegale dell'arma quello di cui all'art. 697 c.p. relativo alle munizioni, purché le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7702 del 30 giugno 1988
«In materia di abusiva detenzione di armi e munizioni, la contravvenzione per illegale possesso di cartucce non resta assorbita nel delitto di detenzione di arma allorché la prima non attenga alla normale dotazione dell'arma stessa, ma riguardi un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4165 del 24 maggio 1986
«La detenzione di munizioni, senza averne fatto denuncia, costituisce di per sé reato, a prescindere dalla legittimità o meno della detenzione della relativa arma, e ciò perché non è possibile in tal caso procedere all'assorbimento della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9691 del 8 ottobre 1992
«La coscienza dell'antigiuridicità o dell'antisocialità della condotta non è una componente del dolo, per la cui sussistenza è necessario soltanto che l'agente abbia la coscienza e volontà di commettere una determinata azione. D'altra parte,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18841 del 12 maggio 2011
«È configurabile l'esimente della reazione ad atti arbitrari del pubblico ufficiale qualora il privato opponga resistenza al pubblico ufficiale che pretenda di sottoporlo a perquisizione personale finalizzata alla ricerca di armi e munizioni in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9924 del 14 settembre 1994
«In tema di armi, l'attenuante della lieve entità del fatto di cui all'art. 5 della L. 2 ottobre 1967, n. 895 è facoltativa, come è dato desumere dal verbo «possono» usato dal legislatore in detta norma; ne deriva che la sua concessione non viene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11985 del 6 dicembre 1995
«Nel caso di reati concernenti armi, munizioni e esplosivi, ne va ordinata la confisca, che è da considerarsi obbligatoria ai sensi del combinato disposto dell'art. 240 capoverso n. 2, c.p.p. e dell'art. 6, comma 1, L. 22 maggio 1995, n. 152; né...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1101 del 4 maggio 1994
«Ai sensi dell'art. 6, primo comma, L. 22 maggio 1975, n. 152 la confisca prevista dall'art. 240 c.p. deve applicarsi a tutti i reati concernenti le armi, ogni altro oggetto atto ad offendere nonché le munizioni e gli esplosivi: diviene pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3332 del 9 settembre 1993
«In base al combinato disposto dagli artt. 240, secondo comma, c.p., 6, L. 22 maggio 1975, n. 152 e 445 c.p.p., la confisca deve essere obbligatoriamente disposta anche in sede di applicazione della pena su richiesta delle parti per qualunque reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1340 del 4 febbraio 1994
«In relazione al fatto criminoso della detenzione di munizioni per armi comuni da sparo — che, se commesso da persona fornita di licenza di collezionista, è punito più gravemente, ai sensi dell'art. 10 nono comma della L. 18 aprile 1975, n. 110,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40952 del 7 settembre 2017
«È configurabile l'esimente della reazione ad atti arbitrari del pubblico ufficiale qualora il privato opponga resistenza ad un pubblico ufficiale che pretende di eseguire presso il suo domicilio una perquisizione finalizzata, ai sensi dell'art. 4...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4588 del 18 maggio 1984
«Non sussiste alcun rapporto di specialità tra le violazioni degli artt. 697 c.p. e 21 della L. n. 110 del 1975, in quanto, mentre la prima ha ad oggetto la illegale detenzione della munizioni per armi comuni da sparo, la seconda ha esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10683 del 27 ottobre 1995
«Qualora il soggetto detenga o porti più armi, e tale condotta sia accertata in un unico contesto, egli deve rispondere di un solo reato e non già di un reato continuato, mentre il numero delle armi e delle munizioni potranno essere prese in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5244 del 4 maggio 2000
«L'aggravante del delitto di rapina prevista dall'art. 4, comma secondo, della L. 8 agosto 1977, n. 533, nel caso in cui l'agente si impossessa di armi, munizioni o esplosivi, commettendo il fatto «nelle armerie, ovvero in depositi o in altri...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46419 del 14 novembre 2019
«Il presupposto del delitto della ricettazione non deve essere necessariamente accertato in ogni suo estremo fattuale, poiché la provenienza delittuosa del bene posseduto può ben desumersi dalla natura e dalle caratteristiche del bene stesso....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21019 del 18 maggio 2021
«In tema di concussione, il termine "utilità" include tutto ciò che rappresenta un vantaggio per la persona, pur se di natura non patrimoniale, oggettivamente apprezzabile, e dunque anche l'accrescimento del proprio prestigio professionale ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32496 del 29 aprile 2021
«È configurabile il reato di cui all'art. 679 cod. pen. in caso di omessa denuncia della detenzione delle munizioni a salve, trattandosi di materie esplodenti che, per le loro caratteristiche, hanno attitudine a recare offesa all'ordine ed alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1898 del 17 settembre 2020
«Nell'ipotesi di detenzione illegale di munizioni che, per numero e calibro, costituiscono ordinaria dotazione di un'arma clandestina detenuta dal medesimo soggetto e nel medesimo contesto, si configura l'autonomo reato di cui all'art. 697 cod....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6167 del 15 gennaio 2020
«La detenzione abusiva di munizioni per arma comune da sparo non integra il delitto di cui agli artt. 2 e 7 della legge 10 febbraio 1967 n. 895, ma la contravvenzione prevista dall'art. 697 cod. pen.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12620 del 30 gennaio 2019
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 697 cod. pen., non è indispensabile disporre perizia per accertare l'efficienza delle munizioni, potendo il giudice trarre anche da altri elementi il suo convincimento, purché adeguatamente...»