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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 18748 del 12 luglio 2019
«Ai fini dell'accertamento della responsabilità precontrattuale, il giudice di merito, dopo aver individuato il comportamento della parte che si assume contrario ai doveri di correttezza, deve altresì considerare l'idoneità di tale condotta ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 2316 del 31 gennaio 2020
«Nel pubblico impiego privatizzato, qualora il contratto di lavoro sia nullo per violazione di norma imperativa, il dipendente non può far valere l'affidamento riposto sulla legittimità dell'assunzione per fondare una domanda di reintegrazione nel...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 2989 del 1 febbraio 2022
«L'art. 28 del d.l. n. 1 del 2012 e l'attuativo regolamento Isvap n. 40 del 2012 vanno interpretati, in forza della sottesa "ratio", nel senso per cui i contratti di assicurazione non conformi al detto regolamento sono nulli - con sostituzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 21683 del 23 agosto 2019
«In materia di rapporto di lavoro a tempo determinato, l'art. 3 del d.lgs. n. 368 del 2001, che sancisce il divieto di stipulare contratti di lavoro subordinato a termine per le imprese che non abbiano effettuato la valutazione dei rischi per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14083 del 23 maggio 2019
«Il principio posto dall'art. 1339 c.c. è invocabile solo nell'ipotesi in cui si prospetti la sostituzione di clausole contrattuali difformi rispetto a norme imperative di legge e non invece, ove si invochi l'integrazione di lacune della...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19154 del 19 luglio 2018
«Le previsioni contenute nel regolamento comunale adottato ai sensi degli artt. 1 e 15 del r.d. n. 2578 del 1925, integrative del contratto di somministrazione di acqua potabile concluso dal Comune con un soggetto privato, hanno natura negoziale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15598 del 11 giugno 2019
«Nel contratto di assicurazione sono da considerare clausole limitative della responsabilità, agli effetti dell'art. 1341 c.c. (con conseguente necessità di specifica approvazione preventiva per iscritto), quelle che limitano le conseguenze della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4190 del 19 febbraio 2020
«Nel contratto di agenzia, il patto aggiunto di carattere vessatorio non necessita di specifica approvazione per iscritto, ai sensi degli artt. 1341 e 1342 c.c., perchè il regolamento negoziale non è riferito ad una platea indifferenziata di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8268 del 28 aprile 2020
«Nel contratto tra consumatore e professionista predisposto unilateralmente da quest'ultimo l'efficacia della clausola convenzionale di deroga alla competenza territoriale del foro del consumatore è subordinata non solo alla specifica approvazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18550 del 30 giugno 2021
«In materia contrattuale le caparre, le clausole penali ed altre simili, con le quali le parti abbiano determinato in via convenzionale anticipata la misura del ristoro economico dovuto all'altra in caso di recesso o inadempimento, non avendo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 497 del 14 gennaio 2021
«In tema di contratti del consumatore, la clausola di deroga alla competenza del giudice ordinario, per non essere considerata vessatoria, deve essere il frutto di una trattativa caratterizzata dai requisiti della serietà (ossia svolta mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 27320 del 30 novembre 2020
«In tema di condizioni generali di contratto, essendo la specifica approvazione per iscritto delle clausole vessatorie, e tra queste della clausola compromissoria, ai sensi dell'art. 1341, comma 2, c.c., requisito per l'opponibilità delle clausole...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 23194 del 23 ottobre 2020
«Quando i contraenti fanno riferimento, con una clausola, alla disciplina fissata in un distinto documento al fine dell'integrazione della regolamentazione negoziale, le previsioni di quella disciplina si intendono conosciute e approvate "per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 20461 del 28 settembre 2020
«In tema di condizioni generali di contratto, perché sussista l'obbligo della specifica approvazione per iscritto di cui all'art. 1341, comma 2, c.c., non basta che uno dei contraenti abbia predisposto l'intero contenuto del contratto in modo che...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 15253 del 16 luglio 2020
«Le clausole inserite in un contratto stipulato per atto pubblico, ancorché si conformino alle condizioni poste da uno dei contraenti, non possono considerarsi come predisposte dal contraente medesimo ai sensi dell'art. 1341 c.c. e, pertanto, pur...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 9738 del 26 maggio 2020
«La necessità dell'approvazione scritta delle clausole vessatorie è esclusa solo se la conclusione del contratto sia stata preceduta da una trattativa che abbia avuto ad oggetto specificamente le clausole che necessiterebbero altrimenti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 6307 del 2 marzo 2023
«In tema di condizioni generali di contratto, la clausola apposta a un contratto di durata, che ne preveda il divieto di rinnovazione tacita alla scadenza, non può considerarsi vessatoria, dal momento che non determina un vantaggio unilaterale a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 4531 del 14 febbraio 2023
«In tema di condizioni generali di contratto, la necessità di specifica approvazione scritta della clausola compromissoria è esclusa solo se vi sia prova che la conclusione del contratto sia stata preceduta da una trattativa che abbia avuto ad...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 27749 del 3 dicembre 2020
«La sottoscrizione della busta paga con la dicitura "per ricevuta-quietanza" fa gravare sul lavoratore l'onere della prova della non corrispondenza tra le annotazioni ivi riportate e la retribuzione effettivamente corrisposta; né alla suddetta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19220 del 29 settembre 2015
«Il contratto di locazione avente ad oggetto un locale seminterrato da adibite ad attività lavorativa (nella specie, di natura industriale) è nullo, ex art. 1343 c.c., per l'illiceità della causa concreta, in quanto diretto a realizzare un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21042 del 11 settembre 2017
«Lo schema contrattuale del "sale and lease back" è, in linea di massima ed almeno in astratto, valido, in quanto contratto d'impresa socialmente tipico, ferma la necessità di verificare, caso per caso, l'assenza di elementi patologici, sintomatici...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23042 del 26 settembre 2018
«Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo disposto per gli stessi motivi già addotti a fondamento di un precedente licenziamento collettivo dichiarato illegittimo (nella specie, soppressione della posizione lavorativa) realizza uno schema...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14828 del 7 giugno 2018
«In tema di arruolamento marittimo a tempo determinato, esclusa l'applicabilità della disciplina di diritto comune integrata dal d.lgs. n. 368 del 2001, rileva la disposizione speciale di cui all'art. 326 c.nav. che nel porre, all'ultimo comma, una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9468 del 4 aprile 2019
«In tema di licenziamento nullo perché ritorsivo, il motivo illecito addotto ex art. 1345 c.c. deve essere determinante, cioè costituire l'unica effettiva ragione di recesso, ed esclusivo, nel senso che il motivo lecito formalmente addotto risulti...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 15844 del 17 maggio 2022
«In assenza di una norma che vieti, in via generale, di porre in essere attività negoziali pregiudizievoli per i terzi, il negozio lesivo dei diritti o delle aspettative dei creditori non è, di per sé, illecito, sicché la sua conclusione non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 9365 del 5 aprile 2023
«Nel contratto di agenzia, devono considerarsi nulle, ai sensi degli artt. 1346 e 1418 c.c., le clausole formulate in modo tale da attribuire al preponente un potere illimitato di modifica unilaterale della base di calcolo e quindi dell'importo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 37804 del 27 dicembre 2022
«L'impossibilità dell'oggetto alla quale consegue, ai sensi degli artt. 1346 e 1418 c.c., la nullità del contratto, ricorre solo quando la prestazione sia insuscettibile di essere effettuata per la sussistenza di impedimenti originari di carattere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30058 del 13 ottobre 2022
«Il contratto di permuta di un terreno contro beni immobili da costruire, individuati solo nel genere, è valido solo a condizione che questi ultimi siano determinabili con riferimento ai parametri di edificabilità, alla collocazione degli immobili...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 1626 del 24 gennaio 2020
«In tema di preliminare di compravendita immobiliare, la possibilità di determinare l'oggetto del contratto mediante il rinvio ad elementi esterni individuabili "aliunde", idonei a consentire in modo inequivoco l'identificazione del bene oggetto...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. III, sentenza n. 844 del 17 gennaio 2020
«Il divieto del patto commissorio sancito dall'art. 2744 c.c. non opera quando nell'operazione negoziale (nella specie, una vendita immobiliare con funzione di garanzia) sia inserito un patto marciano (in forza del quale, nell'eventualità di...»