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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16505 del 4 novembre 2003
«L'art. 72 1. fall., che disciplina gli effetti del sopravvenuto fallimento sul contratto di vendita non ancora eseguito dai contraenti, è applicabile anche al caso del contratto preliminare di vendita di immobile e del fallimento del promissario...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 239 del 14 aprile 1999
«In particolare, detta scelta, nell'ipotesi in cui si indirizzi per lo scioglimento del contratto, è finalizzata alla conservazione del bene oggetto del contratto all'attivo fallimentare (conseguendone l'insinuazione al passivo dell'eventuale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 667 del 29 aprile 1999
«...(Fattispecie relativa a contestazione, a carico di curatore fallimentare, di truffa realizzata mediante induzione in errore del giudice delegato e di abuso di ufficio posto materialmente in essere dal giudice medesimo perché da lui ingannato).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 666 del 19 gennaio 2000
«Pertanto, in ipotesi di fallimento della parte civile intervenuto nel corso del processo, in assenza di una iniziativa del procuratore della parte civile, o del curatore del suo fallimento, volta a far valere la dichiarazione di fallimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6887 del 1 giugno 1999
«Le relazioni e gli inventari redatti dal curatore fallimentare sono ammissibili come prove documentali in ogni caso e non solo quando siano ricognitivi di una organizzazione aziendale e di una realtà contabile attesoché risulta comunque rilevante...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7961 del 7 luglio 1998
«La relazione del curatore fallimentare diretta al giudice delegato non costituisce di per sè notizia di reato, ma documento a norma dell'art. 234 c.p.p., ed in quanto tale può essere acquisita ed utilizzata come prova nel processo penale per i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6804 del 12 luglio 1997
«Le relazioni del curatore fallimentare costituiscono documenti che, a norma dell'art. 234 c.p.p., possono essere acquisiti ed utilizzati come prova nel processo penale per i delitti di bancarotta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3020 del 8 febbraio 2008
«In tema di azioni proponibili dal curatore fallimentare, la posizione di tale organo, quando eserciti diritti già nel patrimonio del fallito, non equivale a quella di un terzo ma consiste nel subentro nella stessa posizione del fallito; ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11155 del 4 luglio 2012
«Qualora il curatore fallimentare di una società di capitali eserciti l'azione di responsabilità verso l'ex amministratore imputato di "mala gestio" (nella specie, per violazione del divieto di nuove operazioni dopo la perdita del capitale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13282 del 26 luglio 2012
«Nella verifica del passivo fallimentare, l'accertamento dell'anteriorità della data della scrittura privata che documenta la pretesa creditoria è soggetto alle regole dell'art. 2704, primo comma, c.c., essendo il curatore terzo rispetto ai...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4213 del 20 febbraio 2013
«La mancanza di data certa nelle scritture prodotte dal creditore, che proponga istanza di ammissione al passivo fallimentare, si configura come fatto impeditivo all'accoglimento della domanda ed oggetto di eccezione in senso lato, in quanto tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 321 del 9 gennaio 2013
«Nel caso in cui il curatore fallimentare agisca quale avente causa dell'imprenditore fallito esercitando un diritto rinvenuto nel suo patrimonio, non vi è ostacolo all'applicazione dell'art. 2709 c.c., - secondo cui i libri e le scritture...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2196 del 15 dicembre 1995
«Pertanto, è improponibile l'appello avverso il provvedimento reiettivo dell'istanza di revoca diversamente da quanto disposto dall'art. 322 bis c.p.p. per il sequestro preventivo. (Fattispecie relativa ad istanza formulata dal curatore...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29951 del 9 luglio 2004
«È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca facoltativa, di beni provento di attività illecita e appartenenti ad un'impresa dichiarata fallita, nei cui confronti sia instaurata la relativa procedura concorsuale, a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10654 del 3 novembre 1992
«La relazione del curatore fallimentare è diretta al giudice delegato e non costituisce di per sé notizia di reato. Essa costituisce documento a norma dell'art. 234 c.p.p. e può, come tale, essere acquisita ed utilizzata come prova, nei limiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1202 del 19 gennaio 2007
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore e dei natanti, la tutela del soggetto danneggiato è assicurata, oltre che dall'attribuzione allo stesso dell'azione diretta contro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5877 del 14 giugno 1999
«Qualora in un giudizio avente ad oggetto l'azione di rivalsa esercitata dall'assicuratore per la responsabilità civile da circolazione di veicoli contro l'assicurato responsabile del danno, ai sensi del secondo comma dell'art. 18 della legge n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6322 del 16 maggio 2000
«Per dar luogo alla competenza per connessione ai sensi dell'art. 40 c.p.c. non è sufficiente una qualsiasi relazione di interdipendenza fra due cause pendenti davanti a giudici diversi, ma è necessario che tra esse intercorra uno dei rapporti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11297 del 10 novembre 1998
«Pertanto, la diversità del rito costituisce ostacolo al simultaneus processus soltanto in queste ultime ipotesi, mentre negli altri casi (artt. 31, 32, 34, 35 e 36 c.p.c.) la regola generale che la norma ha ribadito è quella del simultaneus...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28867 del 27 dicembre 2011
«L'inosservanza delle disposizioni sulla composizione collegiale o monocratica del tribunale legittimato a decidere su una domanda giudiziale non sussiste, ai sensi dell'art.50-bis, primo comma, n.5, cod. proc civ., allorchè il tribunale, in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5352 del 2 giugno 1994
«Nell'azione esecutiva individuale, iniziata o proseguita durante il fallimento del debitore, da un istituto di credito fondiario, secondo le disposizioni eccezionali di cui al R.D. n. 646 del 1905 — ancora vigenti alla data dell'entrata in vigore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6254 del 20 novembre 1982
«...della procedura fallimentare; la Suprema Corte ha ritenuto proponibile l'opposizione, da qualificarsi come opposizione agli atti esecutivi, e quindi ammissibile il successivo ricorso per cassazione contro la sentenza che aveva su di essa deciso).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 297 del 15 gennaio 1979
«La consultazione od estrazione di copie di atti del fascicolo fallimentare, che non siano per loro natura destinati alla pubblicazione, e sempreché non ricorrano specifiche posizioni tutelate nell'ambito della procedura concorsuale, non integra un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2547 del 25 luglio 1972
«Nel processo fallimentare i terzi non hanno un diritto alla libera consultazione del fascicolo fallimentare e — fuori dei casi degli atti dichiarati consultabili da chiunque (come, ad esempio, la sentenza dichiarativa di fallimento) o dai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36595 del 22 settembre 2009
«In tema di reati fallimentari, non sussistono gli estremi della bancarotta fraudolenta documentale nel caso in cui l'amministratore di una società finanziaria invii ai clienti rendiconti trimestrali contraffatti - in quanto rappresentativi di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5447 del 11 febbraio 2010
«Integra il delitto di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione di doveri inerenti una pubblica funzione, e non quello di peculato, la condotta del curatore fallimentare il quale, falsificando dei mandati di pagamento mediante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35144 del 18 ottobre 2002
«...esecuzione di lavori di demolizione in un edificio pericolante da parte del direttore dei lavori, data l'appartenenza del fabbricato a una società dichiarata fallita e l'assenza di uno specifico incarico da parte del curatore fallimentare).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3269 del 9 aprile 1996
«È configurabile un conflitto positivo di competenza nel caso di pendenza, davanti a due distinti tribunali, di procedure concorsuali di tipo diverso, come quella fallimentare e quella di concordato preventivo, e di conseguenza - stante l'interesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15939 del 17 luglio 2007
«In tema di capacità processuale del curatore fallimentare, l'autorizzazione del giudice delegato a stare in giudizio ai sensi dell'art. 25 comma 1 n. 6 legge fall. può essere concessa anche dopo la decorrenza del termine per proporre impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5308 del 1 giugno 1999
«Il curatore del fallimento, pur essendo l'organo deputato ad assumere la qualità di parte nelle controversie inerenti la procedura fallimentare, non è fornito di una capacità processuale autonoma, capacità che deve essere integrata...»