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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4887 del 14 maggio 1998
«In materia di contratto di agenzia, in caso di conclusione da parte del mandante, a seguito di iniziative dell'agente e con l'assistenza del medesimo nel momento della stipulazione, di un contratto di concessione di vendita in esclusiva nella zona...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6741 del 14 giugno 1991
«Ove nel contratto di agenzia sia stata pattuita la garanzia dello «star del credere» senza la previsione a tale titolo di un supplemento di provvigione, l'agente ha comunque diritto per l'assunzione di detta garanzia ad un corrispettivo che il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4056 del 19 febbraio 2008
«A seguito della sentenza, della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, 23 marzo 2006, in causa C465/04, interpretativa degli artt. 17 e 19 della direttiva 86/653, ai fini della quantificazione dell'indennità di cessazione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4696 del 8 maggio 1998
«Nel caso di rinvio agli usi di piazza, pertanto, è necessario accertare, con riferimento al singolo rapporto dedotto, secondo la disciplina del tempo (oggi modificata per effetto della legge 154/92), se l'elemento estrinseco di riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1875 del 18 febbraio 2000
«...polizza vera e propria. La S.C., affermando il principio di cui alla massima, ha tassato con rinvio la sentenza di merito che aveva escluso la copertura assicurativa dell'evento furto, sulla base della omessa indicazione di esso nella polizza).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9053 del 16 aprile 2007
«Peraltro, la citata norma non richiede che siffatta dichiarazione sia rivolta specificamente all'assicuratore, sicché nulla impedisce che la stessa manifestazione del consenso sia ravvisabile anche in una dichiarazione resa al contraente della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21396 del 4 novembre 2005
«Ai fini della corretta interpretazione delle clausole contrattuali concernenti un negozio fideiussorio non è sufficiente il ricorso al solo dato letterale che fissa l'operatività della fideiussione senza indagare circa l'effettivo intento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14656 del 15 ottobre 2002
«Nei contratti di cosiddetta assicurazione fideiussoria, nei quali la funzione di garanzia è prevalente su quella assicurativa, possono trovare applicazione le regole che disciplinano il rapporto di assicurazione (tra cui, in particolare, quella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20427 del 25 luglio 2008
«...stradale avesse ceduto a causa del peso del trattore, o se piuttosto non fosse stato quest'ultimo a finire per imperizia nell'avvallamento preesistente. La S.C., affermando il principio di cui alla massima, ha cassato con rinvio tale decisione).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17377 del 8 agosto 2007
«Ove tale accertamento risulti compiuto con esito positivo, la domanda di risarcimento va giudicata in base all'applicazione della responsabilità da cosa in custodia, dovendo valutarsi anche l'eventuale concorso di colpa del danneggiato ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2698 del 30 marzo 1988
«Il divieto per il giudice di rinvio di assumere nuove prove (salvo che la relativa necessità insorga dalla sentenza di annullamento) non riguarda l'interrogatorio non formale delle parti, il quale non integra un mezzo di prova e può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 576 del 11 gennaio 2008
«Pur essendo indubbio il connotato della pericolosità insito nella pratica terapeutica della trasfusione del sangue e dell'uso degli emoderivati, ciò non si traduce nella pericolosità anche della correlata attività di controllo e di vigilanza cui è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6454 del 19 marzo 2007
«Pertanto, se la prova liberatoria richiesta dalla norma non viene fornita, non rimane al giudice che condannare il proprietario dell'animale al risarcimento dei danni per l'intero (nella specie, era stato chiesto il risarcimento ai proprietari di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 524 del 12 gennaio 2011
«In caso di investimento pedonale, la circostanza che il pedone abbia repentinamente attraversato la strada non vale ad escludere la responsabilità dell'automobilista, ove tale condotta anomala del pedone fosse, per le circostanze di tempo e di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24689 del 24 novembre 2009
«Pertanto, nella ricostruzione della dinamica del fatto il giudice, ai fini del riparto delle responsabilità, ai sensi degli artt. 2054 e 1227 c.c., deve ponderare tutte le cause imputabili alle condotte imprudenti del pedone ed inesperte o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8703 del 9 aprile 2009
«In tema di responsabilità per fatto illecito, rientra tra i principi informatori della materia, ai quali è tenuto ad uniformarsi il giudice di pace nel giudizio di equità, quello di cui al disposto dell'art. 2059 c.c. il quale, secondo una lettura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22020 del 19 ottobre 2007
«La circostanza, poi, che detta procura sia invalida (per essere stata rilasciata in violazione dell'art. 83, terzo comma, c.p.c.), oltre a non comportare l'inammissibilità del ricorso, consente di equiparare pienamente una siffatta ipotesi a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3181 del 14 febbraio 2006
«Il danno non patrimoniale, e non suscettibile di una valutazione monetaria di mercato, conseguente alla ingiusta lesione di un interesse inerente alla persona, costituzionalmente garantito, non è soggetto, ai fini della risarcibilità, al limite...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1205 del 27 gennaio 2003
«Ne consegue che, nella ipotesi in cui la Corte di tassazione, avendo ritenuto illegittima la liquidazione del danno biologico effettuata con riferimento al criterio del triplo della pensione sociale, abbia cassato con rinvio la relativa decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7115 del 6 aprile 2005
«Spetta al giudice del merito accertare quale natura possa in concreto attribuirsi ad una ipotesi di accordo, sulla base della volontà delle parti, che può anche essere implicita e desumibile da prassi — aziendali, settoriali ed eventualmente anche...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5 del 2 gennaio 2002
«Ai fini della individuazione di un rapporto causale fra la condotta del datore di lavoro e l'infortunio lavorativo, necessario a configurare la responsabilità del primo ai sensi dell'art. 2087 c.c., assumono rilevanza non soltanto gli eventi che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9909 del 4 marzo 2003
«Qualora la Corte di cassazione abbia erroneamente indicato quale giudice del rinvio una diversa sezione della Corte di appello in cui operi una sola sezione penale, può farsi ricorso alla procedura di correzione dell'errore materiale per la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13935 del 16 giugno 2006
«Pertanto, se tale apprezzamento di fatto non è immune da vizi giuridici e non è supportato da un'adeguata motivazione, non si sottrae al sindacato di legittimità. (Nella specie, la S.C. ha cassato con rinvio la sentenza di merito impugnata che, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9992 del 29 luglio 2000
«Al fine di liquidare al lavoratore il danno presunto da usura per il mancato recupero delle energie psico-fisiche mediante riposo usufruito dopo sei giorni consecutivi di lavoro, il giudice di merito — mediante una valutazione incensurabile in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13624 del 24 giugno 2005
«...essendo il superamento del periodo di comporto condizione di legittimità del recesso, in mancanza di un comporto determinato dalla legge, è preliminare ed essenziale l'accertamento — da parte del giudice di merito — del comporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13839 del 8 novembre 2001
«Poiché, a norma dell'art. 392 c.p.c., alla riassunzione della causa avanti al giudice di rinvio può provvedere disgiuntamente ciascuna delle parti, una volta che il giudizio sia stato riassunto correttamente da una delle parti si realizza il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29825 del 19 dicembre 2008
«Il principio di non colpevolezza fino alla condanna definitiva sancito dall'art. 27, secondo comma, Cost. concerne le garanzie relative all'attuazione della pretesa punitiva dello Stato, e non può quindi applicarsi, in via analogica o estensiva,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11161 del 17 agosto 2001
«L'art. 2362 c.c. prevede, in caso di insolvenza della società, la responsabilità dell'unico azionista, il quale risponde in via sussidiaria senza subentrare nei rapporti e nei diritti della società, la cui personalità resta distinta ed autonoma....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10804 del 29 settembre 1999
«L'oggetto e gli effetti dell'impugnazione di delibera assembleare (nella specie, di delibera di approvazione del bilancio) e del procedimento di cui all'articolo 2409 c.c. sono differenti e solo parzialmente coincidenti; infatti, nella prima si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6510 del 2 aprile 2004
«Nell'ordinamento delle società cooperative attesa l'accentuata rilevanza dell'elemento personale che ad esse è propria e stante l'operatività della regola di buona fede nell'esecuzione di ogni rapporto contrattuale (ivi compresi quelli societari)...»